TechRadar Verdetto
Il Google Pixel 3XL è uno tra i migliori smartphone al mondo, in particolare per la qualità fotografica. Le immagini lasceranno i vostri amici a bocca aperta, e alcuni non crederanno che sono fatte con un telefono. Bisogna però accettare il grande notch, che toglie spazio al generoso schermo da 6.3". È anche uno smartphone molto costoso. La grande autonomia e la ragione per sceglierlo al posto del più piccolo Google Pixel 3.
Pro
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Qualità fotografica incredibile
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Splendido schermo OLED da 6,3"
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Ottima autonomia
Contro
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Il grande noch si nota costantemente
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Difficile da usare con una sola mano
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Molto costoso, come tutti i top di gamma
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Aggiornamento: Google ha da poco annunciato e messo in vendita i nuovi Google Pixel 3a e Pixel 3a XL, alternativa di fascia media ai Pixel 3. Questi nuovi modelli conservano molte delle impressionanti qualità che troviamo sui top di gamma, come Active Edge e alcune funzioni fotografica, ma hanno specifiche di livello inferiore per rendere possibile un prezzo più basso. Costano circa la metà rispetto a Pixel 3 e Pixel 3a XL, infatti.
Il Google Pixel 3 XL ha un grande schermo e per molto tempo ha avuto la migliore fotocamera tra gli smartphone. Lo schermo offre colori fantastici e i vostri amici non crederanno che quelle bellissime fotografie sono state fatte con uno smartphone. Altri smartphone offrono qualità simili, come il Samsung Galaxy S10 Plus e lo Huawei P30 Pro, ma per diversi aspetti il Pixel 3 XL è ancora il migliore smartphone per la fotografia.
La fotocamera posteriore da 12.2 MP è la prima ragione per prendere in considerazione questo smartphone con Android Pie, e le due fotocamere frontali - la lente extra è per le foto di gruppo - sono la seconda e la terza ragione. Lo smartphone di Google ha un vantaggio in termini fotografici, rispetto a tutto gli altri modelli che abbiamo provato, e nel 2019 è ancora un punto di riferimento.
Il Pixel 3 XL condivide con il Google Pixel 3 le fotocamere, gli altoparlanti stereo, il chip Snapdragon 845 e i 4 GB di RAM. Ma la versione XL ha uno schermo OLED da 6.3” e una batteria più grande da 3.430 mAh.
Normalmente preferiamo gli schermi più grandi, ma il Pixel 3 XL ha anche un notch molto ampio, difficile da ignorare e notevolmente più grande di quello che troviamo sull’iPhone XS Max. È un compromesso di design - molto controverso - che lascia meno spazio per le notifiche nella barra in alto, insieme a orologio e percentuale della batteria. Oltre alla doppia fotocamera frontale, ospita anche l’altoparlante superiore.
- Il 15 ottobre 2019 Google presenterà il Google Pixel 4
Questo smartphone, dunque, offre senz’altro più spazio, ma non quanto si potrebbe pensare solo considerando la diagonale da 6.3”. A nostro avviso gli schermi di Samsung Galaxy S9 Plus da 6,3” e Note 9 da 6.4” sembrano più grandi e più immersivi, e lo stesso si può dire dei più recenti Samsung Galaxy S10 e Galaxy S10 Plus, che invece del notch hanno un più discreto foro.
La scelta di Google è più pratica che estetica, e favorisce la fotocamera frontale con un elemento che tende a distogliere l’attenzione.
Il Google Pixel 3 XL alla fine è la scelta migliore per chi cerca la migliore qualità fotografica che uno smartphone possa offrire, ed è già abituato a maneggiare telefoni di grandi dimensioni. Per la maggior parte delle persone, comunque, il Pixel 3 standard e il suo schermo da 5.5” saranno una scelta più comoda. Non ha tutto in ogni caso: mancano lo slot microSD e la presa jack, ma se questi compromessi vi stanno bene avrete uno schermo fantastico e foto di alta qualità.
Le nostre prime impressioni sul Google Pixel 3, in video
Prezzo e disponibilità
Il Google Pixel 3 XL è disponibile anche in Italia da diversi mesi. Il canale di distribuzione ufficiale è il sito di Google, con un prezzo base pari a 999 euro per la versione da 64 GB, che diventano 1.099 euro per quella da 128 GB.
Questo smartphone si può trovare anche presso altri rivenditori, anche se chi preferisce recarsi in un negozio tradizionale potrebbe faticare a trovarne uno. Come sempre accade, i prezzi reali possono essere sensibilmente minori rispetto a quello di listino, in questo caso con riduzioni fino al 40%.
Design
Il Google Pixel 3 XL non è rivoluzionario dal punto di vista del design ma propone comunque alcune piacevoli novità rispetto al precedente Pixel 2 XL. La parte posteriore in vetro e alluminio è stata sostituita da una completamente in vetro, bicromatica. La parte superiore è lucida, mentre quella inferiore (circa l’80%) è opaca e testurizzata. Il passaggio tra le due è più armonioso.
Sia il vetro posteriore che quello frontale è Corning Gorilla Glass 5. Tutto intorno c’è una cornice di alluminio che unisce le due parti in vetro, ed è l’unico elemento di metallo visibile.
Il Pixel 3 XL si può tenere con una mano sola ma ne serviranno due per usarlo, ed è un po’ più scivoloso rispetto al vecchio Pixel 2 XL. Non è una differenza enorme, ma alla fine abbiamo preferito le dimensioni più compatte del Google Pixel 3, che garantiscono una presa più sicura.
La scelta di affidarsi esclusivamente al vetro ha due vantaggi. Il primo è che il segnale LTE attraversa più facilmente uno smartphone di vetro rispetto a uno in alluminio, e questo diventerà sempre più importante via via che si diffondono le reti di nuova generazione. Il secondo è che Google punta anche sulla ricarica wireless, finalmente, come non accadeva dai tempi del Nexus 6 - che era realizzato in plastica.
Il Google Pixel 3 XL ha poi angoli più arrotondati, e tutto il design del telefono è stato “arrotondato e appiattito” quasi a rendere fisiche le linee guida Material Design che Google ha sviluppato per il software. I bordi sono smerigliati e il sensore per le impronte più piatto rispetto al passato.
Il design più raffinato non è comunque sufficiente per far sì che questo smartphone si faccia notare accanto ad altri top di gamma. Non ci sono le curve eleganti di un Samsung Galaxy Note 9, e il bordo inferiore si nota rispetto all’iPhone XS Max. Notch o no, il design di Google non è di quelli che raccolgono premi e riconoscimenti.
Il Pixel 3 XL è più funzionale: ha due fotocamere frontali, due altoparlanti rivolti in avanti, la funzione Active Edge che permette di premere i bordi del telefono per attivare Google Assistant. Preferiamo questa soluzione a un pulsante dedicato all’assistente virtuale, che troviamo fastidioso sugli ultimi Samsung ed LG - e spesso si finisce per premerli accidentalmente.
Il PIxel 3 XL non ha la presa jack da 3,5 mm, come il Pixel 2 XL; nella confezione però sono inclusi degli auricolari USB-C. Manca anche lo slot microSD, quindi bisognerà scegliere con attenzione tra la versione da 64GB e quella da 128GB.
Il Google Pixel 3 esiste in tre varianti cromatiche: Clearly White (bianco), Just Black (nero) e Not Pink, di un rosa delicato. Abbiamo avuto in prova la versione bianca, che ad alcuni è sembrato molto sofisticato e ad altri piuttosto plasticoso. Tutti però hanno amato la nota verde del pulsante di attivazione, assente sugli altri colori.
Schermo, notch e cornici
Il Google Pixel 3 XL ha uno schermo OLED da 6.3” in formato 18.5:9, con risoluzione QHD+ e supporto per video e immagini HDR. È uno schermo di alta qualità in confronto a quello problematico del Pixel 2 XL, desaturato e con un problema di burn-in.
Questo modello offre anche più spazio e ha cornici minori, con un rapporto schermo/corpo dell’83% (rispetto al 76% del modello precedente) grazie al pannello da 6.3” (rispetto a 6 pollici), Lo schermo più grande entra in dimensioni che sono praticamente le stesse, 158 x 76.7 x 7.9mm. Un bel passo avanti per i progettisti di Google.
Due passi avanti e uno indietro se si guarda al notch, però. Non è piaciuto a nessuno di quelli a cui abbiamo mostrato il telefono; qualcuno ha reagito in modo neutro, ma nessuno positivamente. Usandolo, abbiamo trovato difficile ignorare questa tacca nera durante la navigazione web o guardando video. Quello dell’ iPhone X è un po’ meno invadente.
Nel menu dedicato agli sviluppatori (nascosto di default) c’è però l’opzione per nascondere il notch via software, abbassando di qualche pixel le icone di orologio, batteria, network e così via. Ci sono anche applicazioni terze che fanno la stessa cosa, in modo anche migliore. Strano che non faccia parte delle opzioni di default.
Il notch comunque non dovrebbe fermarvi se ciò che vi interessa è la qualità fotografica del Pixel 3 o uno schermo molto grande. E la correzione via software è certamente d‘aiuto.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.