I chatbot potrebbero arrivare nelle nostre scuole prima di quanto immaginiamo

Robot teacher explains modern theory. Classroom interior with empty black chalkboard. Pink blue colorful background.
(Immagine:: Besjunior via Shutterstock)

Nell'ultimo anno l'intelligenza artificiale si è diffusa a macchia d'olio e molti settori, da quello professionale a quello educativo, stanno gradualmente iniziando ad introdurla nei loro ambienti. 

Per molti è solo questione di tempo prima che l'intelligenza artificiale faccia il suo ingresso nelle aule scolastiche e - si spera - migliori l'impatto che gli insegnanti hanno sugli studenti, introducendo nuovi modi di insegnamento e di ricerca. Bill Gates, cofondatore di Microsoft, ha già previsto che i chatbot AI aiuteranno i bambini ad imparare a leggere nel giro di pochi mesi (18 per la precisione), anziché negli anni attualmente necessari. 

Affermazioni come queste possono spaventare se si pensa a come l'intelligenza artificiale potrebbe influenzare le future generazioni. Tuttavia, è importante tenere presente che i ragazzi sono già circondati da strumenti digitali al punto che, per loro, la tecnologia è una seconda natura. Tenendo conto di ciò, è logico pensare che, prima o poi, l'intelligenza artificiale farà il suo ingresso nelle aule scolastiche. Ma è importante capire come lo farà.

Dal momento in cui ChatGPT, l'ormai onnipresente chatbot AI, è esploso sulla scena digitale, molti giovani hanno imparato a usarlo sia per attività ludiche sia per la scuola, per cui la sua implementazione in ambienti educativi sicuri e controllati non è necessariamente una cattiva idea.

Naturalmente, l'incorporazione di strumenti avanzati di intelligenza artificiale nelle classi potrebbe avere i suoi contro. Il primo è che gli studenti possano utilizzarla per barare durante le verifiche (già verificatosi con i casi di studenti universitari che hanno composto interi saggi con ChatGPT), il secondo è la possibilità che alcuni insegnanti perdano il posto di lavoro in un'ottica di riduzione del personale.

AI a scuola: come si prospetta?

Abbiamo già visto molti studenti rivolgersi a ChatGPT per correggere i compiti e, in tutta onestà, crediamo che i chatbot possano essere incredibilmente utili se usati responsabilmente. Gli strumenti di intelligenza artificiale possono correggere il un saggio, riassumere testi lunghi e noiosi o semplificare argomenti complessi.

Oltre a ricevere un feedback sulla vostra scrittura, ad esempio per liberarvi di ripetizioni e frasi troppo contorte, i chatbot possono darvi degli spunti creativi quando siete a corto di idee. Potete usare ChatGPT per scrivere un un racconto facendo ricerche sull'argomento scelto e poi, una volta ottenuta una bozza di trama, usare il bot per trovare eventuali buchi logici o raccogliere fonti utili per la ricerca. Potete anche chiedergli di trovare nomi e luoghi che si adattino al meglio all'ambientazione scelta.

Secondo Danny King, CEO e co-fondatore di Accredible - nota piattaforma di credenziali digitali - molti studenti non hanno un'esperienza di apprendimento personalizzata che si adatti alle loro esigenze e non ci sono abbastanza insegnanti per colmare questa lacuna. È qui che l'intelligenza artificiale potrebbe fare la differenza.

L'AI può colmare questa lacuna eliminando le routine ripetitive o i piani di apprendimento generici, permettendo invece ai bambini di focalizzarsi sugli argomenti di maggiore interesse. "Molto dell'insegnamento routinario può essere eliminato e delegato alla tecnologia", afferma King, aggiungendo che "gli insegnanti non avranno bisogno di fare da distributori di conoscenze, perché l'Ai può automatizzare questo processo".

Forse è un po' presuntuoso dare per scontato che tutti questi problemi possano essere risolti rapidamente con l'aiuto delle AI (perlomeno di quelle attuali), ma ci sono diversi potenziali vantaggi nell'uso dell'AI a livello didattico.

Man mano che i chatbot diventano più sofisticati, vedremo sempre più studenti usare il loro chatbot personale dal portatile dedicato alla scuola che agisce come una versione più chiacchierona di Google, il che potrebbe sollevare gli insegnanti dal dover rispondere a una marea di domande ridondanti. Al contempo, maestri e professori potrebbero farsi aiutare dalle AI per sviluppare dei test di verifica personalizzati in base, ad esempio, al livello di preparazione medio della classe.

In alternativa, potremmo vedere l'AI utilizzata per la creazione di test logico-matematici, in modo da non avere due compiti uguali e da testare realmente la comprensione e la preparazione dello studente. O forse, quando i chatbot AI entreranno nelle scuole, l'attuale ossessione della società per le AI sarà svanita e l'intelligenza artificiale sarà semplicemente un passatempo divertente al quale dedicare un'ora in classe.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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