Recensione Sony Alpha A6500

Una fotocamera veloce e con una miriade di funzioni!

TechRadar Verdict

La stabilizzazione dell’immagine in-body (IBIS) arriva finalmente sulla famiglia di mirrorless APS-C di Sony. L’aggiunta di un ottimo buffer e di un display touchscreen ha permesso a Sony di ottenere una fotocamera che, per alcuni utenti, potrebbe persino superare la Sony A7 Mark II.

Pros

  • +

    Sistema di auto-focus (AF) rapidissimo

  • +

    Una capacità del buffer rispettabile

  • +

    Moltissime funzioni per la registrazione video

Cons

  • -

    LCD non troppo luminoso

  • -

    Rolling shutter non trascurabile

  • -

    Manca un jack per le cuffie

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La Sony Alpha A6500 è stata, fino alla presentazione della Alpha A6600, la mirrorless APS-C di punta della casa giapponese grazie alle sue numerose funzioni all’avanguardia.

Sony ha lasciato passare solamente sei mesi prima di aggiornare la sua A6300 con questa A6500. Nonostante possa sembrare un aggiornamento prematuro, la Alpha A6500 guadagna tantissime funzioni chiave come la stabilizzazione in-body, riducendo il distacco dalla serie di mirrorless Full Frame Alpha 7.

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Sony ha dotato la sua fotocamera di un buffer dalle dimensioni maggiori per renderla più adatta alla fotografia sportiva e allo stesso tempo ha aggiunto sul retro un pannello touch. L’aggiunta di queste nuove caratteristiche rendono la A6500 una delle fotocamere APS-C migliori sul mercato. 

Caratteristiche

  • Sensore APS-C CMOS da 24,2MP
  • Touchscreen con angolatura variabile da 3,0”, 921000 punti
  • Registrazione video 4K

Nonostante la Sony A6500 mantenga lo stesso sensore APS-C da 24,2MP della Sony A6300 e lo identico sistema di messa a fuoco 4D (425 punti AF a rilevamento di fase), ci sono stati molti miglioramenti in altre aree.

Questa è stata la prima fotocamera APS-C di Sony a disporre di un sensore stabilizzato (IBIS) su 5 assi, proprio come le mirrorless della seconda generazione della serie Alpha 7, tra le quali ricordiamo la Alpha A7R II. La buona notizia è che questa caratteristica è sfruttabile non solo con le ottiche Sony non stabilizzate, ma può essere migliorata dagli obiettivi stabilizzati OSS della casa.

Sony ha anche aumentato il buffer della A6500 offrendo un notevole incremento delle prestazioni. La mirrorless è in grado di catturare 307 file JPEG a risoluzione piena o 107 scatti RAW, il tutto a una velocità di 11 scatti al secondo. Un notevole miglioramento rispetto al limite di 44 JPEG e 22 RAW della A6300.

Siamo comunque molto lontani dal buffer da 200 RAW della Nikon D500, ma è comunque migliore di molte altre fotocamere del suo tempo, come ad esempio la Canon EOS 7D Mark II che può mantenere in coda un massimo di 31 RAW. 

Un chip LSI (large-scale integration) più veloce ed un nuovo algoritmo di elaborazione dell’immagine migliorano i dettagli degli scatti riducendo il rumore. La Sony A6500, nello specifico, produce molto meno rumore nella porzione medio-alta della gamma di sensibilità  ISO100-25600 (che può essere estesa fino a ISO51200) della fotocamera.

La Alpha 6500 guadagna anche un touchscreen (nonostante la risoluzione del display sia rimasta invariata a 921000 punti) permettendo di cambiare il punto di messa a fuoco in live view. Questa funzione è particolarmente utile durante la registrazione di video.

Anche il Tru-Finder XGA OLED dalla risoluzione di 2,36 milioni di punti e un refresh rate massimo di 120Hz è rimasto invariato rispetto alla A6300, tuttavia l’oculare è più soffice.

La Sony Alpha A6500 non ha funzioni di registrazione video diverse dal modello che l’ha preceduta e ha a disposizione praticamente qualsiasi funzione i videomaker possano chiedere.

Si possono registrare video in 4K (3840x2160 pixel) a 25 o 30 frame al secondo in formato Super 35mm. In questo modo la fotocamera utilizza l’intero sensore per registrare un flusso di immagini 6K che poi viene scalato in 4K permettendo una migliore qualità video.

È ovviamente possibile registrare anche in Full HD fino a 120fps, questo significa che è possibile poi rallentare il video per ottenere uno slow-motion.

I professionisti del settore saranno anche lieti di sapere che la Sony A6500 campiona le riprese in 4K con un sottocampionamento cromatico 4.2.0 internamente oppure 4.2.2 esternamente tramite la porta HDMI. Inoltre, possiede tutti i profili di colore piatti che si potrebbero desiderare per la colorazione (color grading) delle riprese in post produzione.

Nonostante la moltitudine di funzioni dedicate ai video, siamo rimasti delusi nel vedere che, come sulla A6300, anche in questo modello non c'è alcuna uscita per le cuffie. Per monitorare l'audio è necessario tenere d'occhio i livelli sullo schermo o collegare un monitor esterno con un'uscita audio.