TechRadar Verdetto
Gli auricolari Google Pixel Buds A-Series offrono un set di funzioni simili a quelle di Pixel Buds 2 ma costano la metà e hanno dei bassi migliori. Non saranno gli auricolari true wireless più comodi in assoluto, ma abbiamo apprezzato il design pulito e la presenza dell'Assistente Google.
Pro
- +
Ottimi bassi
- +
Google Assistant
- +
Costano meno di Pixel Buds 2
Contro
- -
Non comodissimi
- -
Manca la cancellazione del rumore
- -
Qualità del suono non eccelsa
Perché puoi fidarti di TechRadar
Recensione in due minuti
Gli auricolari true wireless Google Pixel Buds A-Series sono una bella sorpresa. Dispongono di gran parte delle funzioni presenti su Google Pixel Buds 2, ma costano molto meno e migliorano alcuni degli aspetti più critici del modello precedente.
Il risultato è un paio di auricolari true wireless dal suono migliorato e con un'autonomia aumentata che, a differenza di alcuni prodotti della concorrenza, si trovano perfettamente a loro agio nella rispettiva fascia di prezzo.
Per ridurre il prezzo, Google ha dovuto omettere alcune funzioni come la ricarica wireless e i controlli touch per la regolazione del volume. Del resto, grazie alla presenza di Google Assistant, tutto quello che dovrete fare per abbassare il volume è chiedere a Google di farlo per voi.
La qualità del suono non eccelsa e la forma che li rende particolarmente difficili da posizionare sono i due problemi principali. Al di la delle funzioni rimosse da Google per ridurre il prezzo, non possiamo dare una valutazione superiore a quella dei Pixel Buds 2 perché condividono gli stessi difetti.
Detto questo, anche se non li consiglieremmo tra gli auricolari true wireless in questa fascia di prezzo, preferendo modelli come i Lypertek Tevi (che costano anche un po' meno), per alcuni utenti i Pixel Buds A-Series sono una buona alternativa, in particolare se si cerca un prodotto dal brand molto conosciuto a un prezzo basso.
Prezzo e data di uscita
- Disponibili da maggio 2021
- Costano 99€ sul sito Google
- Prezzo contenuto per un grande brand come Google
- Qualità inferiore ad alcuni prodotti della concorrenza nella stessa fascia di prezzo
Gli auricolari Google Pixel Buds A-Series si possono acquistare direttamente dal sito Google a un prezzo di 99€, circa la metà rispetto ai 179€ richiesti per i Pixel Buds 2.
Paragonandoli a prodotti di altri brand blasonati, i Google Pixel Buds A-Series sono tra gli auricolari true wireless più economici in commercio. Certo, ci sono diversi modelli di produttori meno conosciuti con prezzi simili e a volte inferiori che possono battere i Pixel Buds A-Series in un confronto diretto, ma non riuscirete a trovare auricolari true wireless Apple, Beats o Bose a questa cifra. In altre parole: se ci si limita ai marchi più famosi, questi Pixel Buds-A costano davvero poco.
Se cercate qualcosa di meglio a livello di qualità audio, vi consigliamo di dare un'occhiata a Amazon Echo Buds (2nd Gen.) e Sony WF-SP800N, entrambi reperibili allo stesso prezzo dei Google Pixel Buds A-Series.
Design
- Praticamente identici ai Google Pixel Buds 2
- Migliorati nel comfort ma ancora piuttosto scomodi
- Manca la cancellazione del rumore attiva
Analizzando il design di Google Pixel Buds Series-A è difficile trovare differenze rispetto ai loro predecessori, dato che la linea degli auricolari true wireless Google è rimasta praticamente invariata.
Il case è liscio e ha la forma di un uovo, caratteristiche che lo rendono ideale da tenere in mano o in tasca. Gli auricolari sono incredibilmente compatti e rimangono saldi all'interno del padiglione auricolare grazie a un piccolo inserto che si fissa sulla parte esterna dell'orecchio. La comodità di questo sistema dipende principalmente dalla forma delle vostre orecchie, ma grazie all'aggiunta del piccolo stabilizzatore assente su Buds 2 abbiamo notato un miglioramento in termini di comfort rispetto a questi ultimi.
Detto questo, sono ancora un po' scomodi da portare per lunghi periodi di tempo. Per rimanere saldi nelle orecchie necessitano di un certo livello di tensione o di un punto di contatto con la parte esterna dell'orecchio. Piuttosto che degli inserti in spugna come quelli di Sony WF-1000XM4, i Google Pixel Buds A-Series utilizzano degli inserti in silicone che si rivelano decisamente meno comodi.
Oltre al nuovo stabilizzatore posto nella parte posteriore, i nuovi Pixel Buds dispongono di un sistema di areazione (un foro) che li aiuta ad alleviare l'accumulo di pressione all'interno dell'orecchio. Si tratta di un piccolo accorgimento, ma dagli effetti sicuramente positivi, specialmente se soffrite di problemi di pressione.
Per attivare i controlli è sufficiente un tocco sulla parte esterna. Con un solo tocco si può avviare o interrompere la riproduzione musicale; due tocchi permettono di passare alla traccia successiva e tre di tornare all'inizio del brano. Con una pressione prolungata è invece possibile attivare l'assistente Google, ammesso che gli auricolari siano collegati con un dispositivo Android. Sfortunatamente non è possibile intervenire sul volume con i comandi touch, ma la presenza dell'assistente Google è un ottimo modo per rimediare al problema.
Il problema principale sta nella mancanza di un sistema di cancellazione o riduzione del rumore attiva. Questa funzione è presente su diversi modelli nella stessa fascia di prezzo, come ad esempio gli Amazon Echo Buds (2nd Gen), o sui più costosi Sony WF-1000XM4. Gli auricolari Google offrono una riduzione del rumore ambientale durante le telefonate, ma non dispone di alcuna tecnologia dedicata alla cancellazione del rumore durante l'ascolto musicale o la visione di un film.
Prestazioni
- Molte funzioni presenti su Pixel Buds 2
- Qualità del suono migliorata ma non eccelsa
- Autonomia: 5 ore + 19 ore con case di ricarica
I Google Buds A-Series hanno praticamente tutte le funzioni dei più costosi Google Pixel Buds 2, tra cui l'assistente Google, un sistema di traduzione in tempo reale e la certificazione IPX4 per la resistenza a acqua e sudore.
A prima vista, dato che il design è rimasto pressoché invariato, non ci aspettavamo alcuna differenza in termini di qualità audio. Ci sbagliavamo. Grazie ai nuovi settaggi, i Google Pixel Buds Series-A hanno dei bassi decisamente più reattivi che li rendono migliori rispetto ai Google Pixel Buds 2.
Ascoltando diversi generi musicali potete notare la qualità e il volume dei bassi, in particolare con i brani hip-hop e rap. Per i nostri test abbiamo usato la classica Ghosts N Stuff di Deadmau5 rimanendo piacevolmente sorpresi della qualità dei bassi e, pur non eccellendo a livello di frequenze medio alte, i piccoli auricolari Google hanno guadagnato parecchio in termini di qualità audio.
Anche con tracce rock come Dreams dei Fleetwood Mac si riesce ad apprezzare la qualità dei bassi e si nota una buona enfasi nei medi, anche se la voce di Stevie Nicks non è valorizzata al meglio da degli alti poco definiti. Fortunatamente il soundstage è più ampio di quanto si possa pensare e i brani, al di la del genere, vengono riprodotti con un buon livello di dettaglio.
Nel complesso, la qualità del suono è nettamente migliore che nei modelli precedenti, ma c'è ancora tanta strada da fare per raggiungere i livelli di altri auricolari. L'ascolto prolungato rischia di stancare a causa di un design non propriamente comodo, ma in generale ci siamo trovati meglio che con i Google Pixel Buds 2.
Pur mancando la cancellazione del rumore attiva, questi auricolari possono contare su un particolare assente nei prodotti della concorrenza, ovvero la possibilità di regolare il volume in base alla quantità di rumore presente nell'ambiente. Per esempio, se vi trovate in un bus molto affollato, gli auricolari noteranno l'elevata quantità di disturbi e incrementeranno il volume della musica. In pratica non riusciranno a bloccare i suoni esterni, ma grazie a questa funzione i Google Pixel Buds Series-A eviteranno la scocciatura di dover alzare manualmente il volume per coprire i rumori di fondo quando siete in un ambiente affollato.
Anche in termini di autonomia i Google Pixel Buds A-Series hanno fatto dei bei passi in avanti. Stando a quanto afferma Google dovrebbero garantire 5 ore di autonomia per l'ascolto musicale e fino a due ore e mezza di conversazione. Niente male rispetto alle tre ore e mezza di autonomia dei Google Pixel Buds 2.
Con il case di ricarica l'autonomia aumenta di 19 ore raggiungendo una giornata intera (24 ora); come se non bastasse con 15 minuti di ricarica si ottengono 3 ore di autonomia.
Dovreste comprare Google Pixel Buds A-Series?
Comprateli se...
Cercate degli auricolari economici con Google Assistant
Per gli utenti Android che cercano degli auricolari true wireless dal prezzo contenuto che integrano l'Assistente Google, i Pixel Buds A-Series sono senza dubbio la scelta giusta.
Volete un sono migliore dei primi Pixel Buds e dei Pixel Buds 2
I Pixel Buds A-Series non sono il top assoluto in termini di qualità audio, ma sono nettamente migliorati rispetto ai Pixel Buds 2. Se ci tenete alla qualità del suono e volete un auricolare Google, andate di Pixel Buds A-Series.
Avete fiducia nel sistema di traduzione in tempo reale di Google
Pur essendo ancora imperfetto, il sistema di traduzione in tempo reale di Google è una buona soluzione per superare le barriere linguistiche.
Non comprateli se...
Volete degli auricolari con cancellazione del rumore attiva
Senza cancellazione del rumore attiva e data la mancanza di una tecnologia di riduzione del rumore, dovrete sperare che gli auricolari Google calzino alla perfezione nelle vostre orecchie per avere un minimo di protezione dai suoni esterni.
Volete il massimo in termini di qualità audio
I Google Pixel Buds A-Series non sono degli auricolari adatti agli audiofili e non reggono il confronto con i modelli di fascia alta in termini di qualità audio. I bassi sono buoni e i medi decenti ma gli alti sono carenti e compromettono il soundstage.
Volete degli auricolari comodi da indossare
Il più grande difetti dei Pixel Buds serie A, e la ragione per cui non abbiamo potuto dargli una valutazione superiore ai Pixel Buds 2, è che sono davvero scomodi da tenere nelle orecchie per lunghi periodi di tempo. Vanno bene per una videochiamata veloce o una sessione di ascolto su Spotify, ma non per essere indossati tutti i giorni per tempo prolungato.
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Nick Pino is Managing Editor, TV and AV for TechRadar's sister site, Tom's Guide. Previously, he was the Senior Editor of Home Entertainment at TechRadar, covering TVs, headphones, speakers, video games, VR and streaming devices. He's also written for GamesRadar+, Official Xbox Magazine, PC Gamer and other outlets over the last decade, and he has a degree in computer science he's not using if anyone wants it.