Intelligenza Artificiale e computer quantistici, il nuovo piano della Cina

China US flags cropped
(Immagine:: Medium)

Il governo cinese ha reso pubblica l'intenzione di intensificare gli investimenti in ricerca e sviluppo, in particolare per quelle aree ritenute critiche per la "sicurezza nazionale e lo sviluppo". Si tratta, almeno in parte, di una conseguenza delle tensioni con gli Stati Uniti. 

Tra le aree evidenziate ci sono l'intelligenza artificiale, il calcolo quantistico, i circuiti integrati, la genetica e la biotecnologia, le neuroscienze e la ricerca aerospaziale. Al momento si progetta un innalzamento della spesa pari al 7% nei prossimi cinque anni. 

Ricerca e sviluppo

Sullo sfondo di questa nuova iniziativa ci sono, come anticipato, le tensioni con gli Stati Uniti. Sono iniziate con il governo Trump e il ban imposto a Huawei, ma non sembra che l'amministrazione Biden abbia intenzione di cambiare strategia su questo aspetto. 

C'è quindi bisogno di rimpiazzare la tecnologia statunitense con prodotti nazionali. 

"La leadership in AI e nel calcolo permette alla Cina di ottenere benefici enormi nella guerra ibrida e nell'intelligenze", suggerisce Alex Capri della National University of Singapore’s business school, sentito dal Wall Street Journal.

Secondo il WSJ il progetto è in linea con l'intenzione del generale del governo cinese, che punta ad affrancarsi quanto prima dalle forniture statunitensi. 

Un effetto collaterale sarà ridurre la lacuna per quanto riguarda ricerca e sviluppo. Un cambiamento che potrebbe essere già iniziato, tra l'altro: se si guarda al numero di citazioni nelle riviste scientifiche, limitatamente all'Intelligenza Artificiale, le ricerche cinesi sono di più. Questo è quanto svelato da una ricerca della Stanford University, citata sempre dal WSJ. 

Il piano cinese include la creazione di nuovi laboratori nazionali e un supporto ai programmi accademici che potrebbero supportare lo sviluppo delle tecnologie citate. 

Via: Wall Street Journal

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.