Windows 11 spinge ancora su Copilot: nuove integrazioni con il desktop e lo Store
Microsoft espande l’IA nel sistema operativo, ma non tutti apprezzano il crescente ingombro dell’assistente virtuale

Microsoft continua a espandere l’integrazione dell’intelligenza artificiale in Windows 11, e l’ultima novità riguarda nuove funzionalità del Copilot direttamente all’interno del sistema operativo.
Secondo quanto riportato da Neowin, l’ultima versione dell’app Copilot (1.25044.93.0) introduce un’opzione nel menu contestuale che appare cliccando con il tasto destro su determinati file compatibili. Tra le voci presenti ora figura anche "Chiedi a Copilot", che consente di avviare l’assistente IA per ottenere suggerimenti o azioni pertinenti. Ad esempio, cliccando su un documento, sarà possibile ricevere un riepilogo immediato del contenuto.
Questa funzionalità si affianca all’annuncio recente da parte di Microsoft sull’arrivo di azioni IA all'interno di Esplora file, l’app predefinita che gestisce le cartelle e i file del sistema. I primi segnali dell’implementazione sono già visibili.
Parallelamente, sono in corso test anche per l’integrazione di Copilot nel Microsoft Store. In base a quanto riferito da Windows Latest, Microsoft starebbe testando un nuovo pulsante Copilot all’interno delle pagine prodotto del negozio digitale. Cliccandolo, si aprirà una finestra di dialogo che offre domande suggerite come "Chiedi a Copilot informazioni su questo prodotto" o la possibilità di confrontarlo con software simili tramite un tasto "Confronta".
Tuttavia, questa integrazione non è ancora perfettamente fluida, poiché al momento il Microsoft Store si limita a inoltrare la richiesta direttamente all'app Copilot, senza una vera interazione nativa all’interno della pagina.
Copilot si espande, ma non convince ancora del tutto
L'integrazione di Copilot all'interno del Microsoft Store, attualmente in fase di test, ha l’obiettivo di supportare le vendite dei contenuti presenti nello store tramite assistenza intelligente. Tuttavia, la funzione risulta ancora piuttosto basilare: richiedere un confronto tra due applicazioni comporta semplicemente l’apertura dell’app Copilot con una domanda generica sulle differenze tra i prodotti, senza un reale sistema di comparazione integrato nella pagina. È una funzione comoda, ma poco fluida nell’uso pratico. Non è escluso che Microsoft stia pianificando miglioramenti futuri.
Va anche sottolineato che l’utilizzo del Microsoft Store non è ancora così diffuso, quindi l’espansione più significativa è l’introduzione di Copilot come opzione contestuale nel menu del tasto destro, direttamente sui file del desktop. Questa mossa era attesa, considerando quanto già anticipato da Microsoft, ma potrebbe generare reazioni contrastanti tra gli utenti.
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Chi utilizza Copilot apprezzerà la maggiore accessibilità dell’assistente IA tramite l’interfaccia del sistema. Al contrario, chi non ne fa uso potrebbe vedere l’aggiunta nel menu contestuale come un elemento superfluo, occupando spazio inutilmente.
È comunque possibile rimuovere la voce “Chiedi a Copilot” dal menu contestuale, anche se la procedura prevede la modifica del Registro di sistema, una pratica non consigliata a chi non ha familiarità con interventi tecnici, poiché potrebbe generare problemi di stabilità.
Per chi desidera disattivare completamente la presenza dell’assistente, l’alternativa più semplice è disinstallare l’app Copilot: basta cercarla nel menu Start, cliccare con il tasto destro e selezionare l’opzione di disinstallazione. Naturalmente, così facendo si rimuove ogni possibilità di utilizzo dell’IA nel sistema.
Nel frattempo, Microsoft ha annunciato l’arrivo di nuove funzioni legate all’intelligenza artificiale: tra queste, la possibilità di trovare e modificare rapidamente le impostazioni di sistema, una promessa fatta in passato ma mai concretizzata fino ad ora. Tuttavia, queste nuove capacità saranno limitate ai PC Copilot+, così come altre funzioni avanzate come il miglioramento della ricerca in Windows.
Il motivo è tecnico: alcune di queste novità richiedono la presenza di un’unità NPU (Neural Processing Unit), capace di gestire i carichi di lavoro IA direttamente sul dispositivo, senza passare dal cloud. Questo conferma un’altra tendenza emergente: le migliori funzionalità IA in Windows 11 saranno riservate ai dispositivi con hardware dedicato, escludendo gran parte del parco macchine attuale.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.