Censura russa e morti sospette finiscono sui muri di Londra

Billboard on a building in London to promote Hide.me anti-Russian censorship campaign
(Immagine:: Hide.me)

Un importante fornitore VPN ha appena lanciato una campagna di affissioni piuttosto provocatoria per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di essere protetti quando si naviga in rete. Un'operazione che da una parte è apprezzabile, ma dall'altra lascia l'amaro in bocca. 

Hide.me ha deciso di prendere di mira la Russia in seguito al crescente numero di morti sospette legate a chi mette in discussione la guerra in Ucraina e le idee politiche del Cremlino. 

I cartelloni pubblicitari, che fanno riferimento alla possibilità di parlare di politica russa online senza essere vittima di un "incidente", sono spuntati in tutta Londra dal 13 dicembre.

La campagna, sviluppata in collaborazione con l'agenzia creativa Spellcaster, mira a far sì che un maggior numero di persone utilizzi una VPN, che può essere uno strumento necessario per proteggere la propria sicurezza sia online che offline.

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La libertà di parola è minacciata

"Volevamo soprattutto aumentare la consapevolezza sulla sicurezza online, che può avere anche implicazioni nella vita reale. In alcuni casi, può fare la differenza tra la vita e la morte", ha dichiarato a TechRadar Sebastian Schaub, CEO di Hide.me. 

L'invasione dell'Ucraina è stata infatti seguita da una serie di morti misteriose tra gli oligarchi russi e altri che criticavano le azioni di Putin online.  

"Le persone dovrebbero avere libertà online senza doversi preoccupare della loro sicurezza", ha dichiarato Schaub. "Il fatto è che la libertà di parola è minacciata e strumenti come una VPN stanno diventando un must per i consumatori".

Una VPN è uno strumento che simula la posizione reale delle persone e cripta tutti i dati che lasciano i loro dispositivi. In questo modo è possibile aggirare la censura e proteggere la propria vita digitale con un paio di clic.

Poiché l'uso di questi software di sicurezza è sempre più diffuso tra vari tipi di utenti, scaricare una VPN sicura è diventata una necessità per coloro che vivono sotto severe restrizioni di Internet e pratiche di sorveglianza invasive. 

Dall'inizio della guerra, l'uso delle VPN per la Russia è aumentato tra coloro che desiderano accedere a contenuti altrimenti censurati e proteggere il proprio anonimato online. 

Purtroppo, questa non è una tendenza isolata. 

Dai conflitti ai disordini sociali, nell'ultimo anno sono stati innumerevoli i casi che hanno scatenato l'uso delle VPN in tutto il mondo. 

Come ha detto il responsabile marketing di Hide.me, Kristijan Janušić: "Volevamo portare l'attenzione su questo argomento, affrontando situazioni delicate che interessano alcune persone e di cui vogliono farsi portavoce, ma che non si sentono autorizzate a parlare".

Essendo Londra una città cosmopolita, sede di molti importanti media, è stata una scelta naturale per lanciare la campagna. L'obiettivo finale, tuttavia, sembra essere quello di estendere la portata ad altre città, a partire dall'Europa.         

Alla domanda su eventuali piani per ulteriori campagne rivolte ad altri regimi autoritari, Schaub ha risposto: "Se la narrazione si adatta, sicuramente sì, non ci limiteremo mai perché abbiamo intenzione di rimanere completamente aperti, onesti, taglienti e coraggiosi". 

Un po' di cinismo

Sicuramente le motivazioni sono solide e nobili, e nessuno si sognerebbe di mettere in discussione i principi alla base della libertà di espressione. 

Tuttavia, è difficile non notare che una società privata cerca di sfruttare drammi come la guerra, la censura e persino delle morti sospette per il proprio tornaconto personale. 

Dopotutto, è vero che una VPN è un valido strumento per difendersi da queste minacce, ed è sicuramente vero che le VPN non sono tutte uguali. Detto questo, la VPN che ha lanciato questa campagna non è l'unica che possa offrire questo tipo di protezione. 

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.