GPT‑5 è “veloce e inquietante”, ammette il CEO Sam Altman
Sam Altman ammette che il test di GPT‑5 gli ha causato ansia: “È troppo veloce”, paragona il progetto al Manhattan Project.
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha descritto GPT‑5 in toni più vicini a un thriller che a un classico lancio di prodotto. In un recente episodio del podcast This Past Weekend con Theo Von, Altman ha raccontato l’esperienza di test del modello con espressioni enfatiche che suscitano più scetticismo che allarme, nonostante sembrasse voler trasmettere quest’ultimo.
Altman ha dichiarato che GPT‑5 “sembra molto veloce”, aggiungendo di essersi sentito molto nervoso in alcune occasioni. Nonostante sia uno dei principali artefici dello sviluppo di GPT‑5, ha affermato di aver paragonato il modello, durante alcune sessioni, al Progetto Manhattan.
Altman ha anche criticato duramente la regolamentazione attuale dell’intelligenza artificiale, sostenendo che “non ci sono adulti nella stanza” e che le strutture di supervisione non riescono a tenere il passo con l’evoluzione del settore. Un approccio singolare per promuovere un prodotto che promette progressi significativi verso l’intelligenza artificiale generale. Sollevare questioni legate ai potenziali rischi è una cosa, ma presentarsi come se non avesse il controllo sulle prestazioni di GPT‑5 risulta poco coerente.
OpenAI CEO Sam Altman: "It feels very fast." - "While testing GPT5 I got scared" - "Looking at it thinking: What have we done... like in the Manhattan Project"- "There are NO ADULTS IN THE ROOM" from r/ChatGPT
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.