"Non c'è prezzo che Microsoft possa pagare", Apple non vuole Bing nemmeno gratis
Si può sempre cambiare, ma perché lasciare Google
Nel mondo dei motori di ricerca, Google è piuttosto dominante e, in un certo senso, a ragione, perché è molto bravo in quello che fa. Sia che si digiti una domanda elementare o una scritta in tono colloquiale, di solito mostra il risultato desiderato. È persino in grado di correggere gli errori di battitura.
Tuttavia, un'eccessiva posizione dominante può essere un problema. All'inizio di questa settimana, un giudice federale degli Stati Uniti ha dichiarato Google "monopolista" e Google ha continuato a comportarsi in questo modo per mantenere il suo status.
Un modo per mantenere questo status è il semplice fatto che Google è il motore di ricerca predefinito su innumerevoli dispositivi, tra cui telefoni Android o Chromebook e l'iPhone. Per quest'ultimo, Google paga una somma ingente ad Apple e, anche con questa sentenza, sembra che il gigante tecnologico di Cupertino non veda altre opzioni.
Il vicepresidente senior dei servizi di Apple, Eddy Cue, ha dichiarato a: "Non credo che ci sia un prezzo al mondo che Microsoft possa offrirci. Si sono offerti di darci Bing gratuitamente. Potrebbero darci l'intera azienda".
Gli utenti Apple non temono
È una dichiarazione forte, che conferma essenzialmente che non c'è molto da preoccuparsi in termini di abbandono di Google, dal momento che non esiste un'alternativa forte, sufficientemente intelligente o anche solo potenzialmente funzionale.
È interessante notare che i possessori di iPhone, iPad o Mac possono cambiare il motore di ricerca predefinito in Safari. È anche possibile ottenere un browser alternativo come Google Chrome, Arc, Firefox o altri ancora, a seconda del sistema operativo.
E ora non è più necessario cercare su Google come fare. È possibile aprire le Impostazioni su iOS o iPadOS, navigare in Safari e selezionare "Motore di ricerca". A questo punto si può scegliere tra le cinque opzioni disponibili: Google, Yahoo, Bing, DuckDuckGo o Ecosia.
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Quindi avete il potere di cambiare, ma tornando al 2023, Eddy Cue, durante la sua testimonianza, ha dichiarato che "non c'era un'alternativa valida" per i clienti, e Apple offre ai clienti un modo semplice per cambiarlo se lo desiderano.
Alla luce dell'ultima sentenza, sembra che l'opinione di Cue non sia cambiata e che non ci siano molte possibilità che il motore di ricerca predefinito cambi presto. Tuttavia, se preferite chiedere a Bing o riflettere su DuckDuckGo, potete sempre passare da Google... ma è probabile che tornerete indietro.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.