DeepSeek sfida OpenAI: il nuovo modello è più veloce, intelligente ed economico

DeepSeek
(Immagine:: Getty Images)

DeepSeek ha lanciato un importante aggiornamento al suo modello IA questa settimana, attirando nuovamente l’attenzione quasi quanto al suo debutto iniziale. Il nuovo modello, chiamato DeepSeek-V3-0324, è ora disponibile su Hugging Face e intensifica ulteriormente la competizione con OpenAI e gli altri sviluppatori nel settore.

Secondo i test interni dell’azienda, questa versione migliora sensibilmente le capacità di ragionamento e programmazione. Anche se a prima vista potrebbero non sembrare rivoluzioni, la velocità con cui DeepSeek sta evolvendo rende questo aggiornamento particolarmente rilevante.

Fondata solo lo scorso anno, la startup cinese si sta muovendo rapidamente: dopo il debutto di V3 a dicembre 2023, ha lanciato il modello R1 a gennaio per scopi di ricerca avanzata. Ora, a marzo, arriva V3-0324, segnando un’altra tappa nel suo sviluppo accelerato.

Domanda di DeepSeek

I miglioramenti apportati al modello portano DeepSeek-V3-0324 a una quasi parità con GPT-4 di OpenAI o Claude 2 di Anthropic. Anche se le prestazioni non sono ancora perfettamente allineate, secondo DeepSeek, il vero punto di forza è il costo nettamente inferiore.

Ed è proprio questo il fattore decisivo in un momento in cui l’uso dell’intelligenza artificiale (e i relativi costi) continuano a salire. Addestrare modelli di questo tipo è estremamente costoso, e colossi come OpenAI o Google possono sostenerlo solo grazie a budget cloud enormi o a partnership strategiche, come quella tra OpenAI e Microsoft. Ma se soluzioni più economiche come DeepSeek diventano la norma, quella supremazia rischia di svanire.

La dominanza statunitense nel settore dell’IA sta già iniziando a vacillare, anche per merito di startup cinesi come DeepSeek. Non sorprende più, infatti, se i modelli più promettenti arrivano da Shenzhen o Hangzhou. Motivazioni geopolitiche e commerciali hanno già spinto alcuni a chiedere il ban di DeepSeek dagli ambienti governativi statunitensi.

Non è detto che questa nuova versione stravolga da subito la tua routine quotidiana, ma suggerisce che la crescente richiesta di potenza computazionale ed energia per alimentare le prossime generazioni di IA potrebbe essere meno problematica del previsto.
E forse, d’ora in poi, il chatbot che corregge il tuo curriculum o ti aiuta col codice potrebbe anche parlarti fluentemente in mandarino.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.