TechRadar Verdetto
Superato lo scoglio iniziale di un tutorial che si rivela un po’ troppo lento e macchinoso, Paper Mario: The Origami King vi sorprenderà e vi permetterà di immergervi in un’avventura tanto bizzarra quanto avvincente, in un mondo fatto interamente di carta.
Pro
- +
Divertente e avvincente
- +
Sistema di combattimento rinnovato
- +
Puzzle ambientali ben realizzati
Contro
- -
Tutorial troppo lungo
- -
Livello di sfida non particolarmente elevato
Perché puoi fidarti di TechRadar
Tempo di gioco: 28 ore
Piattaforma: Nintendo Switch
Paper Mario: The Origami King è un titolo tanto stravagante quanto geniale al tempo stesso. Si tratta del nuovo capitolo della saga Paper Mario, che ha debuttato un paio di decenni fa su Nintendo 64.
Proprio per celebrare il suo 20° compleanno, Paper Mario torna in grande stile con il sesto capitolo della serie, che succede a Color Splash per Wii U e Sticker Star per 3DS.
Paper Mario: The Origami King è la risposta alle richieste da parte dei fan più affezionati di tornare alle dinamiche tradizionali del GDR e ai fasti dei primi due capitoli, il cui successo non è più stato replicato in seguito. Forse The Origami King non riesce a riprodurre al 100% la tanto amata meccanica di gioco chiesta a gran voce dagli appassionati, ma si tratta comunque del miglior Paper Mario dai tempi de “Il portale millenario”.
Paper Mario The Origami King: prezzo e data di uscita
- Di cosa si tratta? The Origami King è il nuovo capitolo di genere GDR dell’amatissima saga di Paper Mario
- Data di uscita? 17 luglio 2020
- Per quale console è disponibile? Nintendo Switch
- Prezzo? € 59,99
Rimettersi in forma
- Ambientazione familiare
- Stravagante espediente narrativo
- Nuove abilità del personaggio
La narrazione ha inizio in un’ambientazione familiare, con Mario e Luigi che sono in viaggio verso il Festival Origami, dopo aver ricevuto un invito dalla Principessa Peach. Ci si accorge fin da subito che qualcosa non va: gran parte di Toad Town è in pessimo stato e le strade sono deserte. I due fratelli giungono al castello e incontrano la Principessa Peach che, nel frattempo, è stata trasformata in una versione origami di sé stessa dal malvagio Olly, il Re degli Origami.
Improvvisamente si spalanca una botola sotto i piedi di Mario, con il protagonista che cade nei sotterranei del castello. Qui incontra Bowser e i suoi scagnozzi, con questi ultimi che sono prossimi a essere trasformati in origami. Il Re Koopa è stato ripiegato su sé stesso fino ad assumere una forma quadrata e non appare troppo entusiasta di ciò. Inoltre, Bowser è appeso al soffitto per mezzo di una molletta e chiede a Mario di essere liberato.
Mario libera il re e, insieme a Olivia (la sorella del malvagio Olly), riesce a fuggire grazie a una piastrella Manforte, che gli consente di utilizzare la nuova abilità speciale Arti magni. Questa provoca l’allungamento della braccia di Mario, in modo che il protagonista possa fare a pezzi parti del mondo di carta per scoprire segreti, risolvere enigmi o vincere battaglie (torneremo a breve su questo punto).
È proprio grazie all’abilità Arti magni che Mario riesce a liberare Olivia, intrappolata dal fratello nei sotterranei del castello. Dopodiché, il castello viene letteralmente sradicato dalla sua sede naturale da Olly. Mario, Bowser e Olivia riescono a salvarsi salendo sull’Auto Clown Koopa pilotata da uno dei seguaci di Bowser. Mario e Olivia cadono accidentalmente dal veicolo e atterrano in luoghi differenti. È proprio a questo punto che l’avventura ha inizio…
Viaggiando tra montagne autunnali, pianure erbose, mari inesplorati, deserti desolati e altre ambientazioni, Mario affronta gli scagnozzi di Olly tramite un nuovo sistema di combattimento sotto forma di puzzle ambientali ad anello. Lo scopo è quello di far scorrere e allineare i nemici per consentire a Mario di ottenere una potenza di attacco maggiore, prima di selezionare un'arma (salto classico, martello o altro oggetto) per abbatterli. Il tutto va eseguito nel più breve tempo possibile, poiché è presente un conto alla rovescia. Il nuovo sistema di combattimento è senza dubbio un notevole passo in avanti rispetto a quello degli ultimi due capitoli della serie, caratterizzato da una noiosa fase di selezione di alcune carte.
Prendere la mano con i nuovi combattimenti ad anello potrebbe richiedere del tempo e ciò contribuisce ad aumentare ulteriormente l’attesa dell’inizio dell’avventura vera e propria. Il primo boss è raggiungibile solo dopo tre o quattro ore di gioco e ciò è dovuto all’eccessiva lunghezza dei tutorial legati alla presentazione del sistema di battaglia.
Nelle sfide contro i boss, Mario si trova ai margini della plancia. Occorre ruotare i vari anelli in modo da creare un percorso verso il nemico (posizionato al centro) e sferrare un attacco. Vi invitiamo a prestare particolare attenzione ai membri della Brigata Cancelleria: si tratta di boss sotto forma di articoli di cartoleria che si rivelano avversari ostici da affrontare.
Una cascata di monete
- Parte iniziale lenta
- Sistema di battaglia rinnovato
- La raccolta dei coriandoli è divertente
Nel corso dell’avventura, può capitare di imbattersi nei Cartapestiferi, versioni giganti 3D dei tradizionali aiutanti di Bowser. Rimarrete a bocca aperta alla vista di un Goomba extralarge in avvicinamento verso Mario. In questo caso, non è previsto un combattimento a turni e basta semplicemente schivare gli attacchi per poi rispondere a colpi di martello. I Cartapestiferi sono ben distribuiti sulla mappa e contribuiscono a dare un tocco di brio in più all’esperienza di gioco.
In Paper Mario: The Origami King non sono presenti i punti esperienza, ma questa mancanza è compensata dalla maggiore importanza attribuita alle monete. Queste possono essere guadagnate in seguito alle battaglie o raccolte nel corso dell’avventura e vengono utilizzate come valuta per acquistare nuove armi o accessori per migliorare il personaggio. La quantità di monete disponibili è estremamente elevata: in tre ore di gioco ne abbiamo raccolte ben 13.000 e non ci siamo mai trovati a corto di denaro, se non in alcune fasi avanzate a causa dell’acquisto di oggetti collezionabili.
Di tanto in tanto, Mario può imbattersi negli “strappi strambi”, ovvero delle voragini che non possono essere attraversate se non tramite l’utilizzo dei coriandoli. Questi sono dei pezzi di carta colorati che vengono raccolti da Mario in un sacchetto donatogli da Olivia. Ogni coriandolo è un piccolo pezzo del mondo di gioco e, raccogliendone una grande quantità, è possibile richiudere gli “strappi strambi”.
Ogni voragine che Mario incontra lungo il proprio cammino lascia intravedere l’impalcatura che sostiene la scena. Si tratta di un tocco di classe degli autori per far sì che la narrativa di gioco non si discosti da una sorta di rappresentazione teatrale.
La carta vincente di Mario...
- I personaggi secondari hanno una propria personalità ben delineata
- Alcune ambientazioni ricordano Zelda
- Centinaia di Toad da salvare nascosti nel mondo di gioco
In Paper Mario: The Origami King, è possibile trovare un gran numero di personaggi secondari. Potrete reclutare nuovi partner nella vostra squadra per ricevere aiuti durante i combattimenti e per aumentare la dose di divertimento generale. Ogni partner presente in Origami King ha una propria spiccata personalità ed è in grado di fornire un notevole apporto alla storyline. I dialoghi dei personaggi secondari sono realizzati con cura e ci è capitato spesso di restare sorpresi dinanzi a colpi di scena narrativi che non ci saremmo mai aspettati.
Durante i combattimenti, i partner attaccano una volta per turno. Tuttavia, non risultano mai decisivi negli scontri contro i boss e, in questa particolare situazione, assumono perlopiù un ruolo di contorno. Questa scelta ci ha un po’ deluso e avremmo preferito una maggiore partecipazione dei partner in fase di combattimento.
Paper Mario: The Origami King contiene anche influenze derivanti dal mondo di Zelda. Ci riferiamo ai templi sotterranei 2D che celano una serie di enigmi da risolvere e che sono abitate da creature elementali chiamate Cartomagni. Ciascuno di essi rappresenta un determinato elemento naturale e, dunque, Mario si ritrova ad attraversare zone cosparse di lava, scivolare su pannelli di ghiaccio o risolvere enigmi su tavolette di pietra per passare alla sezione successiva. Tutto è realizzato talmente bene da far passare in secondo piano la mancanza di elementi completamente innovativi rispetto ai capitoli precedenti.
Mario si imbatte in una quantità abnorme di Toad che sono disseminati nel mondo di gioco. Il più delle volte, essi sono ben nascosti e assumono forme stravaganti: è compito del protagonista riportare i Toad alla loro forma originale, grazie all’uso del martello. Una volta tratti in salvo, i Toad possono tornare a Toad Town per aprire negozi oppure fare da spettatori alle battaglie di Mario (e intervenire nei momenti di difficoltà). È divertente esplorare ogni meandro della mappa, ma avremmo preferito una maggiore differenziazione tra i Toad, che invece sono tutti uguali.
Gli scenari di carta, che rappresentano l’elemento cardine di un look senza tempo, sono ben realizzati e la qualità visiva è ottima sia in modalità portatile che docked. D’altronde, la cura minuziosa del particolare rispecchia in pieno ciò che ci si attende da una produzione first-party Nintendo.
La musica gioca un ruolo di primaria importanza in Origami King e la colonna sonora è semplicemente fantastica (una nota di merito va a brani come Sweetpaper Valley e Shroom City). Intelligent Systems (lo sviluppatore del gioco ndr) ha compiuto davvero un lavoro egregio dal punto di vista della narrazione e della ambientazione.
Il nostro giudizio
Paper Mario: The Origami King non offre un livello di sfida ai massimi termini, ma può essere considerato uno dei titoli più divertenti attualmente disponibili per Nintendo Switch. Si tratta di una ventata di leggerezza e comicità che giunge in un periodo storico in cui c’è un estremo bisogno di positività.
I combattimenti rischiano di diventare monotoni dopo qualche ora di gioco, ma fortunatamente le boss fight sono sempre pronte a regalare emozioni. Nelle circa 25 ore necessarie a completare la storia, il gameplay risulta sempre vario e stimolante (a eccezione delle parti introduttive).
Il nostro consiglio per chi si avvicina per la prima volta al mondo di Paper Mario è quello di immergersi al 100% in un’avventura divertente e briosa. Ai fan di lungo corso, invece, ci sentiamo di dire di non aspettarsi un prodotto simile ai primi due capitoli della saga. Ma niente paura: potete godere di un’esperienza di gioco ricca di fantasia, segreti e colpi di scena che rende degnamente omaggio a una serie videoludica che si è fatta sempre amare nel corso degli anni.
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Valerio Del Vecchio is an Editor at TechRadar.