TechRadar Verdetto
Xiaomi Mi 10 Pro è uno smartphone completo. Lo schermo, la fotocamera e l’autonomia elevata rispettano a pieno le aspettative per un prodotto di fascia premium. In particolare, Mi 10 Pro vanta degli altoparlanti e una velocità di ricarica difficili da trovare su altri smartphone. Purtroppo ci sono alcuni problemi con il software che condizionano la navigazione rendendola meno scorrevole del dovuto; infine il prezzo, pur trattandosi di un dispositivo di fascia alta, risulta piuttosto alto rispetto ai precedenti prodotti dell'azienda cinese.
Pro
- +
Ricarica veloce
- +
Ottima fotocamera
- +
Altoparlanti di qualità elevata
Contro
- -
Molto costoso
- -
Lettore di impronte digitali lento
- -
Troppi bloatware
Perché puoi fidarti di TechRadar
Xiaomi Mi 10 Pro, recensione in due minuti
Xiaomi si è fatta un nome proponendo telefoni di qualità elevata a prezzi contenuti; tuttavia, sembra che questo aspetto sia venuto meno con la serie Mi 10 presentata nel 2020, dato che questi smartphone (in particolare Mi 10 Pro) hanno dei prezzi che, per molti, potrebbero risultare proibitivi.
Del resto il prezzo elevato di Mi 10 Pro è giustificato da un gran numero di funzioni che faranno impazzire i fan. Il comparto fotografico dispone di un sensore principale da 108MP, affiancato da due lenti zoom (una per le lunghe distanze, una per la ritrattistica) e da una lente ultra grandangolare. Sulla carta, ma anche nella realtà, la fotocamera è davvero fantastica.
Ci sono molte altre caratteristiche di alto pregio, come la ricarica veloce, il feeling premium (grazie ad un'elegante parte posteriore e ad uno schermo frontale leggermente curvato) e gli altoparlanti che a nostro avviso sono tra i migliori sul mercato, ottimi sia per la musica che per le sessioni di gioco.
Nonostante tutto è difficile non pensare a modelli come Mi Note 10, arrivato nel 2019 con numerose specifiche e un design rinnovato alla metà del prezzo. La domanda che potrebbe sorgere spontanea è: Mi 10 Pro ha un prezzo eccessivo? Probabilmente si.
Oltre ai sopraelencati lati positivi, come in ogni caso, ci sono aspetti negativi tra i quali il lettore di impronte digitali lento o il fatto che Xiaomi non abbia ancora risolto i problemi causati dai bloatware presenti nell’interfaccia MIUI. Per fortuna non si tratta di problemi insormontabili e molti utenti potrebbero conviverci tranquillamente.
Nel complesso Xiaomi Mi 10 Pro sembra un ottimo telefono dal prezzo relativamente alto. A qualche mese dall’uscita, con l’arrivo delle prime offerte, Mi 10 Pro sarà di certo una delle migliori alternative presenti sul mercato degli smartphone.
Nota: non abbiamo potuto eseguire test accurati sfruttando la rete 5G a causa dell’impossibilità di viaggiare imposta dal lockdown generale. Tuttavia, di norma, la velocità della rete dipende più dalla stessa che dal dispositivo che vi si connette. Per lo stesso motivo non abbiamo avuto la possibilità di testare tutte le funzioni della fotocamera.
Xiaomi Mi 10 Pro: prezzo e disponbilità
Xiaomi Mi 10 Pro è già disponibile in diverse regioni geografiche, inclusa l’Australia e alcuni paesi dell’Unione Europea, mentre non è ancora sbarcato negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Se volete acquistarlo potete farlo dal sito ufficiale Xiaomi per €999, un prezzo decisamente premium. Come abbiamo notato in precedenza, sembra che con la serie Mi 10 Xiaomi abbia deciso di rinunciare a produrre smartphone di fascia media a prezzi accessibili, come ha fatto finora anche sulle serie Mi di fascia alta.
Per far chiarezza a riguardo basti pensare che Xiaomi Mi 9 costava circa €499 al momento del lancio, mentre Mi Note 10, uscito appena sei mesi prima del lancio della serie Mi 10, costa meno di €500. Anche se i tassi di conversione potrebbero variare in alcuni paesi, Mi 10 Pro rimane un prodotto premium dal prezzo elevato, in linea con la concorrenza.
L’aumento di prezzo si fa ancora più evidente quanto lo si paragona a quello di Mi Note 10, che condivide diverse caratteristiche con il top di gamma Mi 10 Pro, dal comparto fotografico allo schermo curvo. Detto questo, Mi 10 Pro dovrà fare del suo meglio per giustificare il sostanzioso aumento di prezzo.
Display
Xiaomi Mi 10 Pro ha uno schermo da 6.67 pollici, dimensione standard vista su molti top di gamma Android usciti nel 2020, anche se trattandosi di un pannello Super AMOLED la risoluzione da 1080 x 2340 non regge il confronto con la concorrenza di OnePlus 8 Pro e Find X2 Pro, entrambi con schermi da 6.7 pollici e risoluzione da 1440 x 3168.
Il display ha una frequenza di aggiornamento di 90Hz, un plus considerevole dato che molti telefoni sono ancora fermi a 60Hz, e assicura un utilizzo scorrevole mentre si sfogliano le pagine web o si naviga sui social. Ciononostante con l’uscita di modelli come Samsung Galaxy S20 che supportano una frequenza di aggiornamento di 120Hz, Mi 10 Pro è già leggermente indietro rispetto alla concorrenza nella stessa fascia di prezzo.
Di certo per molti utenti questa leggera differenza non comporterà alcun problema, a meno che non si cerchi il miglior display in assoluto. Ovviamente se state comprando un nuovo telefono per sfruttare la fotocamera avanzata, la potenza di gioco o l’autonomia, non vi importerà molto di avere uno schermo con 30Hz in meno rispetto ad altri dispositivi.
Sia chiaro, Xiaomi Mi 10 Pro ha comunque un ottimo schermo, con colori vividi e un buon livello di contrasto. Durante i testi il display si è rivelato spesso meno luminoso di quanto avremmo voluto, un po’ perché la luminosità automatica non ha spinto lo schermo a valori elevati per preservare la carica, un po’ perché la luminosità massima è comunque limitata a 500 nits.
Uno degli aspetti positivi che siamo contenti di aver riscontrato è senza dubbio l’ottimo rapporto tra la qualità del display e il consumo energetico rispetto ad altri modelli. Usando lo schermo con le impostazioni predefinite a 90Hz (è presente anche una modalità a risparmio energetico che fa scendere la frequenza a 60Hz) e lasciandolo in modalità “sempre acceso” per ore, abbiamo riscontrato un consumo sorprendentemente ridotto nonostante questa opzione sia notoriamente dispendiosa in termini energetici.
Design
Il design di Xiaomi Mi 10 Pro è piuttosto standard in linea con altri dispositivi Android di fascia alta, con uno schermo curvo dalle cornici ridotte, linee curve sul retro e una fotocamera posteriore posta sul lato sinistro.
Come su altri smartphone Xiaomi, il comparto fotografico posteriore è piuttosto pronunciato. Usando altri telefoni con protuberanze simili abbiamo notato che tendono a graffiarsi piuttosto facilmente e ci aspettiamo che nel tempo succeda anche con Mi 10 Pro, anche se durante i nostri test non abbiamo notato alcuna usura.
Le linee curve del display sono leggermente meno affusolate rispetto ad altri smartphone come Oppo Find X2 e riducono il rischio di premere accidentalmente lo schermo. In generale MI 10 Pro è molto comodo da tenere in mano. Lo spessore costruttivo di questo smartphone è giustificato dalla grandezza del display e dalla tecnologia al suo interno.
Sia la parte frontale che quella posteriore sono in vetro, mentre il telaio è in alluminio, scelta che segue lo standard di molti smartphone android di fascia alta. Sul lato destro del telefono sono presenti un tasto di accensione e uno per la regolazione del volume; alla base troviamo una porta USB-C (ma non c’è il jack audio da 3.5mm). Date le dimensioni generali di Mi 10 Pro, i tasti appena menzionati potrebbero risultare difficili da raggiungere per gli utenti con le mani piccole.
La costruzione, in generale, è piuttosto robusta. L’unico neo rimane il comparto fotografico eccessivamente sporgente che potrebbe dar fastidio.
Comparto fotografico
Xiaomi Mi 10 Pro ha una fotocamera principale da 108MP, uno degli aspetti premium più apprezzati dagli utenti che sono in cerca di uno smartphone che consenta di scattare fotografie di alta qualità.
In condizioni di luce favorevoli, come una stanza ben illuminata o una giornata soleggiata, questa fotocamera è in grado di produrre immagini ottime, dettagliate, con colori vividi e un contrasto elevato, sia che si scelga la modalità di scatto automatico, che sfrutta la funzione pixel binning per combinare quattro pixel in uno aumentando l’ingresso della luce e producendo immagini da 27MP, sia che si scelga la modalità classica da 108MP.
Per chi non lo sapesse, il pixel binning unisce un certo numero di pixel (in questo caso 4) in uno, permettendo un maggiore ingresso di luce in condizioni di scarsa illuminazione o in notturna per ottenere risultati più soddisfacenti e ridurre il rumore. Non a caso le foto che abbiamo scattato in condizioni di luce scarsa si sono rivelate superiori alla media, anche quando le abbiamo paragonate a scatti effettuati con altri smartphone con risoluzioni inferiori.
Il comparto fotografico dispone anche di una lente ultra grandangolare da 20MP f/2.2 in grado di produrre scatti incredibilmente luminosi rispetto alla fotocamera principale. La distorsione ai lati dell’immagine non risulta eccessiva, come accade con alcune lenti grandangolari. Questo aspetto è così marcato da aver reso difficile , in alcuni casi, distinguere le foto scattate con la lente grandangolare da quelle scattate con il sensore principale.
Il teleobiettivo principale da 8MP f/2 offre uno zoom ottico da 5x e uno zoom ibrido (ottico + digitale) da 10x. Le foto scattate con questa lente risultano piuttosto simili a quelle scattate con il sensore principale in termini di colore e luminosità; anche se la risoluzione da 8MP non consente di scattare foto zoomate ad alta risoluzione, la fotocamera si rivela piuttosto versatile permettendo di regolare l’inquadratura dei soggetti a lunga distanza.
Questa lente offre uno zoom digitale in grado di raggiungere i 50x, anche se il sensore non è all’altezza e le foto scattate spesso risultano granose a tal punto da essere quasi inutilizzabili.
L’ultima lente del comparto fotografico posteriore è un teleobiettivo da 12MP f/2 con uno zoom ottico limitato a 2x pensato per la ritrattistica. Anche se non siamo stati in grado di testarlo a causa delle distanze sociali imposte dal lockdown, è esattamente la stessa lente presente su Xiaomi Mi Note 10, che dai nostri test risulta ottima per i fotoritratti. Diamo per scontato che non presenti differenze con quest’ultima dato che si tratta di una delle migliori lenti per la ritrattistica mai viste su uno smartphone.
Xiaomi Mi 10 Pro ha una gamma di modalità video che potrebbe far gola ai videomaker che possono scegliere tra le opzioni 8K 30fps, 4K e 1080p 60fps o 30fps. L’enorme versatilità è affiancata da numerose funzioni tra le quali lo slow-motion, il tracciamento automatico del soggetto e la modalità “vlog”, che consente di scattare brevi filmati e successivamente di montarli con l’apposito editor.
Uno dei problemi che abbiamo riscontrato con questa modalità riguarda la luminosità delle riprese che si è rivelata eccessivamente bassa quando abbiamo effettuato le nostre riprese in spazi chiusi. Non siamo sicuri ma potrebbe trattarsi di un bug o di una regolazione errata da parte nostra, ma in generale non ci ha entusiasmato molto.
La fotocamera frontale da 20MP f/2 scatta degli ottimi selfie, in particolare quando viene sfruttata la modalità ritratto che sfuma in automatico lo sfondo per esaltare il volto del soggetto.
Qualche scatto di prova
Autonomia
Xiaomi mi 10 Pro ha una batteria da 4,500mAH, valore piuttosto elevato anche per un top di gamma, anche se va tenuto presente che l’autonomia dipende più dal livello di ottimizzazione delle prestazioni piuttosto che dalla capacità della batteria. Per fortuna Mi 10 Pro sembra essere in grado di gestire molto bene la carica.
Potete usare Xiaomi Mi 10 Pro per un’intera giornata senza dover ricorrere al caricatore, sia che stiate semplicemente chattando, sia che decidiate di guardare un film, ascoltare musica o giocare. In effetti abbiamo notato che spesso Mi 10 Pro è riuscito a sopportare la giornata di utilizzo conservando una carica sufficiente a coprire buona parte della giornata successiva.
Impostando il display in modalità “sempre attivo”, o scegliendo l’opzione a 90HZ, anche se come abbiamo detto in precedenza Mi 10 Pro gestisce piuttosto bene la carica, non riuscirete ad usarlo per più di un giorno.
Potete ricaricare Mi 10 Pro con un caricatore rapido da 50W in grado di raggiungere il 27% in appena 10 minuti e di completare la carica in meno di un’ora. É inoltre presente una ricarica wireless da 30W che, pur non raggiungendo la velocità del caricatore cablato, rimane incredibilmente rapida.
Se possedete altri dispositivi che supportano lo standard di ricarica wireless Qi, Xiaomi Mi 10 Pro sarà in grado di condividere con essi la carica sfruttando la ricarica bilaterale. Con un valore di 5W non sarà di certo una ricarica rapida e non consigliamo di utilizzarla per ricaricare altri smartphone, ma potrebbe comunque tornare utile per ricaricare uno smartwatch o degli auricolari, ad esempio.
Software e prestazioni
Xiaomi Mi 10 Pro può contare su una CPU Snapdragon 865, il miglior chipset disponibile per telefoni Android al momento dei nostri test. Durante i nostri test benchmark Mi 10 Pro ha ottenuto un punteggio di 3210, superiore a Samsung Galaxy S20 Plus ma non abbastanza alto da eguagliare iPhone 11 Pro Max.
Questo chipset che garantisce al top di gamma Xiaomi prestazioni molto elevate è affiancato da 8GB di RAM che ne garantiscono la fluidità durante l’utilizzo, nonostante ad oggi diversi dispositivi dispongano di 12 o 16GB di memoria. All’interno del chipset è integrato un modem 5G che predispone Mi 10 Pro all’utilizzo delle nuove reti veloci.
All’interno di Mi 10 Pro sono disponibili 256GB di spazio di archiviazione, più che sufficienti per molti utenti, sia che lo si utilizzi unicamente per foto e app, sia che si utilizzino di frequente giochi particolarmente avanzati e software di video editing.
Il sistema operativo è Android con interfaccia MIUI. Generalmente questa comporta differenze estetiche, anche se in realtà al suo interno sono presenti alcune app complementari rispetto alle soluzioni presenti su Android. Anche se non abbiamo riscontrato particolari problemi durante i nostri test c’è un buon numero di app preinstallate che potreste non utilizzare mai.
Un altro problema da sottolineare consiste nella lentezza del lettore di impronte digitali rispetto ad altri dispositivi. Se finora avete utilizzato un telefono con un sensore fisico o con l’opzione face ID non dovreste avere particolari problemi, ma se ci tenete ad avere sempre uno sblocco rapido Mi 10 Pro potrebbe deludervi.
Film, musica e giochi
Xiaomi Mi 10 Pro ha degli speaker che, a nostro avviso, sono tra i migliori mai montati su uno smartphone. Il sistema è composto da due altoparlanti, uno posto nella parte inferiore del telefono, l’altro nella parte superiore. Il suono è ottimo, con un buon volume massimo e un livello di distorsione impercettibile anche a valori elevati che rende la riproduzione davvero piacevole.
Abbiamo incontrato solo un problema mentre usavamo Mi 10 Pro per guardare un film che si è ripresentato anche durante le sessioni di gioco. Al momento del lancio di Mi 10, Xiaomi ha giustificato la presenza di una fotocamera “punch-hole” sostenendo che utilizzandolo in modalità panorama (orizzontale) per giocare o guardare un video, questo sarebbe stato coperto dalla mano di chi lo impugna. Questo è senza dubbio vero; tuttavia, a causa della posizione degli altoparlanti, impugnando il telefono in questo verso coprirete entrambe le uscite smorzando il suono che ne fuoriesce.
Abbiamo riscontrato costanti problemi mentre provavamo a giocare con Xiaomi Mi 10 Pro in posizione orizzontale, essendo costretti a modificare la posizione dell’impugnatura per non ostruire le uscite audio. Naturalmente se si sceglie di usare delle cuffie il problema non sussiste, ma è un peccato non poter giocare con questo telefono senza dover rinunciare alla sua effettiva qualità audio, compromettendo così l’esperienza di gioco.
Un altro problema che abbiamo riscontrato durante le sessioni di gioco, e con altre funzioni, è provocato dai limiti curvi dello schermo che, in diverse occasioni, non sono riusciti a registrare il nostro tocco. In innumerevoli occasioni, mentre giocavamo, abbiamo dovuto premere più volte per selezionare un oggetto che si trovava nella parte destra alta o bassa dello schermo.
Questo impressionante schermo vi consentirà di vedere film e giochi in alta risoluzione con colori e contrasto ottimi, sempre che riusciate a non farvi rovinare l’esperienza dal punch-hole o dai problemi di posizionamento degli speaker.
A chi consigliamo Xiaomi Mi 10 Pro?
Compratelo se...
Volete un telefono che duri a lungo.
Grazie alla sua grande autonomia e alla ricarica rapida, Xiaomi Mi 10 Pro è un telefono ideale per chi non vuole essere costretto a ricariche frequenti o non ha voglia di aspettare ore per avere la batteria al massimo.
Volete usare il telefono come cassa per la musica
Grazie ai suoi ottimi altoparlanti integrati, Mi 10 Pro potrà facilmente compensare la mancanza di uno speaker Bluetooth durante le vostre gite o mentre fate esercizio a casa.
Se usate spesso il vostro telefono per scattare foto
Grazie al suo ottimo comparto fotografico, Mi 10 Pro è uno dei migliori telefoni sul mercato per scattare foto, soprattutto se siete in cerca di scatti ad alta risoluzione da migliorare in post produzione.
Non compratelo se...
Volete un telefono economico
Xiaomi è un marchio che da sempre viene associato a telefoni economici, ma nel caso di Mi 10 Pro il prezzo è in linea con la concorrenza di Samsung e Apple.
Volete un telefono per giocare
A causa dei problemi di posizionamento degli altoparlanti e dello schermo curvo abbiamo avuto diversi problemi mentre usavamo XIaomi Mi 10 Pro per giocare. Di certo ci sono telefoni più adatti a questo tipo di utilizzo per coloro che giocano regolarmente con lo smartphone.
Se siete esigenti in termini di UI
La presenza di bloatware, la mancanza di gesture per la navigazione e di alcune opzioni di personalizzazione sono i problemi principali dell’interfaccia MIUI utilizzata da Xiaomi; anche se molti utenti ne apprezzano l’estetica, altri potrebbero rimanere delusi da alcune mancanze.
Tom Bedford was deputy phones editor on TechRadar until late 2022, having worked his way up from staff writer. Though he specialized in phones and tablets, he also took on other tech like electric scooters, smartwatches, fitness, mobile gaming and more. He is based in London, UK and now works for the entertainment site What To Watch.
He graduated in American Literature and Creative Writing from the University of East Anglia. Prior to working on TechRadar, he freelanced in tech, gaming and entertainment, and also spent many years working as a mixologist.