Black November: ecco com’è nato il Black Friday
Come ha fatto il Black Friday a diventare quello che è ora
Ogni anno il Black Friday batte ogni record di vendite e diventa l'evento di shopping più grande dell'anno. Ma come ha avuto inizio tutto questo, e come ha fatto a diventare uno dei periodi clou assieme al Cyber Monday?
Black Friday è un termine che è stato usato per la prima volta nel novembre del 1951, quando il giornale Factory Management and Maintenance lo ha usato per descrivere le persone che si fingevano malate dopo il Ringraziamento per avere un giorno in più di ferie.
Leggenda vuole che nel 1952 due poliziotti americani abbiano avuto una conversazione. “Ehi”, disse il primo. “C’è veramente molto traffico oggi, e molta gente non è al lavoro”. “Certo”, rispose l’altro. “È il primo weekend della stagione dello shopping natalizio”. “Caspita”, esclamò il primo. “Sarà un venerdì nero (Black Friday)”.
Più o meno, questo è quello che è successo, e tutto è rimasto invariato per un ventennio. Tradizionalmente, negli USA il Black Friday è il primo venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento e segna l’inizio della stagione dello shopping natalizio.
All'inizio, il termine in sè non ha fatto molta presa. Le cose sono cambiate negli anni '80, complice il New York Times che nel 1975 ha usato il termine "Black Friday" per descivere il giorno di shopping più affollato di Philadelphia, ma i venditori di Los Angeles non ne hanno sentito parlare fino al 1985.
Sapevano però cosa siginficava. Subito dopo il Giorno del Ringraziamento, in tutti gli Stati Uniti i venditori facevano delle offerte incredibili che presero il nome di “doorbuster deals” , in modo da richiamare un gran numedo di clienti.
Spesso la clientela non ha saputo mantenere la calma, e nel primo decennio degli anni 2000 sono apparse nei giornali le prime notizie riguardanti piccole risse avvenute durante il Black Friday.
E dopo di questo, nel 2009, il Black Friday è approdato su Internet.
Ecco come il Black Friday ha conquistato Internet
Il Black Friday inizialmente non era un grande evento su Internet. Era molto più popolare il Cyber Monday, il lunedì dopo il Black Friday, giorno in cui si tornava al lavoro e durante il quale tutti iniziavano a fare parte del loro shopping natalizio dal proprio PC.
I rivenditori hanno notato questo fenomeno e hanno iniziato a estendere la durata delle offerte, un’abitudine che si sarebbe ripetuta negli anni. Il sito eCoupons ha coniato il nome Cyber Black Friday nel 2009, facendo notare che “le vendite durante il Cyber Black Friday sono di solito le più ingenti di tutta la stagione. I rivenditori online sperano che, offrendo sconti anticipati, i consumatori inizino a fare acquisti prima e più spesso”.
Nel 2009 dunque è iniziata la mania per il Black Friday negli USA, ma ci ha messo un po’ a conquistare il resto del mondo: negli ultimi anni, anche grazie alla crescita vertiginosa della popolarità dello shopping online, l'usanza del Black Friday si è diffusa anche in Italia, dove il trend continua a essere in crescita costante.
Dal 2015 il Black Friday ha iniziato a conquistarsi un successo sempre maggiore, almeno online, su entrambi i lati dell’Atlantico, e molti rivenditori hanno pensato in che modo avrebbero potuto battere la competizione in un weekend così caotico.
Ormai tutti i giganti dell'e-commerce ogni anno propongono grandi sconti in occasione di Black Friday e Cyber Monday, sia online che nei negozi fisici.
Un solo giorno non basta per il Black Friday
Gli sconti di Amazon in occasione del Black Friday e del Cyber Monday sono durati sempre più a lungo di anno in anno e nel 2015, nel caso di alcuni rivenditori, sono arrivati anche a due settimane. La maggior parte dei rivenditori ha fatto durare le offerte per una settimana e non due, ma era chiaro che un giorno non fosse sufficiente.
Quell’anno non è stato degno di nota solamente per questo "Black Friday infinito", ma anche perché è stato il più noioso. Mentre nel 2014 i rivenditori sono quasi impazziti scontando la loro merce a caso tra un crash e l’altro dei loro siti, il Black Friday del 2015 in confronto è stato un evento fin troppo sobrio e misurato.
Molti siti hanno iniziato a mostrare annunci che invitavano ad aspettare a causa del troppo traffico, ma in verità sembra che l'attesa fosse dovuta a questioni di marketing e non per i troppi clienti.
Dal 2015 in poi i rivenditori hanno iniziato a trattare il Black Friday come qualsiasi altro evento. Hanno iniziato a pianificare tutto in precedenza, a fare accordi con i fornitori e gestire la cosa in modo più cauto.
Noioso? Sì, ma efficace. Nel 2017 la maggior parte dei grandi rivenditori ha fatto una settimana di sconti per il Black Friday, e i clienti hanno fatto il loro dovere. Solo in Italia sono stati spesi 1,5 miliardi di euro.
Nel 2018, solo gli smartphone hanno venduto ben 2 miliardi di dollari.
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Di più, ancora di più
I rivenditori hanno sempre saputo che il Black Friday non era era una macchina magica per fare soldi in grado di aggiungeva capacità di spesa extra nell’arco di tutto l’anno. Semplicemente, incanala le spese che ci sarebbero già state. Prima eravamo abituati a comprare un po’ di tutto nell’arco della stagione natalizia. Ma con l’estendersi del periodo del Black Friday, sempre più persone hanno iniziato a fare shopping esclusivamente in quei giorni.
Richard Jenkings di Experian, durante un’intervista con BBC, ha dichiarato: “Le offerte durante il Black Friday alla fine di novembre rappresentano l’inizio di una stagione di picco più lunga, che inizia con la maggior parte delle attività fatte online e poi si sposta nei negizi fisici man mano che ci avviciniamo a Natale”.
A quanto pare concentrarere così tante vendite in un breve periodo di tempo può essere un vero problema per i rivenditori, specialmente se non hanno il budget di aziende come Amazon.
Anche Amazon inizia ad accusare i primi colpi, dato che nel periodo del Black Friday praticamente tutti ormai cercano di fare qualche tipo di offerta che può durare un giorno, un a settimana o perfino un mese. Inoltre dal 2015 Amazon sta focalizzando le sue energie sulla sua festività inventata appositamente per le offerte che avviene a luglio di ogni anno, il Prime Day.
A livello mondiale, il Prime Day 2018 è stato il giorno nel quale Amazon ha fatto più vendite in assoluto nella sua storia. Quindi sta cercando di farci quello che ha fatto con il Black Friday, espandendo la definizione di “day-giorno”. Il Prime Day nel 2017 è durato un giorno; nel 2018 è durato un giorno e mezzo; mentre dal 2019 in poi i giorni dedicati alle grandi offerte Amazon sono sempre stati due.
Amazon non ha smesso di proporre sconti durante il Black Friday, ma come per la maggior parte dei rivenditori, il suo approccio è quello di trattarlo come un mese più impegnato degli altri, non come un giorno di sconti pazzi. Si tratta di un giorno, o di un periodo, nel quale si fanno delle offerte interessanti per non farsi sopraffare dalla concorrenza.
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Black Friday 2021
Il Black Friday è diventato un’istituzione, quasi una data importate sul calendario. Non è più la giornata nella quale trovare degli sconti folli, ma ci sono ancora tantissime offerte da non farsi scappare.
Il trucco sta nel capire quali sono le offerte alle quali vale la pena prestare attenzione e a quali no, e noi ormai siamo diventati degli esperti e cercheremo di aiutarvi negli articoli dedicati al Black Friday e al Cyber Monday.
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Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.
Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.
Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.
Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.