Qual è il software più piratato al mondo? La risposta potrebbe sorprendervi

(Immagine:: Pixabay)

L'azienda di smaltimento IT Computer Disposal Limited (CDL) ha analizzato i dati di ricerca di Google abbinando centinaia di nomi di software ai termini "torrent" e "download gratuito" al fine di scoprire quali applicazioni sono più comunemente piratate.

La ricerca, esaminando il software più piratato nel Regno Unito, ha scoperto che esiste una proprietà più alta che le suite creative vengano scaricate illegalmente. Tuttavia, anche applicazioni relativamente economiche, come WinRAR, si sono rivelate essere piuttosto popolari tra i pirati software.

CDL ha scoperto che i software Adobe compaiono numerosi nei primi 20 software più piratati del Regno Unito, con solo due posizioni tra le prime 20 non occupate da prodotti Adobe. Ciò non dovrebbe sorprendere più di tanto, dato che i prodotti dell’azienda sono piuttosto utilizzati e relativamente costosi.

Come ti buco il computer

La ricerca di CDL è proseguita considerando dati di ricerca da tutto il mondo. E, inaspettatamente, in tale contesto ne è uscito vincitore WinRAR. L'umile strumento di compressione fornito in prova gratuita per (almeno) 40 giorni, è risultato apparentemente il software più piratato al mondo.

Che WinRAR occupasse il primo posto non è stata l'unica scoperta insolita emersa dalla ricerca. Altri strumenti gratuiti, tra cui Malwarebytes e Kaspersky Security Cloud, hanno ottenuto ottimi risultati se abbinati a termini relativi alla pirateria. 

È cosa nota che molte versioni piratate di software legittimi sono farciti di malware, e pertanto invece di proteggere i dispositivi, potrebbero mettere gli utenti a forte rischio di futuri attacchi informatici.

Guardando l'elenco dei software piratati, è chiaro di come il prezzo sia uno dei fattori più importanti in assoluto. Tuttavia, anche strumenti economici o gratuiti non sfuggono all’interesse dei pirati. È probabile che una certa categoria di utenti si sia semplicemente abituata a scaricare  i propri software preferiti senza considerare la propria sicurezza a rischio.

Barclay Ballard

Barclay has been writing about technology for a decade, starting out as a freelancer with ITProPortal covering everything from London’s start-up scene to comparisons of the best cloud storage services.  After that, he spent some time as the managing editor of an online outlet focusing on cloud computing, furthering his interest in virtualization, Big Data, and the Internet of Things.