Oltre a Qualcomm, anche Google e Microsoft hanno sollevato delle obiezioni circa l'acquisizione da 40 miliardi di dollari di Arm da parte di Nvidia.
Secondo CNBC e Bloomberg, entrambi i giganti tech si sono rivolti agli enti normativi in USA, Europa, Regno Unito e Cina, manifestando le loro preoccupazioni sul modo in cui l'accordo cambierebbe il rilascio delle licenze da parte di Arm per i propri chip.
Ciononostante, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha spiegato al Financial Times che il produttore di chip manterrà il modello di licenze aperte di Arm e che Nvidia non ha intenzione di ridurre o negare la fornitura dei prodotti ad altri clienti.
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Al momento, i chip Arm vengono impiegati nel 95% degli smartphone del mondo e i giganti tech temono che diventerà più difficile utilizzare la proprietà intellettuale dell'azienda britannica, qualora l'acquisizione ricevesse l'approvazione normativa richiesta per portare a buon fine l'accordo.
AI sempre più avanzata
Sebbene l'acquisizione dell'azienda responsabile dei più popolari chip al mondo potrebbe aiutare Nvidia a espandere i propri affari, il produttore di GPU sostiene che tale acquisizione si basa sul rendere l'AI sempre più avanzata.
Di recente, Nvidia ha investito ingenti somme in quest'ambito e l'azienda è al lavoro sull'upscaling basato sull'apprendimento automatico o machine learning, allo scopo di aumentare le prestazioni delle proprie schede grafiche affinché vengano impiegate nelle auto a guida autonoma.
Nel frattempo, Google e Microsoft starebbero sviluppando i propri chip basati su Arm, mentre tutti i processori Qualcomm si basano su un'architettura realizzata dall'azienda britannica.
La questione è attualmente al vaglio della Competition and Markets Authority in Regno Unito, della Commissione Europea e della US Federal Trade Commission (FTC) negli Stati Uniti.
Dovremo attendere la fine delle indagini per scoprire se Nvidia riuscirà o meno ad acquisire Arm.
Fonte: The Verge