Google, data center e consumi: le cifre sono alte, ma normali

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Google ha utilizzato circa 15 miliardi di litri d’acqua nel 2021. I suoi data center hanno raggiunto un consumo di circa 14,5 miliardi di litri negli Stati Uniti, mentre la rimanente parte è sparsa nel resto del mondo. L’ordine di grandezza delle cifre è sicuramente suggestivo, ma risulta proporzionato alla presenza dei migliaia di server che un data center ospita e che richiedono un quantitativo d’acqua che può variare dagli 11 ai 19 milioni di litri al giorno.

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La questione, scaturita dalla richiesta del quotidiano di Portland “The Oregonian” alla municipalità di The Dalles di mostrare i dati circa il consumo d’acqua dei data center, si pone maggiormente sul piano della gestione pubblica. Dopo l’iniziale rifiuto dell’amministrazione, la disputa è stata portata in tribunale e la causa è durata per 13 mesi, dopo i quali le informazioni sono state messe a disposizione di tutti: nel 2021, sono stati utilizzati circa 1 miliardo di litri. Il report del quotidiano si conclude con una constatazione relativa all’incremento dei consumi nell’are di The Dalles, triplicatisi negli ultimi cinque anni.

Non è la prima volta che il tema dei data center e dell’utilizzo di risorse idriche viene portato all’attenzione del pubblico e, attualmente, i provider a dichiarare i propri consumi sono il 50%, molti dei quali stanno lavorando a piani regolamentativi a seconda delle regioni.

Nell’eventualità che la questione assumesse una gravità tale da giustificare restrizioni maggiori, le ripercussioni per le nostre attività quotidiane online sarebbero inevitabili e si potrebbe raggiungere una situazione che imponga vincoli sul consumo dei dati, ancor prima che di acqua.

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