TechRadar Verdetto
Per molti aspetti, la Lumix GX9 rappresenta un progresso rispetto alla GX8, ma presenta anche qualche compromesso. Sebbene per alcuni l'interfaccia touchscreen possa risultare troppo sensibile, specialmente quando si seleziona l'area di messa a fuoco, la GX9 si conferma una fotocamera piacevole da usare, con prestazioni molto solide. Tuttavia, non riesce a fare abbastanza per distinguersi nettamente dalla concorrenza.
Pro
- +
Design compatto
- +
Modalità video 4K e foto 4K
- +
Sistema di stabilizzazione ibrido
- +
Touchscreen reattivo
- +
Flash incorporato
- +
Rapida velocità di messa a fuoco in AF singolo
Contro
- -
Selezione AF complicata
- -
Ghiera di controllo posteriore scomoda
- -
Mirino in formato 16:9
- -
Il corpo non è sigillato dalle intemperie
Perché puoi fidarti di TechRadar
La Lumix GX9 è il successore di una delle fotocamere mirrorless più datate nella gamma attuale di Panasonic, la Lumix GX8. Pensata per fotografi appassionati che cercano una fotocamera compatta ma dalle elevate prestazioni, la GX9 rappresenta l'ultima novità nella linea premium a telemetro di Panasonic e si posiziona sopra la Lumix GX85, un modello più economico ma molto simile nell'aspetto.
La principale differenza tra la GX9 e la più recente Lumix G9 è che la GX9 è progettata per essere più piccola e compatta, con un'attenzione particolare alla portabilità, guadagnandosi così la definizione di "fotocamera da strada". Le sue dimensioni ridotte la rendono ideale anche come una delle migliori fotocamere da viaggio. Al contrario, la G9 è una fotocamera più grande, con uno stile che richiama quello delle DSLR, ed è più adatta per la fotografia sportiva, d'azione, l'uso di obiettivi più grandi e stili fotografici più avanzati.
Caratteristiche
- Filtro passa-basso rimosso dal sensore
- Stabilizzazione dell'immagine integrata a 4 stop
- EVF e schermo declassati rispetto alla GX8
Sensore: MOS live Micro Quattro Terzi da 20,3 MP
Attacco obiettivo: Micro Quattro Terzi
Schermo: touchscreen inclinabile da 3,0 pollici, 1.240.000 punti
Scatto a raffica: 9 fps
Messa a fuoco automatica: AF a 49 aree
Video: 4K
Connettività: Wi-Fi e Bluetooth
Durata della batteria: 250 scatti
Peso: 450 g
La Lumix GX9 utilizza lo stesso sensore Micro Quattro Terzi da 20,3 MP della GX8, ma Panasonic ha scelto di rimuovere il filtro passa-basso dal sensore della nuova fotocamera. L'obiettivo di questa modifica è quello di migliorare la resa dei dettagli più fini, anche se ciò comporta un aumento del rischio di effetti moiré (pattern di interferenza) nelle texture e nei dettagli molto sottili.
Per ottimizzare ulteriormente la qualità dell'immagine, Panasonic ha riprogettato il meccanismo del sensore per ridurre del 90% lo shock dell'otturatore, un fenomeno che può causare vibrazioni in grado di sfocare i dettagli fini. Inoltre, la GX9 è equipaggiata con un sistema di stabilizzazione dell'immagine a 5 assi integrato nel corpo macchina. Questo sistema lavora in sinergia con gli stabilizzatori ottici Panasonic presenti nell'obiettivo, consentendo di scattare foto più nitide utilizzando velocità dell'otturatore fino a quattro stop più lente di quanto normalmente sarebbe possibile senza compromettere la qualità dell'immagine.
La Lumix GX9 è dotata di video 4K, una caratteristica ormai consolidata nelle fotocamere Panasonic, e offre modalità 4K Photo migliorate. In questa modalità, la fotocamera sfrutta la sua potenza di elaborazione video per catturare sequenze che possono essere esportate come singole immagini da 8 MP. La modalità raffica 4K consente di acquisire fotogrammi a una velocità impressionante di 30 fps, e la nuova funzione di marcatura automatica inserisce dei marcatori nelle sequenze in corrispondenza di cambiamenti significativi nel contenuto del fotogramma, facilitando così l'individuazione dei momenti chiave durante la visione delle immagini.
La modalità 4K Post Focus è ancora più sorprendente. In questa modalità, la fotocamera cattura una breve raffica di immagini utilizzando tutti i punti di messa a fuoco. In fase di riproduzione, basta toccare l'immagine per selezionare il punto di messa a fuoco desiderato. Questo permette di regolare la messa a fuoco anche dopo aver scattato la foto, un'operazione che sembrava impossibile prima. La vera novità della GX9 è lo stacking della messa a fuoco, una funzione che consente di combinare diverse immagini con punti di messa a fuoco differenti in un'unica foto nitida da davanti a dietro, senza bisogno di un computer. Questa funzione è particolarmente utile nella fotografia macro, dove ottenere una profondità di campo completa con una sola esposizione è quasi impossibile.
Come la GX7 e la GX8, anche la Lumix GX9 è dotata di un mirino elettronico inclinabile, ma ci sono alcune differenze rispetto ai suoi predecessori. Sebbene la risoluzione rimanga invariata a 2,7 milioni di punti, la tecnologia del mirino è cambiata, passando da OLED a un design sequenziale di campo, che non è altrettanto gradevole visivamente. Inoltre, l'ingrandimento è diminuito da 0,77x a 0,7x. Il mirino ha anche un rapporto di aspetto 16:9, ideale per i video, ma per le foto con un rapporto di aspetto 4:3, ciò comporta una perdita di spazio su entrambi i lati dell'inquadratura, risultando in un ingrandimento inferiore.
Anche il display posteriore ha subito delle modifiche. Le dimensioni dello schermo restano di 3 pollici e include il controllo touchscreen, ma, come nel caso del mirino, la tecnologia OLED è stata sostituita da un display TFT. Tuttavia, la risoluzione è stata leggermente migliorata, passando a 1.240.000 punti. Inoltre, il meccanismo di inclinazione dello schermo è stato rivisitato: rispetto alla GX8, dove il display aveva un meccanismo variangolare incernierato sul lato della fotocamera, ora il design è inclinabile, il che limita la gamma di movimenti rispetto al modello precedente.
La Lumix GX9 è anche dotata di connettività Bluetooth e Wi-Fi. Il Bluetooth consente una connessione continua allo smartphone con un consumo energetico minimo, offrendo una gestione più efficiente della batteria e la possibilità di un controllo remoto e la condivisione di foto in modo pratico e veloce.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.