MacBook Pro con Touch Bar (13 pollici, metà 2018) review

Un miglioramento sostanziale

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Benchmarks

Ecco i risultati ottenuti da MacBook Pro con Touch Bar (metà 2018) nella nostra suite di benchmark :

Cinebench CPU: 669 punti Graphics: 39 fps
Geekbench 4 Single-Core: 5,320; Multi-Core: 18,135
Autonomia (TechRadar movie test): 10 ore e  35 minuti

I più recenti dispositivi Mac e iOS consentono la riproduzione di video con codec HEVC (High Efficiency Video Coding, che molti conoscono come H.265). La qualità è quella del classico formato H.264, ma le dimensioni dei file sono dimezzate. Fare l’encoding con questo formato è impegnativo e per questo abbiamo voluto paragonare i nuovi MacBook Pro con i modelli precedenti.

Abbiamo codificato un video da 57 minuti in 1080p nel formato HEVC usando l’app HandBrake di Apple con preset 1080p30 e il video encoder impostato su H.265 (x265). I Mac meno recenti con cui abbiamo eseguito le nostre prove erano un iMac con CPU 3.4GHz quad-core i7 del 2011 e un Mac Mini di fine 2012 con CPU da 2.6GHz quad-core i7.

Il Mac mini è il meno recente tra i modelli compatibili con macOS Mojave e questo fa capire quali saranno le richieste da oggi in poi. All’iMac sono servite 2 ore e 48 minuti per la codifica mentre il Mac mini ha impiegato 3 ore e sei minuti, superando così il triplo del tempo di riproduzione. 

Abbiamo eseguito lo stesso test su un MacBook Pro da 15 pollici di fine 2016 (2.7GHz, quad-core i7), impiegandoci un’ora e 33 minuti. Anche il nostro nuovo MacBook Pro da 13 pollici ha impiegato un'ora e  32 minuti grazie al processore quad-core i7 con Hyper-Threading.

Abbiamo effettuato il test anche sullo stesso modello con sistema macOS High Sierra 10.13.6 e l’aggiornamento che l’azienda ha pubblicato per combattere l’eccessivo throttling della CPU nei modelli 2018. Prima della patch erano serviti 2 ore e 4 minuti per completare la codifica. 

Dopo la patch a macOS 10.13.6 

Pochi giorni dopo avere pubblicato la nostra recensione originale, Apple ha pubblicato un ulteriore aggiornamento a macOS 10.13.6, specifico per i modelli MacBook Pro del 2018. Questo aggiornamento era specifico per il problema del throttling della CPU che si pensava colpisse i modelli da 15 pollici con processore su misura Core i9.

In realtà l’aggiornamento di Apple non è solo per il modello con Core i9; il problema del throttling della CPU affligge tutti i MacBook Pro con processori Intel Core di ottava generazione, incluso il quad-core da 13 pollici.

Per questo motivo abbiamo rifatto i test. Non ci sono state particolari variazioni con i risultati di Geekbench sul single-core e sul multi-core e un ragionevole miglioramento dell’8% con Cinebench, che è passato da 621 punti a 669.

Invece l’aggiornamento di Apple ha evidenziato un netto miglioramento con l’app di esportazione video HandBrake. Ce lo aspettavamo in quanto l’app stressa tutti i core della CPU e il bug del throttling diventava rilevante.

Prima dell’aggiornamento il tempo era di  2 ore e 4 minuti, una volta aggiornato è sceso a  1 ora e 32 minuti. In questo modo il nostro Macbook da 13 pollici con CPU di ottava generazione quad-core i7 è andato meglio del modello da 15 pollici del 2016 con CPU quad-core i7 di sesta generazione. Entrambi avevano la stessa velocità di clock da 2.7GHz.

Le prestazioni dopo l'aggiornamento del Core i7 sono decisamente migliori rendendolo così conveniente nonostante il maggior prezzo. Restano invece i nostri dubbi sul prezzo superiore ai 2000 euro dei nuovi modelli da 13 pollici che hanno ancora un processore Core i5 da 2.3 GHz.

La scheda video integrata del modello in prova è una Intel Iris Plus 655 e non sembra offrire grandi risultati. Nel test Cinebench non ci sono particolari guadagni, tranne che nei test sulle OpenGL che raggiungono i 39 fotogrammi al secondo rispetto ai 34 del modello dell’anno scorso.

La CPU Intel Core offre maggiori guadagni e la cosa non ci sorprende visto che Apple ha usato una versione quad-core rispetto alla precedente dual-core. Con Geekbench il test sul singolo core portano a un miglioramento del 21% improvement rispetto ai modelli i5 dual-core dell’anno precedente. Non possiamo fornire in realtà un paragone corretto visto che Apple ci ha dato da provare un modello con CPU custom con Core i7 da 2.7GHz (che richiede un sovrapprezzo di 360 euro), e non la CPU standard da 2.3GHz Core i5. Il modello che abbiamo provato l’anno scorso aveva una CPU Core i5 da 3.1GHz.

Autonomia

I nostri test sull’autonomia sono più rigorosi di quelli di Apple che imposta lo schermo al 75% della luminosità massima per raggiungere le 10 ore di navigazione web wireless o di video da iTunes. I nostri test prevedono la riproduzione in loop di un video con il VLC Media Player, con lo schermo al 50% della luminosità massima per avere un paragone coerente con gli altri modelli di portatili.

Il MacBook Pro da 13 pollici ha riprodotto video per 10 ore e 35 minuti prima di fermarsi. Questo è decisamente meglio rispetto alle 6 ore e 37 minuti ottenuti dal modello dell’anno scorso.  I processori Intel di ottava generazione promettevano prestazioni migliori e maggiore efficienza energetica e sembra proprio che abbiano rispettato le promesse. 

Verdetto

Il MacBook Pro 2018 da 13 pollici ha i suoi pro e i suoi contro. La CPU è indubbiamente più veloce, anche se noi abbiamo potuto provare un modello con CPU custom Core i7, non paragonabile al modello standard Core i5. Il prezzo base di 2099 euro scoraggerà però molti.

Occorre anche ricordare però che il disco SSD è molto veloce e sarà apprezzato particolarmente da chi deve fare lavori di grafica multimediale o vuole semplicemente una macchina scattante.  

La funzione True Tone è perfetta invece per chi lavora con i testi piuttosto che con le immagini. Nel complesso il modello 2018 del MacBook Pro da 13 pollici è il classico aggiornamento annuale che va a risolvere alcuni limiti ma non è certo un gran passo avanti. 

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