HTC ha svelato l'ultima versione del suo ultimo visore all-in-one per la realtà virtuale (VR), il Vive Focus 3, che punta a raggiungere il delicato punto equilibrio tra accessibilità e prestazioni.
L'aggiornamento principale prevede una nuova incredibile risoluzione 5K, che rappresenta un aumento del 260% di pixel disponibili, rispetto alla generazione precedente. Anche la frequenza di aggiornamento è stata aumentata a 90 Hz, il campo visivo inoltre è stato ampliato a 120 gradi per rendere l'esperienza più naturale e di conseguenza, migliore.
Il Vive Focus 3 è più leggero del 20% rispetto al suo predecessore, il che farà felice chiunque abbia provato un qualsiasi visore alimentato a batteria, e HTC si è anche impegnata a migliorare la distribuzione complessiva del peso, per evitare tensioni sul collo.
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Il visore verrà fornito con dei controller a infrarossi dal nuovo look in bundle, sostituendo il trackpad con joystick e pulsanti tradizionali. I nuovi controller sono anche ricaricabili tramite USB-C, molto più evoluti rispetto ai contestati modelli precedenti che erano alimentati da fastidiose batterie AAA.
Probabilmente Vive Focus 3 verrà paragonato ad Oculus Quest, il principale rivale nel mercato all-in-one, ma i due si rivolgono a un pubblico completamente diverso. Il Quest è un modello adatto per chiunque desideri provare la realtà virtuale, mentre il nuovo visore di HTC si rivolge agli utenti aziendali, con un prezzo totalmente differente.
Il Vive Focus 3 sarà in vendita a partire dal 27 giugno per €1.180, iva esclusa.
Il visore aziendale perfetto? Probabilmente si.
Sebbene Vive Focus 3 sia in grado di gestire i giochi, a patto che non siano troppo esosi in termini di potenza grafica, HTC è stata molto esplicita, dichiarando le proprie ambizioni per il nuovo visore.
Secondo Graham Wheeler, Presidente & GM di HTC EMEA, Vive Focus 3 colmerà un buco nel mercato dei visori VR aziendali accessibili e durevoli, ma che devono anche offrire prestazioni eccellenti.
"C'è molta richiesta di soluzioni XR da parte delle aziende, quindi abbiamo creato un prodotto pensato proprio per le aziende", ha detto Wheeler a TechRadar Pro. "Stiamo assistendo a un'esplosione di utenti che desiderano un dispositivo VR più accessibile e Vive Focus 3 potrebbe diventare il loro modello di riferimento".
Come sui i modelli precedenti, Focus 3 non si basa su un PC esterno per l'elaborazione e l'alimentazione, ma sfrutta una versione appositamente ottimizzata della piattaforma Qualcomm Snapdragon XR2 e una nuova batteria a ricarica rapida collegata alla parte posteriore del visore.
Ciò significa che la configurazione sarà veloce e gli utenti non saranno limitati a una "zona di gioco" designata, perché il monitoraggio avviene dall'interno verso l'esterno. Gli utenti potranno indossare il visore ed entrare in una riunione o una sessione di formazione VR nel giro di pochi minuti, senza la necessità configurare dispositivi esterni.
Per casi d'uso particolarmente impegnativi e che richiedono maggiori capacità di simulazione, ad esempio nel settore dell'architettura, i contenuti potranno anche essere trasmessi in streaming al visore tramite PC, con il supporto futuro per lo streaming completamente wireless.
In termini di design, HTC è stata attenta a dotare il Vive Focus 3 di componenti che consentono un uso intensivo da parte di più persone, come batterie sostituibili e guarnizioni frontali. Inoltre, non c'è gommapiuma in vista e ciò rende la disinfezione del visore molto più semplice, davvero un must assoluto nel contesto di una pandemia.
"Una delle cose che bisogna considerare è che i visori aziendali vengono utilizzati sempre di più, da più persone ogni giorno. E la loro gestione viene lasciata agli utenti, che non sempre sono attenti come dovrebbero", ha spiegato Wheeler.
“Per risolvere il problema, abbiamo costruito il telaio del Focus 3 in lega di magnesio, che è il 20% più leggero della plastica ma il 500% più resistente, in modo che il visore sia in grado di resistere maggiormente agli urti. E soprattutto, sarà sempre nuovo, come appena acquistato", un fattore che potrebbe renderlo interessante anche sul mercato dell'usato.
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