Recensione Sony Xperia 1

Il nuovo top di gamma Sony

Image credit: TechRadar

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Autonomia

Se volete guardare o registrare molti video, vorrete anche un telefono che duri molto, ma la batteria del Sony Xperia 1 non è esattamente l’ideale da questo punto di vista. 

Con una capienza di 3.300mAh il Sony Xperia 1 è un po’ sotto la media e, visto che è un telefono pensato per farvi passare molto tempo giocando, guardando serie TV e registrando video, sarebbe stata preferibile una batteria più grande. 

Nel nostro test, che prevede la riproduzione di un video di 90 minuti con la sincronizzazione attiva via Wi-Fi, il Sony Xperia 1 ha finito con la batteria all’81%. Abbiamo quindi attivato la Creator Mode e ripetuto il test, scoprendo che in questo modo il consumo si ferma all’83%, quindi la modalità speciale offre un po’ di autonomia in più. 

Entrambi i risultati sono relativamente scarsi, visto che la maggior parte degli smartphone con un prezzo simile perde tra il 10% e il 14% di batteria; guardare video a lungo con questo smartphone, quindi, tende a consumare la batteria più che con altri modelli. Vale la pena notare che il file video che abbiamo usato è in 16:9, quindi c’erano delle barre nere  a destra e a sinistra. Un film in 21:9 avrebbe consumato ancora più energia.

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Usando il Sony Xperia 1 normalmente, è sempre durato abbastanza da farci tornare a casa senza problemi; ma durante la serata abbiamo spesso avuto bisogno di caricarlo, o di usarlo con moderazione per evitare che si spegnesse. 

Quanto alla ricarica, il Sony Xperia 1 non ha la ricarica wireless, che era presente sui modelli Sony precedenti, così come la maggior parte dei top di gamma concorrenti. Sembra che Sony abbia perso il treno, in questo caso. 

Lo smartphone quindi si può caricare solo tramite la porta USB-C, ed è abbastanza veloce. Abbiamo caricato dallo 0% al 50% in 30 minuti, così come dichiarato da Sony, e non ci è mai sembrato di dover aspettare troppo. 

Tra le funzioni particolari dell’Xperia 1 c’è Adaptive Charging, che permette di specificare un orario in cui volete che il telefono sia carico al 100%. Il sistema di ricarica si regola di conseguenza per assicurarsi che non resti troppo a lungo collegato e con la batteria carica, che potrebbe danneggiare quest’ultima. Sony, quindi, si è preoccupata della longevità.

Fotocamera

Sony ha finalmente deciso di passare alla tripla fotocamera posteriore, presente sulla maggior parte dei top di gamma moderni. Come con i modelli Sony precedenti, la fotocamera del Sony Xperia 1 è “buona”, ma non arriva a essere fantastica. 

Tutti e tre i sensori sono da 12MP, per una fotocamera principale, un grandangolo e un teleobiettivo. Sony sta chiaramente seguendo la scelta di Samsung, cioè tenersi lontana dalla corsa al megapixel. Una scelta che non ci disturba, anche perché gli smartphone da 48MP di default scattano a un valore minore. 

Siamo meno disposti ad accettare le funzioni limitate della fotocamera, a causa delle quali l’Xperia 1 resta indietro rispetto ai concorrenti. Uno dei problemi principali è la citata luminosità dello schermo, a causa della quale le immagini guardate su questo telefono non sembrano altrettanto belle di quando le si guarda su uno schermo diverso. Ma non è l’unico punto critico. 

Il grandangolo ha un angolo troppo esteso, che porta le immagini a sembrare innaturali perché troppo allungate, quasi che si fosse utilizzato un obiettivo fish-eye. Il teleobiettivo, d’altra parte, non è abbastanza potente invece, con uno zoom ottico che si ferma solo a 2x.

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Con le immagini “normali” la qualità è del tutto accettabile: i colori sono belli e ci sono molti dettagli, anche negli oggetti lontani. La profondità di campo in particolare è notevole, e con le macro si ottiene una sfocatura dello sfondo molto buona. 

Il Sony Xperia non ha una modalità notturna, che troviamo sulla maggior parte degli smartphone moderni. L’ottimizzazione delle scene ha una voce specifica per gestire gli scatti poco illuminati, ma non se la cava bene quanto la modalità notturna su altri telefoni. 

Di tanto in tanto la messa a fuoco automatica funziona male, con i soggetti molto vicini, mettendo a fuoco gli oggetti sullo sfondo mentre quelli in primo piano sono sfocati. In genere, basta toccare lo schermo lì dove si vuole che il telefono metta a fuoco. 

Frontalmente il Sony Xperia 1 monta una fotocamera da 8 MP, che in genere fa un buon lavoro per scattare dei selfie. Ma la Modalità Ritratto non ci è piaciuta, per via di un software troppo aggressivo che trasforma i volti umani in quelli di manichini. Abbiamo imparato velocemente a ignorare questa opzione. 

Per essere chiari, la fotocamera del Sony Xperia 1 non ha mai fatto foto di cattiva qualità, anche se a volte la bassa luminosità dello schermo ci ha costretti a trasferirle per vederle su un pannello diverso. E però nessuna delle varie funzioni offerte dal telefono ci ha davvero convinto, quindi se cercate uno smartphone che possa appagare la vostra passione per la fotografia, forse è meglio che cerchiate un altro modello. 

Per girare i video, l’applicazione Cinema Pro è un altro paio di maniche. Si possono regolare tutte le impostazioni manualmente, ed è quindi molto facile gestire cose come l’apertura o la messa a fuoco. L’applicazione permette anche di scattare delle fotografie mentre si registra il video, ma saranno per forza in formato 16:9. 

In generale l’applicazione ci è piaciuta, perché ci ha permesso di divertirci parecchio con la creazione di video, che poi saranno salvati direttamente nella galleria, facili da trovare. C’è qualche punto debole, e la stabilizzazione dell’immagine non è efficace quanto avremmo voluto. Non è possibile usare il flash come faretto, e di fabbrica non c’è un’app per l’editing dei video; quindi bisognerà installarne una apposta, oppure trasferire i file sul computer, se si vuole fare qualcosa di più oltre alla prima registrazione. 

In generale, comunque, l’applicazione Cinema Pro di Sony ci ha impressionato, e sicuramente la useremo in futuro per i nostri video. 

Foto di Esempio

Il video creato con Cinema Pro ha un aspetto di alta qualità, e l’autofocus che si muove dal fiore alle foglie e agli altri elementi, fino alle tende, fa il suo lavoro. 

Il video però è sovraesposto, un problema che non si nota registrando a causa della scarsa luminosità dello schermo.

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.