Meta punta tutto sugli occhiali AI: “Saranno il futuro dell’informatica”
Mark Zuckerberg immagina un mondo in cui gli occhiali smart con AI diventeranno il principale punto di accesso alla potenza di calcolo quotidiana.
In una lettera che ricorda per stile i lunghi post pubblicati da Sam Altman, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha condiviso la sua visione del futuro, incentrata sulla possibilità di offrire una superintelligenza personale accessibile a tutti. Nel testo non compare alcun riferimento al Metaverso.
Zuckerberg ha presentato la lettera anche in forma di monologo sul suo profilo Instagram.
Intitolato “Personal Superintelligence”, l’articolo di oltre 600 parole vede Zuckerberg affermare con decisione il proprio impegno nello sviluppo dell’intelligenza artificiale avanzata. “Sviluppare la superintelligenza è ormai un obiettivo alla nostra portata”, dichiara.
Con parole che ricordano da vicino recenti dichiarazioni del CEO di OpenAI, Zuckerberg si dice “estremamente ottimista sul fatto che la superintelligenza aiuterà l’umanità ad accelerare il proprio progresso”. Aggiunge poi che “ciò che potrebbe essere ancora più importante è che la superintelligenza abbia il potenziale per inaugurare una nuova era di empowerment personale, in cui le persone avranno maggiore autonomia per migliorare il mondo nella direzione che scelgono”.”
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Personal superintelligence
Secondo Zuckerberg, avere accesso a una superintelligenza personale permetterà di “raggiungere i propri obiettivi, creare ciò che si desidera vedere nel mondo, vivere qualsiasi avventura, essere amici migliori per le persone a cui si tiene e crescere per diventare la persona che si aspira a essere”.
Facendo riferimento agli occhiali Meta AI sviluppati in collaborazione con Ray-Ban e Oakley, Zuckerberg afferma: “I dispositivi personali come gli occhiali, in grado di comprendere il nostro contesto perché vedono ciò che vediamo, sentono ciò che sentiamo e interagiscono con noi durante la giornata, diventeranno i nostri principali strumenti di calcolo.”
Riguardo alle tempistiche per l’arrivo di questa nuova era della superintelligenza personale, Zuckerberg mantiene ancora una certa cautela: “Il resto di questo decennio sarà probabilmente il periodo decisivo per determinare la direzione che prenderà questa tecnologia, e se la superintelligenza sarà uno strumento di empowerment personale o una forza orientata a sostituire ampie porzioni della società.”
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A force for good or evil
Il tema del conflitto tra un utilizzo positivo o negativo dell’intelligenza artificiale sembra essere sempre più presente nei pensieri dei CEO del settore. Di recente, ad esempio, Sam Altman ha espresso sentimenti contrastanti riguardo alla potenza di ChatGPT-5, oscillando tra timore e ammirazione.
Prevedere l’arrivo imminente della superintelligenza sembra essere diventato un tema ricorrente tra i leader tecnologici. La sensazione diffusa è che ci si stia avvicinando a un punto di svolta, in cui questa tecnologia potrebbe diventare realtà.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.