ChatGPT è il bot che spaventa Google

ChatGPT
(Immagine:: Shutterstock / Tada Images)

ChatGPT, il bot sviluppato da OpenAI e comodamente accessibile da browser, si è recentemente imposto nel panorama web grazie alle sue sorprendenti capacità, che spaziano dalla produzione su richiesta di brevi saggi alla riproduzione di un ambiente di sviluppo. In quest’ultimo caso, le risposte del bot includono un’analisi del codice fornito e successivi suggerimenti su come svilupparlo, facendo assumere a ChatGPT il ruolo di coach, se così vogliamo definirlo.

Il successo di OpenAI ha destato preoccupazione tra i dipendenti di un’azienda pioniera nel campo dell’intelligenza artificiale: Google. Come riportato da CNBC, che non ha rivelato la fonte, in un recente meeting un impiegato del colosso di Mountain View ha chiesto alla dirigenza se la mancata implementazione dell’intelligenza artificiale nelle funzioni di ricerca Google non sia stata un’occasione sprecata.

Google Chrome

(Image credit: Google)

ChatGPT è in grado di fornire informazioni agli utenti e produrre risposte creative a seconda delle richieste, due funzioni che Google avrebbe già potuto introdurre grazie al suo chatbot LaMDA. La ragione della mancata implementazione del bot LaMDA non è dunque legata alle possibilità dell’azienda.

Il nodo centrale della questione, spiega Jeff Dean, responsabile della divisione AI di Google, è la reputazione, un problema che una Startup come OpenAI non ha. Infatti, ciò che conta di più è dare le risposte giuste e l’intelligenza artificiale non è ancora in grado di assolvere a questa funzione con una precisione soddisfacente.

Tuttavia, Google non ha la minima intenzione di farsi superare e il CEO di Alphabet Sundar Pichai ha dichiarato che ci sono molti progetti in corso nel campo dell’intelligenza artificiale che potrebbero vedere la luce nel 2023.   

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