Google, 12mila persone licenziate
Google verso il licenziamento di 12000 lavoratori
Google ha deciso di tagliare circa 12.000 posti di lavoro, aggiungendosi così alla già corposa lista di aziende hi-tech che hanno deciso di ridimensionare la forza lavoro. Ne ha dato annuncio il CEO Sundar Pichai, con una email inviata ai dipendenti. I posti di lavoro eliminati rappresentano circa il 6% del totale.
Nelle ultime settimane anche altri hanno fatto la stessa cosa: Microsoft (10mila posti, 5% del totale), Amazon (18mila posti, 6% del totale) e Meta (11mila posti, 13% del totale), solo per citare i più grandi - ma la tendenza si ritrova praticamene ovunque.
Nell'e-mail, Pichai ha scritto che l'azienda avrebbe "concentrato l'attenzione, riorganizzato la nostra base di costi e indirizzato il nostro talento e il nostro capitale verso le nostre più alte priorità". Il CEO ha sottolineato che l'intelligenza artificiale sarà un'area chiave in futuro.
Nella relazione sugli utili di Google dello scorso ottobre ha annunciato un fatturato di 69 miliardi di dollari e un utile di 13,9 miliardi di dollari, segnando un aumento del fatturato (rispetto ai 65,1 miliardi di dollari dell'anno precedente) ma una contrazione degli utili (rispetto ai 18,9 miliardi di dollari dello stesso trimestre del 2021). All'inizio dello scorso anno, Pichai ha segnalato che l'azienda avrebbe rallentato le assunzioni, affermando che i Googler avrebbero dovuto lavorare con "maggiore urgenza, più attenzione e più fame di quanto abbiamo mostrato nei giorni più soleggiati".
Ciò che sta accadendo nel mondo tech è segno di una tendenza che purtroppo potrebbe anche peggiorare, nel corso del 2023. Ma forse è anche conseguenza di una "febbre da assunzione" che ha caratterizzato l'intero settore negli anni precedenti.
Il che è un problema a parte: se le aziende assumono e licenziano a cuor leggero, senza considerare gli effetti a lungo termine sulla vita dei lavoratori, forse non è il miglior modello possibile. Sempre che l'obiettivo che ci poniamo, come società, sia quello di migliorare la vita di tutti.
Fonte: The Verge
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Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.