Recensione Klipsch T5 True Wireless

Gli audiofili rimarranno impressionati dalla qualità sonora e costruttiva degli ultimi arrivati in casa Klipsch

Klipsch T5 True Wireless Earphones
(Image: © Lewis Leong)

TechRadar Verdetto

I Klipsch T5 True Wireless si posizionano ai vertici della categoria, insediando le nostre cuffie senza fili di riferimento, ossia le Momentum. Gli auricolari di Sennheiser hanno la meglio considerando esclusivamente la qualità complessiva del suono, ma i rivali statunitensi non sfigurano al confronto e soprattutto sono molto più economici, costando circa 100 euro in meno. Pur rimanendo impegnativi in termini assoluti (sono proposti a circa 200 euro nella maggior parte dei siti di e-commerce), rappresentano un’ottima alternativa per tutti gli appassionati che non vogliono scendere a compromessi sulla durata della batteria o sulle prestazioni wireless.

Pro

  • +

    Qualità costruttiva eccellente

  • +

    Suoni caldi e dettagliati

  • +

    Ottima durata della batteria

Contro

  • -

    Per alcuni le dimensioni potrebbero rappresentare un problema

  • -

    Manca una custodia protettiva

  • -

    Non supportano i codec aptx HD e LDAC

Perché puoi fidarti di TechRadar I nostri esperti revisori trascorrono ore a testare e confrontare prodotti e servizi in modo che tu possa scegliere il meglio per te. Scopri di più su come testiamo.

Da quando gli auricolari wireless sono arrivati sul mercato hanno fatto parecchia strada in termini di qualità di connessione e durata della batteria. Nonostante l’offerta media riesca a coprire una buona fetta del mercato generalista, i dispositivi dedicati ai veri appassionati di audio si contano sulle dita di una mano.

Da oggi entrano in questa cerchia ristretta anche i T5 True Wireless, ultima produzione di Klipsch, famosa azienda dell’Indiana. Con un prezzo proposto di circa 200 euro non si possono propriamente definire alla portata di tutti ma, dopo diverse ore in loro compagnia, possiamo garantirvi che valgono ogni centesimo richiesto per portarli a casa.

Design

Partendo dall’analisi del case, si nota come questo sia stata a dir poco ispirato dagli accendini Zippo, a partire dal design per finire col materiale (è difatti realizzata in alluminio). Una volta alzata la parte superiore troviamo degli alloggiamenti dotati di magneti per evitare cadute accidentali degli auricolari.

(Image credit: Lewis Leong)

È un vero piacere tenerlo in mano, grazie alla gradevolezza al tatto e alle dimensioni contenute, e soprattutto al meccanismo di apertura che spesso vi ritroverete ad azionare senza rendervene conto; per fortuna la solidità costruttiva è ottima, quindi non si corre il rischio di danneggiarlo.

È un peccato che Klipsch non abbia inserito una custodia in panno per proteggere il case, la cui elegante finitura spazzolata corre il rischio di essere rapidamente soggetta ad usura e graffi. Ispezionandolo più da vicino troviamo anche una porta USB-C e tre LED bianchi che indicano la quantità di energia residua.

Il design degli auricolari ci ha convinto meno: la parte esterna, dove sono alloggiati i drive, è molto grande e termina con due lunghi tubicini che si infilano in profondità all’interno del canale uditivo. Da un lato questa scelta è giustificata per migliorare l’isolamento acustico, che pur non essendo attivo è comunque ottimo, ma dall’altra ad alcune persone potrebbe creare qualche fastidio, soprattutto perché nella confezione sono presenti soltanto tre cuscinetti che potrebbero non essere adatti alle orecchie di tutti. Sulla parte esterna dei dispositivi, infine, troviamo dei pulsanti che permettono di regolare il volume, gestire le chiamate e navigare attraverso la playlist.

Durante i nostri test abbiamo purtroppo verificato la fragilità dei gommini: ci è capitato che uno di questi rimanesse incastrato mentre tentavamo di sostituirlo per trovare quello dalle dimensioni più confortevoli, e per rimuoverlo completamente abbiamo dovuto ricorrere a delle pinzette. Ci auguriamo che Klipsch possa ridisegnare i padiglioni in modo da scongiurare che situazioni simili, potenzialmente dannose anche per l’orecchio, si possano ripetere.

(Image credit: Lewis Leong)

Performance

I T5 tradiscono le loro origini, essendo caratterizzati da sonorità calde, dettagliate e mai troppo dure, come nella migliore tradizione Klipsch. Ciò non significa che siano neutrali, semplicemente si comportano in modo più bilanciato dei Sennheiser Momentum quando si tratta di bassi.

Le frequenze medie sono il vero punto di forza di queste cuffie: sono semplicemente brillanti, permettendo alle voci di emergere in tonalità cristalline; mentre la musica acustica, che favorisce i medi, è rigogliosa e dettagliata. Questa profondità di dettaglio si estende anche agli alti, permettendo alle cuffie di riprodurre i registri più alti senza mai risultare troppo dure con i timpani.

Il soundstage è buono, certo non ai livelli delle cuffie con design aperto, ma comunque di rilievo considerata la tipologia di prodotto che stiamo analizzando.

(Image credit: Lewis Leong)

Klipsch dichiara che la durata della batteria è di 8 ore per carica, con la custodia che fornisce 24 ore aggiuntive di autonomia dalla rete elettrica. Nei nostri test, eseguiti al 50% del volume, i T5 si sono spenti dopo 7 ore; difficilmente riusciranno ad accompagnarvi per la durata di un volo Milano-New York senza fare un piccolo pit-stop all’interno del case.

Parlando della stabilità della connessione wireless, i T5 si sono dimostrati eccellenti, sia per portata che per affidabilità. Abbiamo rilevato solo un paio di interruzioni in diverse settimane di test.

Verdetto finale

Non sono economici, ma il prezzo dei T5 è giustificato dall’elevata qualità audio che li rende interessanti anche per gli audiofili con esigenze di mobilità. Si sfidano con i Sennheiser Momentum True Wireless e i Master & Dynamic MW07; ad un costo inferiore sbaragliano la concorrenza della compagnia newyorkese, mentre, pur avendo un’autonomia migliore rispetto alla proposta tedesca, non riescono a sovrastarla in termini puramente qualitativi.