OpenAI potenzia Operator con il modello o3 per un’agente più preciso e testardo
Il nuovo cervello logico di Operator migliora la gestione di form, acquisti e navigazione online, ma resta riservato agli abbonati ChatGPT Pro da 200 dollari al mese.

Operator, l’agente IA di OpenAI capace di agire autonomamente online per conto degli utenti, è stato ufficialmente potenziato con l’integrazione del nuovo modello o3, che sostituisce la precedente versione personalizzata di GPT-4o.
Destinato agli abbonati a ChatGPT Pro da 200 dollari al mese, Operator è stato pensato per svolgere compiti concreti sul web: prenotare hotel, ordinare prodotti, compilare moduli, e persino pagare multe, simulando l’uso di mouse e tastiera virtuali. Tuttavia, secondo OpenAI, GPT-4o non offriva il livello di “ragionamento” necessario per affrontare situazioni complesse del web moderno, come popup, login e CAPTCHA.
Il nuovo modello o3, descritto come più razionale, preciso e focalizzato, migliora la gestione dei compiti passo-passo e garantisce una maggiore persistenza nei compiti lunghi e complessi. Questo aggiornamento, secondo OpenAI, dovrebbe tradursi in migliori prestazioni nelle interazioni con browser, con esecuzioni più affidabili e una maggiore capacità di adattamento a imprevisti durante la navigazione.
Operator con o3 promette quindi di essere più utile, autonomo e “intelligente” per chi cerca un vero assistente digitale in grado di interagire col mondo online senza intervento umano.
Operator IA
Per la maggior parte degli utenti di ChatGPT, questo aggiornamento non farà molta differenza: Operator rimane un’esclusiva per gli abbonati a ChatGPT Pro da 200 dollari al mese. Finché il servizio non sarà esteso agli utenti Plus o standard, rimane uno strumento pensato per chi gestisce aziende o la vita digitale altrui. In caso contrario, continuare a compilare moduli o cercare hotel manualmente può sembrare la scelta più sensata.
Delegare compiti ripetitivi a un assistente IA è certamente allettante in teoria, ma il costo è difficile da giustificare se non lo si utilizza quotidianamente e in modo intensivo. In molti casi, il paragone più calzante è quello con un cuoco personale assunto solo per imburrarvi il pane.
Detto ciò, il passaggio al nuovo modello o3 rappresenta comunque un passo importante nella visione di OpenAI sugli agenti intelligenti e autonomi. Operator non è l’unico nel suo genere: esistono già alternative come Browser Use, Proxy 1.0, HuggingAgent di Hugging Face, e il Browser Operator di Opera, tutti con funzionalità simili, anche se di qualità variabile.
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OpenAI ha lasciato intendere che in futuro potrebbe rivedere il prezzo di accesso a Operator, ma al momento serve pagare dieci volte tanto rispetto a ChatGPT Plus per poterlo provare. Se però venisse incluso nell’abbonamento Plus, si aprirebbe la porta a milioni di utenti in più, rendendo finalmente realistico usare l’IA per automatizzare anche le attività più banali. E in quel caso, magari lasciare che compili i moduli al posto nostro diventerebbe davvero comodo.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.