Panasonic: in Italia si vendono TV economici o l’alto di gamma, la fascia media soffre

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(Immagine:: Panasonic)

Di recente Panasonic ha presentato la sua linea di TV 2023, con tanti nuovi modelli OLED, mini LED e LED. Tra le tante novità ho notato l’arrivo di un paio di modelli con Google TV: mi ha fatto pensare che forse il colosso giapponese si sta preparando a una qualche rivoluzione? Oppure sarà tutto ordinaria amministrazione? 

Così ho pensato di sentire direttamente la fonte, vale a dire Valentina Bosco, che è Marketing Manager TV  per Italia, Spagna ed Europa Orientale. 

Bosco ci ha spiegato, tra le altre cose, che Google TV ha un suo pubblico di aficionados, e già questo basterebbe per avere un paio di modelli nel catalogo. Ma il software sviluppato da Google ha anche un fantastico sistema di raccomandazione dei contenuti, un dettaglio che sicuramente può fare la differenza. Google TV, secondo Bosco, è per un “utente tecnologicamente evoluto” con esigenze avanzate. 

Allo stesso tempo tuttavia Google TV non è di Panasonic e, almeno per il momento, ci sono alcune cose che non ancora non si riescono a fare. Solo con il suo sistema operativo My Home Screen (MHS) Panasonic riesce a tirare fuori il massimo in termini di qualità dell’immagine. Il che è un po’ un peccato, perché appunto quell’utente “tecnologicamente evoluto” sarà costretto a scegliere se vuole il software che ama oppure la migliore qualità audio. Stando così le cose, pare che per il 2023 Panasonic non sia pronta per competere ad armi pari con l’altro marchio che offre TV OLED con Google TV. Ma nel 2024 le cose potrebbero cambiare. 

Valentina Bosco

Valentina Bosco (Image credit: Panasonic)

D’altra parte però il nuovo Panasonic MZ800 è un OLED “economico”, e questo aspetto potrebbe essere importante nella scelta di acquisto dei consumatori, almeno in alcuni casi. 

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Su altri temi, Bosco ci ha spiegato che secondo Panasonic i prodotti LED andranno progressivamente a sparire dal mercato, ma ci vorrà ancora molto. Per il momento e per l’immediato futuro OLED e mini LED restano esclusivi della fascia alta, mentre per i prodotti meno costosi e per i televisori più piccoli (da 50 pollici in giù) i pannelli FALD resteranno a lungo il punto di riferimento.  

A proposito di prodotti economici, Bosco ci ha confermato qualcosa che già sapevamo: nel nostro Paese vanno forte i prodotti costosi (top di gamma) e quelli economici (entry level), mentre sono pochi i consumatori che comprano un prodotto di fascia media. Un mercato che la dirigente descrive come “polarizzato”. 

Una fotografia che forse riflette tutto il nostro Paese, con una cittadinanza sempre più estremizzata, tra cittadini più che ricchi e molti altri fin troppo vicini alla povertà. Lo spazio nel mezzo, quella che una volta si chiamava classe media, e uno spazio sempre meno densamente popolato.  

Di seguito l’intervista integrala a Valentina Bosco

Che cosa ha portato alla decisione di fare dei modelli con Google TV nel 2023? Si tratta solo di andare incontro a un pubblico specifico, oppure Panasonic vede dei vantaggi nel SO di Google?

Il sistema operativo Google TV, evoluzione del precedente Android TV, offre un ecosistema collaudatissimo in cui i nostri TV si possono integrare perfettamente. L’incredibile semplicità nel condividere contenuti multimediali nell’ambiente domestico trasforma il modo in cui i consumatori utilizzano il televisore da oltre 60 anni. Oltre alla ricchissima offerta di applicazioni e servizi streaming, la raccomandazione dei contenuti permette ad un pubblico sicuramente giovane, e non solo, di scegliere agevolmente contenuti in linea con i propri interessi. Ci rivolgiamo quindi ad un utente tecnologicamente evoluto che, oltre alla qualità tipica di Panasonic, ricerca una varietà di contenuti che un SO come Google TV offre. 

Se ci fossero modelli con lo stesso hardware, tra My Home Screen e Google TV vedrei delle differenze in termini di qualità dell'immagine? MZ800 è meno bello di MZ980, ma avendo un processore e un pannello diversi non si può imputare al software.

Sicuramente si! My Home Screen viene montato, da diversi anni, su tutti i TV top di gamma Panasonic dove la sinergia tra Hardware e Software è ai massimi livelli e quindi tutto il Know-how, in termini di elaborazione dei segnali audio video, si può integrare nel software di gestione del TV.

Un sistema operativo non proprietario facilita la compatibilità delle applicazioni ma allo stesso rende più complicato il lavoro dei nostri ingegneri nel trasferire quell’impronta Panasonic che i nostri clienti apprezzano da sempre.

Le applicazioni sviluppate nell’ambiente MHS ovviamente possono sfruttare al massimo tutte le compatibilità e funzioni dei nostri TV premium creando un intrattenimento di altissimo livello

Quanto incide sui costi di produzione l'uso di Google TV?

Non rilasciamo informazioni che riguardano accordi economici tra Panasonic e i propri Partner.

Che cosa chiede Google per rilasciare la certificazione? 

Certamente l’utilizzo di Android TV / Google TV, con software certificato, richiede la presenza di piattaforme HW affidabili e che soddisfino determinate richieste per offrire un adeguato livello di user experience. 

Durante l'incontro a Berlino si è detto che i prodotti con Google TV non hanno le stesse impostazioni avanzate di quelli con My Home Screen, perché questo richiede uno sforzo di sviluppo lungo e costoso. Pensate di portare avanti questo sforzo, nei prossimi anni? 
Ci sono piani per aumentare il numero di Google TV nei prossimi anni? Alla lunga potreste diventare come Sony dal punto di vista del software?

Per la fascia premium Panasonic propone e continuerà a proporre un sistema operativo che coniuga la qualità tipica del nostro brand giapponese ad una user experience facilmente personalizzabile.

Che tipo di risposta vi aspettate dal pubblico? Credete che l'OLED economico si venderà solo per il prezzo inferiore o anche perché esiste un pubblico che preferisce Google TV?

Ci aspettiamo una risposta positiva dal mercato perché il televisore MZ800 è stato sviluppato per unire un ottimo rapporto qualità prezzo, un’estetica molto curata e la piattaforma smart che, nella percezione di una grande fetta di consumatori, rappresenta la miglior smart TV disponibile. 

Perché Panasonic ha introdotto modelli mini LED solo nel 2023, quando tutti i concorrenti lo hanno fatto nel 2022?

Nel 2022 Panasonic ha spinto molto sulla tecnologia OLED lanciando 4 differenti serie e portando,  per la prima volta, l’esclusivo pannello Master HDR Pro su ben due serie. La fascia premium era quindi ben presidiata dalla tecnologia che riteniamo oggi offra complessivamente la miglior esperienza home cinema e gaming.
Nell’ottica di offrire una scelta più ampia anche nella fascia premium LED, abbiamo deciso di estendere la gamma con la tecnologia FALD, ora anche nella versione retroilluminata miniLED.

Per quanto tempo prodotti meno costosi come i FALD resteranno sul mercato, secondo voi? 

Nei prossimi 3/4 anni la tecnologia mini LED si diffonderà con ritmi di crescita molto importanti, restringendo in modo significativo lo spazio oggi presidiato dalla tecnologia FALD. Rimane probabilmente uno spiraglio nel range di polliciaggi sotto i 50” che oggi offrono tutte le possibili tecnologie (OLED, miniLED, FALD, Edge) ma dove la propensione a spendere dei consumatori per televisori premium scende rispetto a polliciaggi superiori.
Monitoreremo l’evoluzione delle tecnologie per offrire al mercato sempre delle proposte di qualità.

Il mercato italiano si è rivelato piuttosto difficile. Panasonic ha concorrenti forti sia nella fascia alta sia in quella media e bassa. Qual è la sfida più difficile, e cosa pensate di fare per vincerla?

Il mercato italiano è molto polarizzato: grandissima attenzione ai TV entry level e alla fascia Premium. La strategia è quindi quella di offrire sempre grande qualità con serie top sia nel mondo OLED, con le serie MZ2000 e MZ1500, che nel mondo LED, con i nuovi miniLED MX950, con una distribuzione più limitata. Integriamo questi modelli premium con modelli di fascia core che garantiscono visibilità e presenza del brand in una fetta di mercato di grande peso.

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.