Anche i password manager si preparano ad abbandonare le password

Bitwarden passwordless authentication
(Immagine:: Bitwarden)

Bitwarden, marchio del noto password manager open source, ha annunciato di prepararsi all'adozione dell'accesso passwordless, allo scopo di semplificare e accelerare l'accesso ai vault da parte dei propri utenti.

Dunque, l'azienda si unisce a diversi altri password manager, come 1Password e LastPass, che si stanno preparando all'arrivo delle passkey su iOS e a un'adozione più ampia delle tecnologie di accesso senza password come FIDO 2.

Tramite un comunicato stampa, Bitwarden ha spiegato che il nuovo meccanismo "sfrutta lo scambio di chiavi pubbliche e private fra il vault web e un dispositivo mobile autorizzato e riconosciuto". In questo modo, gli utenti possono approvare l'accesso dal proprio smartphone.

Bitwarden e l'approccio passwordless

In quanto membro della FIDO Alliance, Bitwarden fa parte di una schiera di aziende che mira a rendere sempre più disponibili i metodi di accesso passwordless, considerati più sicuri e progettati per ridurre gli attacchi informatici e i tentativi di phishing fino ad azzerarli.

Tale strategia è confermata dai risultati di un sondaggio interno condotto da Bitwarden, secondo cui "quasi il 50% delle aziende prevede di implementare tecnologie passwordless", la cui motivazione principale è proprio la sicurezza.

All'inizio dell'anno, 1Password ha rivelato che quasi metà dei dipendenti mette a rischio le proprie credenziali sicure a causa della condivisione delle password. Dunque un'iniziativa volta a rendere gli accessi più personali e meno dipendenti dalle password potrebbe essere la risposta che molte organizzazioni stanno cercando.

Visti i risultati positivi, DuckDuckGo ha scelto Bitwarden come primo password manager esterno a integrarsi con il browser prodotto dall'azienda sui dispositivi macOS.

Fin da quando Apple e Google hanno iniziato a parlare dei login passwordless nei propri eventi, l'interesse da parte degli utenti è cresciuto, tuttavia è ancora grande il numero delle aziende che non hanno iniziato a supportare questo nuovo approccio. In ogni caso, ci sono già diversi siti e app che offrono questo tipo di autenticazione, fra cui PayPal.

Marco Doria
Senior editor

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