Recensione Sony A7 IV

Sony A7 IV è la degna erede di A7 III

The Sony A7 IV
(Image: © Future)

TechRadar Verdetto

Sony A7 IV è la migliore fotocamera mirrorless ibrida che potete acquistare. La nuova full frame tuttofare di Sony ha un costo elevato, ma vale ogni singolo euro grazie a un sistema di messa a fuoco praticamente perfetto, una qualità dell'immagine da leader del settore e delle funzioni video che fanno impallidire anche le concorrenti professionali. I fotografi che amano urbanistica e scatti sportivi potrebbero preferire dei modelli con raffiche più generose, ma per tutti gli altri utilizzi A7 IV è il massimo che si può trovare nella sua fascia di prezzo.

Pro

  • +

    Impressionante sensore da 33MP

  • +

    Autofocus preciso e veloce

  • +

    Schermo orientabile

  • +

    Ottime funzioni video

Contro

  • -

    Prezzo elevato

  • -

    I video 4K/60p costringono a un ritaglio spinto

  • -

    Diverse concorrenti hanno raffiche più veloci

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Recensione in due minuti

Sony A7 IV è la migliore mirrorless tuttofare che potete comprare oggi. Non è potente come l'ammiraglia Sony A1 ne veloce come la concorrente Canon EOS R6 e costa molto di più dell'ottima Fujifilm X-T4, ma offre un set di funzioni complete per fotografia e video che la rendono unica nel suo genere. Sony A7 IV riesce nell'intento di unire due fotocamere in un solo corpo, rappresentando a tutti gli effetti il modello ibrido più riuscito degli ultimi anni.

A tre anni dal lancio dell'ottima A7 III, Sony A7 IV migliora su tutta la gamma con un sensore migliorato da 33MP, un processore più potente (Bionz XR) e diverse novità che riguardano il comparto video. Come se non bastasse, a bordo troviamo un sistema autofocus impareggiabile in questo segmento e capace di competere anche con i moduli AF delle fotocamere professionali sportive. Che stiate scattando una foto o effettuando una ripresa video, A7 IV si comporta egregiamente agganciando rapidamente il soggetto e rimanendovi incollata per tutto il tempo, che si tratti di persone, animali o dettagli (come ad esempio gli occhi).

La modalità video 4K/60p costringe a un ritaglio piuttosto evidente e in alcuni casi capita di incappare nel classico rolling shutter, ma il supporto del formato video 10-bit, l'assenza di limiti temporali per le riprese e alcune chicche come l'opzione focus breathing ne fanno comunque un modello validissimo per le riprese.

Sony A7 IV

(Image credit: Future)

Come di consueto quando si parla di fotocamere ibride, anche con A7 IV bisogna accettare qualche compromesso. La qualità dell'immagine è ottima, ma non si discosta molto da quella della precedente Sony A7 III e i maggiori dettagli concessi dal sensore da 33MP vengono in qualche modo compensati da un maggior rumore a ISO alti. Autonomia, stabilizzazione interna e raffica sono nella media, ma non fanno di certo impressione rispetto ai modelli della concorrenza. Visto il suo peso, nonostante si tratti di una mirrorless, Sony A7 IV non è nemmeno la fotocamera ideale per viaggiare o da portare sempre con se durante le passeggiate in montagna.

In aggiunta il prezzo di circa €2.800 la pone su un altro piano rispetto alla più accessibile A7 III che, al momento del lancio, costava 2.300 euro. Se si considerano i prezzi di alcune concorrenti come Nikon Z5 e Panasonic Lumix S5, entrambe reperibili per meno di 2000 euro, il cartellino della mirrorless Sony risulta ampiamente fuori segmento. Considerate che con la differenza di prezzo potreste tranquillamente portarvi a casa un ottimo zoom o una lente prima professionale (usate).

Se siete soliti scattare ma non volete rinunciare alle funzioni video Sony A7 IV è una soluzione ideale. Le recenti lenti Sony G Master riescono a tirare fuori il meglio dal nuovo sensore da 33MP, producendo immagini di livello superiore rispetto alle concorrenti Canon EOS R5 e EOS R6, che dalla loro hanno una raffica decisamente più veloce.

Sony A7 IV: data di uscita e prezzo

Sony A7 IV è disponibile da dicembre 2021 a un prezzo di 2.800 euro per il solo corpo macchina. A causa della crisi globale dei semiconduttori non ce ne sono molte in giro e sul sito Sony risultano esaurite.

Il prezzo di A7 IV è superiore del 20/30% rispetto a quello della precedente Sony A7 III e la pone al di fuori del segmento entry level al quale erano destinati i precedenti modelli della serie A7.

The front of the Sony A7 IV camera with a zoom lens

(Image credit: Future)

Questo prezzo potrebbe disincentivare molti fotografi intenti a passare dal precedente modello alla nuova A7 IV, in particolare se si pensa che alcune concorrenti come Nikon Z5 cosano meno della metà.

Del resto se si considerano gli aggiornamenti ricevuti su tutta la linea da A7 e le funzioni ibride di cui dispone, il prezzo non ci sembra eccessivo. Per avere un termine di paragone più concreto, la rivale diretta Canon EOS R6 costa  2-600 euro e ha un sensore da 20MP, ma può contare su una raffica da 20fps.

Design

Sony A7 IV potrebbe sembrare la fotocopia del precedente modello, ma ci sono alcuni piccoli accorgimenti che nel complesso la rendono molto più piacevole da usare rispetto a A7 III.

Uno su tutti il nuovo mirino elettronico (EVF) da 3.69 milioni di punti con frequenza di aggiornamento da 120fps. Pur avendo caratteristiche piuttosto comuni in quest fascia di prezzo (il mirino di Canon EOS R6 è molto simile), si tratta di un aggiornamento dovuto che torna particolarmente utile quando si segue un soggetto in movimento.

Sony A7 IV schermo orientabile

(Image credit: Future)

Oltre al nuovo EVF, A7 IV vanta un'ottimo display touchscreen orientabile su diverse angolazioni. La possibilità di aprire e girare il display a proprio piacimento torna particolarmente utile durante le riprese. Alcuni potrebbero preferire il classico tilt-screen found presente su Sony A1 (che si può inclinare solo sull'asse orizzontale), ma a nostro avviso il vari-angle di A7 IV conferisce una maggiore libertà di azione.

Scorrendo i menù si nota subito l'aggiornamento dell'interfaccia che ora è la stessa vista per la prima volta su Sony A7S III. Un grade passo in avanti rispetto ai modelli precedenti, soprattutto se si considera la presenza del touchscreen.

Tenendola in mano, A7 IV da una maggiore idea di solidità rispetto alla precedente A7 III, ma nel complesso rimane molto fedele al design delle precedenti fotocamere appartenenti alla serie Alpha. Al di sotto della ghiera delle modalità troviamo un nuovo anello che permette di scegliere tra modalità foto, video e 'S&Q' (che permette di effettuare riprese slow-mo e timelapses). A questo si aggiungono un tasto rosso dedicato alle riprese video e un comando per bloccare la compensazione dell'esposizione.

I comandi sono posizionati in maniera impeccabile e risultano sempre semplici da azionare (ma non troppo sensibili) ed estremamente intuitivi. Il joystick per la scelta dei punti AF è rapido e facile da usare, come anche il tasto AF-On e la ghiera posteriore, che si contraddistingue per un livello di resistenza tale da evitare movimenti involontari.

Tra le novità presenti su A7 IV troviamo anche l'ottima slitta Sony Multi-Interface che consente di agganciare un'ampia gamma di accessori, come i microfoni esterni ECM-B1M e ECM-W2BT, senza bisogno di cavi aggiuntivi. Questo, a tutti gli effetti, è uno degli aggiornamenti più importanti rispetto a A7III per chi utilizza la fotocamera in ambito video.

A7 IV, a differenza di Sony A7 III, dispone di uno slot CFexpress di tipo A che consente di utilizzare schede di memoria con velocità di scrittura fino a 700MB/s, ideali per le riprese continue.

Del resto le schede CFexpress Type A costano molto di più rispetto alle Type B utilizzate su Nikon, Canon e Panasonic, quindi dovrete considerare attentamente l'acquisto in base alle vostre necessità d'uso. Le velocissime UHS-II SD sono più che sufficienti per la fotografia e fortunatamente vengono supportate dal secondo slot di A7 IV.

Funzioni e messa a fuoco

Sony A7 IV non rappresenta una rivoluzione totale rispetto al modello precedente, ma gli aggiornamenti di cui dispone la rendono molto più competitiva rispetto ai modelli della concorrenza come Canon EOS R6. Nel complesso si tratta di un'ottima fotocamera per chi si occupa di paesaggistica, ritrattistica e eventi.

Alla base delle ottime prestazioni di A7 IV troviamo il processore Bionz XR, lo stesso presente su Sony A1. Tuttavia a differenza dell'ammiraglia di casa Sony, A7 IV non ha un sensore "stacked", motivo per cui non riesce a uguagliarne la raffica. I due principali miglioramenti in ambito prestazionale sono senza dubbio il sistema di messa a fuoco avanzato di Sony e il buffer più veloce rispetto a A7 III.

Dato che Sony A7 IV può contare su una risoluzione da ben 33MP la raffica da 10fps non sorprende. Se volete scattare in RAW questa scende a 5fps o 6fps. Si tratta di raffiche nettamente inferiori rispetto a quelle di Canon EOS R6, che nelle giuste condizioni riesce a toccare i 20fps con l'otturatore elettronico. Dalla sua, A7 IV vanta velocità di messa a fuoco e buffer eccellenti.

Sony A7 IV

(Image credit: Future)

Abbiamo testato la raffica con una SD card UHS-II ottenendo dei risultati al di sopra delle aspettative in termini di velocità del buffer. Scattando in JPEG, A7 IV riesce a scattare consecutivamente a 9fps per più di un minuto. Se si scatta in raw files si ottiene la stessa velocità per i primi 8 secondi, mentre la raffica scende a 6-7fps superata questa soglia. In entrambi i casi A7 IV stava raggiungendo gli 828 scatti dichiarati da Sony (per schede CFExpress) prima che la nostra scheda di memoria si riempisse.

In ogni caso è improbabile che vi troviate in situazioni che richiedano scatti cosi prolungati, soprattutto vista l'incredibile precisone del sistema AF di A7 IV. Quest'ultimo dispone di un'ampia gamma di opzioni dedicate come il sistema Eye AF che funziona su soggetti umani, animali e volatili sia in modalità video che negli scatti. Si tratta di un netto passo in avanti rispetto a A7 III e, nel complesso, del miglior sistema AF che abbiamo provato finora, anche se Canon EOS R6 è di poco dietro.

Sony A7 IV

(Image credit: Future)

A7 IV è una fotocamera validissima per scattare, ma come si comporta con i video? Bene, tanto che è proprio in quest'ambito che le differenze rispetto a A7 III risultano più marcate. Per i  filmmaker che amano concentrarsi sulle color il salto al formato 10-bit 4:2:2 (dai precedenti 8-bit di A7 III) è enorme. Anche il bit-rate massimo è aumentato da100Mbps a ben 600Mbps e si possono effettuare riprese in 4K/30p sfruttando a pieno il sensore da 35mm.

La storia cambia se volete effettuare riprese in 4K/60p, formato che si può usare solo in modalità 'Super 35' con un crop simile a quello presente sui modelli APS-C. Naturalmente, Sony preferisce che i videomaker si orientino su modelli specifici come Sony A7S III, ma il livello di crop in 4K/60p è cosi spinto da risultare comunque deludente.

Sony ha incluso una serie novità per migliorare le funzioni video di A7 IV, tra cui una 'Focus Map' (simile al focus peaking, solo che utilizza blocchi colorati per mostrare ciò che è a fuoco) e il popolare profilo di immagine S-Cinetone, che replica la resa delle telecamere cinematografiche Sony. Nel complesso, come tutte le grandi fotocamere ibride, Sony A7 IV si rivela ottima sia per le foto che per i video.

Prestazioni

Come abbiamo detto nel paragrafo dedicato alle funzioni, Sony A7 IV non è la fotocamera più veloce in circolazione quando si tratta di scatti a raffica. Sony ha deciso di elevare la risoluzione a 33MP riducendo l'impatto prestazionale del nuovo processore, che offre la stessa raffica da 10fps di A7 III (con file RAW compressi).

Anche se Canon EOS R6 si comporta meglio in quest'ambito, A7 IV ha una raffica più che sufficiente per qualsiasi situazione, in particolare se siete fotografi che preferiscono la faunistica alla fotografia sportiva. La presenza di un sistema AF eccellente la velocità del buffer riescono a compensare alla grande e consentono di scattare rapidamente anche se non si raggiungono i 20fps.

Sony A7 IV

Sony A7 IV con Sony FE 135mm f/1.8 GM, 1/400s a f/4.5, ISO 160 (Image credit: Future)

Le altre aree nelle quali Sony A7 IV non eccelle sono la stabilizzazione dell'immagine integrata (IBIS) e l'autonomia. Il sitema IBIS è utile se usate la fotocamera a mano libera e risulta valido in gran parte dei casi, consentendo di scattare agevolmente senza cavalletto con tempi fino a 1/20 di secondo.

Non si tratta certamente di uno stabilizzatore da "top di gamma", e se volete evitare il micromosso con tempi di scatto elevati vi conviene usare il cavalletto. Inoltre la modalità "Active Stabilization" applica un ritaglio del 15% riducendo notevolmente il campo visivo. In alternativa potete stabilizzare le immagini in  post-produzione con il software Sony Catalyst Browse, che utilizza i dati giroscopici della fotocamera per smussare le imperfezioni.

Sony A7 IV

(Image credit: Future)

Il software si rivela ottimo negli scenari più impegnativi come il vlogging, e può tornare molto utile in termini di riduzione dell'effetto rolling shutter. Poiché A7 IV non ha un sensore "stacked", la velocità di lettura dei file non raggiunge i livelli di Sony A1, il che significa che durante il panning possono comparire linee verticali deformate sia in modalità video che foto se si utilizza l'otturatore elettronico (come potete notare nel nostro video di prova). Del resto il problema si manifesta solo in questi casi ed è facile da risolvere in post.

Anche la durata della batteria è buona, ma non eccellente. La valutazione ufficiale CIPA è di 520 scatti per carica (quando si usa il mirino elettronico EVF). Si tratta di una riduzione del 15% rispetto a Sony A7 III, ma del resto i valori forniti dal produttore sono arrotondati per difetto e durante la nostra prova siamo riusciti tranquillamente a girare video in 4K per circa due ore. Nelle riprese 4K/60p la batteria ha raggiunto le due ore e 20 minuti senza surriscaldarsi, mentre in modalità 4K/24p abbiamo ottenuto risultati migliori.

Qualità dell'immagine e video

Se speravate che il nuovo sensore da 33MP di Sony A7 IV potesse migliorare drasticamente la qualità dell'immagine rispetto alla precedente A7 III, potreste rimanere delusi. 

La risoluzione maggiore è comoda per coloro che amano ritagliare le foto, ma in generale i miglioramenti della A7 IV sono orientati più alla versatilità che alla qualità assoluta dell'immagine.

Sony A7 IV

Guarda l' immagine in pieno formato (Image credit: Future)

Un maggior numero di megapixel comporta fotositi più piccoli sul sensore di A7 IV, motivo per cui Sony ha dovuto usare tutta la sua tecnologia di image processing per migliorare le prestazioni a ISO alti.

A bassi ISO non abbiamo riscontrato problemi, ma il rumore diventa abbastanza prevalente da ISO 6400 in su. Del resto è comprensibile per un sensore con tanti megapixel e Sony A7 IV si rivela migliore nei dettagli, piuttosto che negli scatti in condizioni di scarsa luminosità.

L'impressionante gamma dinamica di A7 IV offre un ampio margine di manovra quando si tratta di aumentare o diminuire le ombre nei file raw, anche se può generare un po' di rumore nelle scene più cupe. Abbiamo inoltre notato che i JPEG hanno colori piacevoli e realistici con toni della pelle molto fedeli alla realtà già subito dopo lo scatto.

Il più grande passo avanti rispetto a Sony A7 III sta nella qualità video. I video 4K/30p  sono estremamente nitidi e privi di rumore fino a ISO 12800. In aggiunta, la possibilità di effettuare riprese in 4K nel formato 10-bit 4:2:2 offre una maggiore flessibilità in post produzione rispetto Sony A7 III.

Per ottenere il meglio nelle riprese con Sony A7S III si utilizza il profilo flat S-Log3, ovvero quello con la gamma dinamica più ampia. In alternativa si può usare il profilo S-Cinetone, caratterizzato da una saturazione e da un contrasto più elevati. Vale la pena di provare a fondo entrambi i profili, dato che sono caratterizzati da valori ISO nativi differenti (per S-Log3 ISO 800 e ISO 3200, per S-Cinetone ISO 125 and ISO 500).

La scelta di diversi profili conferisce a Sony A7 IV un'enorme flessibilità per adattarsi al meglio alle diverse situazioni di ripresa, ponendola per molti versi sullo stesso livello della sorella Sony A7S III (anche se con quest'ultima si possono utilizzare frame rate più elevati). Se non siete esperti in ambito video, l'eccellente sistema autofocus di A7 IV vi aiuterà tantissimo anche nelle riprese a mano libera.

La stabilizzazione dell'immagine integrata (IBIS), che secondo il produttore consente di raggiungere i 5,5 stop di compensazione, permette anche di scattare con tempi di posa fino a 1/10sec e ottenendo risultati abbastanza nitidi. Si tratta di una funzione particolarmente importante per coloro che usano regolarmente filtri polarizzanti, perché permette di tenere la fotocamera in mano piuttosto che raggiungere il treppiede. 

Dovreste comprare A7 IV?

Sony A7 IV

(Image credit: Future)

Compratela se...

Cercate una fotocamera tuttofare per video e foto
Ci sono fotocamere specialistiche migliori, ma A7 IV è la migliore soluzione ibrida disponibile oggi. Se alternate spesso scatti e riprese questa potrebbe essere la fotocamera ideale per voi.

Avete una reflex e volete passare alle mirrorless
La più recenti mirrorless presentano delle funzioni uniche che le rendono molto più avanzate rispetto a gran parte delle reflex. A7 IV ne è un esempio perfetto, grazie all'eccellente sistema di messa a fuoco e alle sue impressionanti capacità video.

Sentite che la vostra Sony A7 III vi limita
Al giorno d'oggi abbastanza raro che li nuovi modelli facciano salti significativi rispetto ai loro predecessori, visto quanto è matura la tecnologia delle fotocamere. Tuttavia la A7 IV presenta diverse novità interessanti rispetto a A7 III in quasi tutti gli aspetti, compresa la risoluzione, l'autofocus e i video. Certo, anche il prezzo è cambiato...

Non compratela se...

Cercate una fotocamera discreta da portare sempre in giro
La A7 IV è una fotocamera eccellente, ma le dimensioni del corpo macchina sommate al peso di 658g la rendono anche piuttosto grossa rispetto ad altre fotocamere mirrorless. Se scattate principalmente fotografie di viaggio, probabilmente dovreste optare per qualcosa di più piccolo come Fujifilm X-S10 o Olympus OM-D E-M10 Mark IV.

Siete fotografi sportivi
Anche se sarebbe ingiusto definire Sony A7 IV come una fotocamera lenta, ci sono modelli decisamente migliori tra le mirrorless sportive professionali. La A9 II e la A1 di Sony offrono prestazioni di gran lunga superiori negli scatti a raffica e al contempo Canon EOS R6 può raggiungere i 20 fps con prestazioni autofocus simili alla A7 IV.

Cercate un buon rapporto qualità prezzo
Anche se Sony A7 IV è una delle novità più interessanti nel mondo mirrorless, il suo prezzo è eccessivo per gran parte dei fotografi amatoriali. Se non avete bisogno di funzioni video avanzate e scattate solo una tipologia di foto vi conviene optare per dei modelli specialistici in modo da risparmiare qualcosa senza rinunciare alla qualità.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.