Sony Bravia AF9 OLED (KD-55AF9) review

Il nuovo top di gamma Sony vi lascia a bocca aperta e tasche vuote

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Verdetto

Sony ha rilanciato la sfida nel settore dei televisori OLED. Il nuovo processore X1 Ultimate, e l'arrivo del nuovo sistema operativo Android Oreo TV OS rendono questo pannello 4K fantastico per tutti gli appassionati.

Pro

  • +

    Splendidi immagini UHD HDR

  • +

    Upscaling impressionante

  • +

    Sistema audio Audio+

  • +

    Android Oreo

Contro

  • -

    Design inclinato

  • -

    A volte il nero cancella i dettagli

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La seconda generazione del miglior televisore OLED marchiato Sony, il Sony AF9, è piena di meraviglie. Questo televisore non solo alza la qualità dell’immagine, grazie al nuovo processore Sony X1 Ultimate, ma ha anche un audio fantastico grazie al sistema Acoustic Surface. 

Detto questo, il Sony Master Series AF9 OLED è un esempio di innovazione nel campo dei televisori di fascia alta. Vanta il processore più sofisticato mai visto su un televisore 4K, ed è dotato di un sistema Acoustic Surface migliorato e identificato dal segno “+”, che elimina del tutto gli altoparlanti tradizionali per affidarsi ad attuatori che fanno vibrare lo schermo per generare il suono. Questo televisore usa l’ultima versione del sistema operativo Android TV OS, Oreo, che sembra essere un aggiornamento mostruoso rispetto a quanto visto in passato. 

Tutto questo giustifica il prezzo altissimo? Per chi è disposto a spendere una cifra tanto alta, la risposta è “assolutamente sì”. 

Prezzo e disponibilità 

I televisori Sony Master Series AF9 si possono comprare direttamente sul sito Sony o presso alcuni rivenditori fisici. Hanno anche una controparte LCD, cioè i Sony ZF9, che sono sostanzialmente un aggiornamento del Sony Bravia ZD9. 

Gli AF9 sono disponibili in due dimensioni, da 55” (KD-55AF9) e da 65” (KD-65AF9), che costano (di listino) rispettivamente 2.999 e 3.999 euro. Per la nostra recensione, abbiamo provato il modello da 65 pollici. 

Design

  • Design minimalista, leggermente inclinato 
  • Sistema audio Acoustic Surface+ 
  • Modalità con audio centrale, tra le opzioni 

L’AF9 ripropone lo stesso design del suo predecessore, il Sony Bravia A1 OLED, ma con qualche cambiamento nel sistema di supporto. La conseguenza è che non appare altrettanto inclinato e lo si può montare anche a parete, per chi lo preferisce. 

Dal punto di vista del design, il Sony AF9 è senz’altro minimalista. Frontalmente è tutto in vetro, con cornici appena accennate, il minimo necessario per evitare che collassi su sé stesso. Ai fini pratici, è un televisore senza cornici. 

Lo stand posteriore, oltre a sostenere il televisore, incorpora tutti gli elementi elettronici, il sistema audio e le porte di connessione. L’installazione non richiede molto tempo: basta liberare i blocchi sul retro del pannello e collegare il contrappeso. Una volta posato su una superficie, il Sony AF9 è pronto all’uso. 

L’inclinazione non è pronunciata quanto sul modello precedente ma è comunque presente, quindi sarà opportuno metterlo su un mobile basso per compensare. 

La connettività è eccellente: ci sono quattro porte HDMI, con supporto  per colour sub-sampling 4K 60p 4:2:0 10-bit, 4:4:4 e 4:2:2). Ci sono un connettore AVI minijack, audio ottico, una porta LAN e due USB, una delle quali abbastanza veloce per registrare su un hard disk esterno. Non mancano il Bluetooth e il Wi-Fi. 

Meno comune, c’è anche un connettore dedicato per lo speaker centrale in ingresso, grazie al quale potrete usare il televisore come canale centrale per il vostro sistema surround. 

Il più grande miglioramento è senz’altro il nuovo sistema Acoustic Surface Audio+, che aggiunge un terzo motore dietro allo schermo per creare un canale centrale, mentre il modello dell’anno scorso era solo stereo. C’è anche un secondo driver per i bassi,  a realizzare quello che è effettivamente un sistema audio 3.2. Tutti e tre gli attuatori sono incorporati nello stand posteriore, insieme agli altoparlanti per i bassi. 

Si tratta di un aggiornamento notevole. I dialoghi risultano chiari, così come la loro provenienza. L’altoparlante aggiuntivo per i bassi  si fa notare. Parleremo dell’audio dettagliatamente più avanti. 

Software (Android TV) 

  • Interfaccia Android Oreo Semplificata 
  • Funzione YouView 
  • Compatibile con il 4K di Netflix, Amazon e YouTube 

Per molti anni Android TV ha avuto diversi problemi di stabilità, ma l’aggiornamento Android Oreo potrebbe cambiare le cose. Questo aggiornamento, infatti, rivede la piattaforma nelle sue fondamenta. 

L’interfaccia grafica è ora più logica e completa. Non dà più l’impressione di dover lottare con una piovra. Oreo introduce molte novità interessanti, come la lista dei contenuti recenti, le raccomandazioni e la lista dei canali preferiti. 

I servizi di streaming presenti includono Netflix, Amazon Prime Video e YouTube, tutti con il pieno supporto alla risoluzione 4K e al formato HDR, per quei contenuti che ce l’hanno. 

L’interfaccia è anche molto più veloce che con le versioni precedenti di Android TV. In generale, è un aggiornamento più che sostanzioso. 

Prestazioni HD/SDR  

  • Superbo upscaling da SDR a quasi-HDR 
  • Contrasto e colori molto intensi 

Il Sony AF9 gestisce la risoluzione HD e i contenuti SDR (Standard Dynamic Range) in modo eccellente. Ci piace il modo in cui questo televisore tende a rendere più intensi i bianchi sui contenuti SDR, per avvantaggiarsi al meglio delle prestazioni del pannello, e ottenere un effetto che è vicino a quello di un vero video HDR. E lo fa senza bruciare i colori né saturarli più del dovuto. Il software è un autista che spinge a tavoletta senza che voi, come passeggeri, vi accorgiate della velocità. 

Non mancano le idee brillanti: il processore X1 Ultimate introduce due nuovi sistemi intelligenti per l’elaborazione delle immagini, cioè Object-based Super Resolution e Object-based HDR remaster. Essenzialmente migliorano i singoli oggetti in un’immagine, portando a una maggiore definizione. Colori e contrasto vengono gestiti a livello del singolo pixel. I contenuti con un ampio spettro cromatico hanno un aspetto fantastico. 

La luminosità massima è regolabile. Vale la pena di metterla al massimo se volete valorizzare gli elementi più chiari delle immagini, piuttosto che su Medio. La differenza è sottile ma efficace. 

Per la maggior parte delle persone le impostazioni predefinite offrono la soluzione più equilibrate, in una stanza non troppo luminosa. La modalità Vivido è comunque preferibile per i prodotti di animazione e i blockbuster con molta CG. Questa impostazione combina dettagli migliorati con colori dinamici e  molto saturati (ma non fastidiosi), per un risultato che è davvero piacevole. 

Prestazioni 4K/HDR 

  • Luminosità massima eccellente
  • Il Dolby Vision ha prestazioni miste  
  • Buona gestione del movimento 

Il Sony AF9 è il primo OLED a usare il processore X1 Ultimate, e si tratta di un debutto col botto. Considerevolmente più potente del precedente X1 Extreme, più volte ci ha spinto a controllare due o tre volte per assicurarci che la gestione del colore e dei dettagli fosse davvero così straordinaria.  Ci aspettiamo sempre, da un OLED, neri perfetti e colori vibranti, ma l’AF9 aggiunge qualcos’altro. 

Ci sono poche differenze ovvie tra le varie immagini quando si parla di contenuti 4K HDR. La modalità Standard è sempre la scelta migliore per i normali contenuti televisivi, mentre la nuova modalità Custom è in poche parole un nuovo nome per il vecchio preset Cinema di Sony, che gli ingegneri di Sony hanno messo a punto per tirare fuori il meglio dal Sony Pro OLED (BVM-X300). In una stanza scura, funziona davvero molto bene. 

Passando ai dettagli in UHD, il processore X1 Ultimate fa un lavoro fenomenale: aumenta la definizione e le scene sfumate, così come i primissimi piani, senza evidenziare eccessivamente i bordi. 

Le prestazioni HDR sono altrettanto impressionanti. Abbiamo misurato una luminosità massima di 900 nit, con una finestra HDR del 5%. I pixel HDR tendono a raggiungere il massimo velocemente ma occupano poco spazio, quindi questo televisore Sony non avrà alcun problema con i contenuti HDR. Effetti di luce, esplosioni, riflessi e oggetti luccicanti sono riprodotti con precisione. 

Naturalmente quando si parla di HDR anche i contenuti meno illuminati sono importanti, e con questo Sony AF9 le zone in ombra offrono molti dettagli da esplorare. L’impostazione scelta potrebbe comunque avere un impatto su ciò che vedete a schermo.

A proposito di HDR,  questo televisore è compatibile con HDR10, HLG e Dolby Vision. Quest’ultimo non è limitato alle applicazioni ma funziona anche con fonti esterne, come abbiamo verificato con il Blu-Ray UHD di Gli Ultimi Jedi. Sfortunatamente, HDR10+ non è supportato. 

Con Dolby Vision si può scegliere tra le impostazioni Dark e Bright, che dovrebbero servire per compensare la luce ambientale. Dolby Vision Dark, tuttavia, è un po’ troppo aggressiva come modalità e tende a cancellare i dettagli nelle aree più scure, anche se ci si trova in una stanza scura. Nella nostra prova, abbiamo rilevato che l’impostazione Bright era sempre quella preferibile. 

La famiglia Sony Master Series ha anche una modalità apposta per Netflix, cioè Netflix Calibrated, che in teoria dovrebbe simulare le immagini proprio come le hanno immaginate negli studi di Netflix. Di fatto, è una modalità Cinema con un altro nome, niente di particolarmente entusiasmante. Sovrascrive le impostazioni Dolby Vision, e ci è sembrata un po’ spenta. 

La gestione del movimento è estremamente buona. Per la maggior parte dei film, senza palesi effetti di interpolazione, raccomandiamo un’impostazione personalizzata con Smoothness a 1 e Clearness su Low. Evitate l’opzione High Clearness perché rende l’immagine troppo scura e genera un problema di flickering troppo alto. 

Audio 

  • Audio direzionale dallo schermo 
  • Si può usare il televisore come canale centrale 

Sony ha cambiato le regole dell’audio sui televisori, l’anno scorso, con la tecnologia Acoustic Surface. Usa degli attuatori per far vibrare il pannello OLED, una soluzione che abbiamo già visto altrove ma che si è rivelata fantastica su un televisore. Con Acoustic Surface+, cioè la nuova versione, arriva un terzo motore di vibrazione, il cui scopo è rendere i dialoghi più chiari. 

Il miglioramento è più evidente sulla versione da 65 pollici ma, in ogni caso, con l’aggiunta di due woofer si ha un risultato strabiliante. 

Se avete un sistema home theatre, potrete collegare il Sony AF9 come canale centrale. Il segnale audio sarà amplificato nuovamente dall’hardware del televisore. Il sistema funziona, ma il televisore non può reggere il confronto con un sistema audio di fascia alta - che probabilmente avete se state pensando di comprare un televisore come questo. Si nota anche qualche differenza nel timbro tra questo televisore e dei diffusori tradizionali. 

Altri prodotti da prendere in considerazione 

Uno tra i concorrenti più diretti del Sony AF9 è il Panasonic TX-FZ952/FZ950. Questo televisore ha un processore potente come quello Sony, cioè la seconda generazione HCX, a cui aggiunge la nuova soluzione tecnologica Dynamic LUT (Look up table), che assicura la migliore fedeltà cromatica. Non manca un sistema audio di alto livello, ottenuto con la soundbar Technics Dynamic Blade. 

Anche il modello LG C8 OLED è impressionante, e costa un po’ meno del Sony AF8 OLED o del Philips 803. Nessuno ha prestazioni al livello del Sony AF9, ma costano parecchio di meno e potreste trovarli preferibili. 

Verdetto 

 

Il Sony AF9 è senza dubbio tra i migliori televisori OLED che Sony abbia da offrire, e sicuramente, uno tra i concorrenti più agguerriti per essere il migliore dell’anno in assoluto. La qualità dell’immagine e del sonoro sono impressionanti. Abbiamo notato qualche piccolo difettuccio, come i livelli di nero non corretti usando Dolby Vision o la modalità Netflix Calibrated. Se il design insolito vi sta bene e ve lo potete permettere, è un televisore UHD fenomenale. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.