LG Z9 OLED 8K TV (OLED88Z9)

Il primo OLED 8K di LG è dotato di un pannello enorme e di una qualità di immagine favolosa

LG Z9 OLED
Editor's Choice
(Pictured: The LG Z9 OLED from 2020)
(Image: © LG)

TechRadar Verdetto

L'OLED88ZL è il primo 8K OLED di LG, è caratterizzato dalla maggior diagonale mai adottata dall’azienda coreana e dà un’esperienza visiva senza precedenti grazie all’HDR. È arricchito da un elenco di feature di prim’ordine che spaziano da una piattaforma smart completa ed intuitiva ad un comparto audio eccellente. L’unica, piccola, pecca è il prezzo...

Pro

  • +

    Qualità dell’immagine eccellente

  • +

    Neri profondi

  • +

    Dolby Vision e Atmos

  • +

    Smart TV arricchita dall’IA di LG

  • +

    Ottima sezione audio

  • +

    Design fantastico

Contro

  • -

    Manca il supporto all’HDR 10+

  • -

    Luminosità HDR limitata

  • -

    Non può essere appeso alla parete

  • -

    Estremamente costoso

Perché puoi fidarti di TechRadar I nostri esperti revisori trascorrono ore a testare e confrontare prodotti e servizi in modo che tu possa scegliere il meglio per te. Scopri di più su come testiamo.

LG entra con un leggero ritardo nell’arena dei televisori 8K, laddove la rivale Samsung già da qualche tempo sta cercando di affermare la propria supremazia con due linee di prodotti (il Samsung Q950R e il Q900R) e dimensioni  adatte a svariati tipi di utenze.

L’azienda coreana non si era seduta sugli allori; semplicemente si era presa il giusto tempo per progettare il qui presente Z9, un vero e proprio manifesto ingegneristico con cui LG è determinata a confermare l’indiscussa leadership nel settore dei pannelli OLED, grazie non solo al supporto della risoluzione 8K ma soprattutto alla maggior diagonale mai realizzata per la tecnologia a diodi organici.

Come è lecito attendersi lo Z9 è arricchito dalla stessa lista di feature che caratterizzano gli ultimi TV LG di fascia alta: partiamo quindi da un processore di ultima generazione, connessioni HDMI 2.1, il supporto a Dolby Atmos e la premiata piattaforma webOS, coadiuvata dall’intelligenza artificiale ThinQ. A questo aggiungiamo inoltre un box esterno per l’aggiornamento software studiato per mantenere questo mastodonte ai vertici della categoria nel corso degli anni a venire, preservandone il valore dell’investimento.

Prezzo e disponibilità

Lo Z9 è disponibile in un’unica diagonale di 88” (OLED88Z9PLA) ed è disponibile al prezzo di circa 27.000,00 euro.

Design

LG Z9 OLED specs

**Dimensioni schermo:** 88-pollici| **Sintonizzatore:** Freeview HD, satellite HD | **8K:** Sì| **HDR:** Sì| **Tecnologia del pannello:** OLED | **Smart TV:** Sì, webOS e ThinQ AI | **Curvo:** No | **Dimensioni:** 1961(w) x 1456(h) x 281(d)mm | **Peso:** 102kg | **3D:** No | **Input:** 4xHDMI 2.1, 3xUSB, 2xRF, ottico, analogico, cuffie, CI slot

L’LG Z9 ha tutte le caratteristiche di un prodotto premium; è contraddistinto da un design minimalista che tenta di far passare per discreto uno schermo che, per sua stessa natura, non passa certo inosservato: stiamo pur sempre parlando di un mastodonte da 88 pollici. In questo aiutano sia le cornici, ridotte ai minimi termini, che il pannello ultrasottile, ma è la base che contribuisce a rendere l’ingombro meno invadente, sino a rendere più ariosa la stanza.

Concentriamoci dunque su questo fondamentale elemento dell’OLED88Z9. Il piedistallo  è in alluminio spazzolato e non è separabile dal televisore. Ha la forma di un parallelepipedo cavo: il “buco” non è puramente estetico, ma funzionale all’impianto audio: il suono “sparato” dagli speaker inferiori viene reindirizzato attraverso la cornice verso l’ascoltatore; nella parte inferiore sono presenti inoltre due subwoofer destinati ai bassi.

Questo accorgimento di design non serve, comunque, solo a scopi tecnici, ma, come scritto poco sopra, contribuisce a sottolineare la natura di prodotto d’elite al televisore di LG. L’unico, piccolo, problema è che il rivestimento argenteo è piuttosto riflettente, e questo potrebbe creare dei fastidi nella visione delle scene più buie a luci spente. Una pellicola scura applicata alla zona superiore dello stand elimina quello che per i più esigenti (e, considerando il prezzo, lo dovrebbero essere tutti gli acquirenti di questo TV) potrebbe essere un inconveniente.

Come il resto della gamma 2019 di LG, anche l'OLED88Z9 è contraddistinto dalla tecnologia HDMI 2.1, che è naturalmente necessaria per poter pilotare un segnale a 8K. Inoltre, supporta frame rate fino a 120Hz, metadati dinamici per la regolazione dell’HDR, l’eARC (enahced audio return channel), frequenze di refresh variabili (VRR) e l’auto low latency mode (ALLM).

(Image credit: LG)

In totale si contano quattro uscite HDMI 2.1 (tre laterali e una posteriore); rimanendo in tema di connettività troviamo anche tre porte USB, due delle quali nel retro e una a lato, un sintonizzatore per il digitale terrestre e uno per il segnale satellitare; una porta LAN, un lettore di Smart CAM, un’uscita ottica e un jack per le cuffie. Parlando di connessioni senza fili c’è il pieno supporto ai protocolli WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.0 e AirPlay 2.

Ci sono diversi codec di compressione per l’8K in fase di sviluppo, quindi per evitare che lo Z9 diventi rapidamente obsoleto LG ha deciso di realizzare un box che permetterà di aggiornare il firmware del televisore. Questo tool sarà disponibile a fine anno e sarà gratuito per tutti i possessori del bestione, mentre i futuri acquirenti lo troveranno all’interno della confezione. Il box si collega attraverso una porta HDMI e una porta USB e potrà essere utilizzato sino a quando continueranno ad essere sviluppati codec, garantendo in questo modo una notevole longevità al prodotto.

La linea Z9 utilizza il telecomando “Magic Remote”, che in questo caso ha subito una rivisitazione per allinearsi all’estetica dello Z9. Dal punto di vista estetico è rimasto sostanzialmente invariato, ma la finitura in argento che si sposa con la colorazione della base è un vero tocco di classe. Per il resto la semplicità di utilizzo è quella di sempre, ossia ottima. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla rotellina centrale che permette di navigare tra i menù in modo rapido e preciso.

Design in breve: Nonostante le dimensioni mastodontiche, lo Z9 ha un design minimalista e discreto. Quattro porte HDMI 2.1 e l’upgrader box garantiscono un’ottima longevità al prodotto di LG.

(Image credit: LG)

Smart TV (webOS con ThinQ)

Non c’è da stupirsi che LG abbia confermato, anche per il suo top di gamma, il sistema operativo webOS, che continua a rappresentare un’eccellenza nel panorama delle Smart TV. È costruito attorno a un launcher che si apre nella zona inferiore dello schermo; selezionando i vari tab si attivano poi delle barre laterali molto rapide da navigare e consultare. L’intelligenza artificiale si occupa dei suggerimenti in base alle abitudini dell’utilizzatore, mentre l’Intelligent Edit ordina le app in base alle ore di utilizzo. Si tratta di una feature particolarmente utile perché LG ha inserito una lista davvero completa di utility tra cui non potevano mancare Netflix, Amazon, YouTube, Now TV, Rakuten. Ma la vera ciliegina sulla torta è che tutte supportano le tecnologie HLG, Dolby Vision e Dolby Atmos.

Troviamo anche una dashboard che permette di controllare tutti i dispositivi collegati al router di casa, e per i devoti di Apple c’è anche il supporto a HomeKit. ThinQ incorpora sia l’assistente vocale di Google che Alexa di Amazon, con il risultato che potrete utilizzare lo Z9 non come semplice televisore ma come vero e proprio assistente robotico da controllare premendo il pulsante del microfono sul telecomando.

Smart TV in breve: webOS si conferma essere il miglior sistema operativo per Smart TV. Non solo è il più completo, ma grazie all’integrazione con l’IA ThinQ di LG, e alle applicazioni di Apple, Amazon e Google è anche il più intelligente.

(Image credit: LG)

Prestazioni in HD/SDR

Come abbiamo detto lo Z9 utilizza un pannello OLED a 10 bit da 88 pollici, contraddistinto dalla risoluzione 7680x4320, il che significa che è popolato da oltre 33 milioni di pixel. Questo è il motivo principale per cui LG non è, al momento, riuscita a ridurre la diagonale: limitazioni tecniche rendono difficile scendere a polliciaggi inferiori.

Per gestire l’aumento di risoluzione si è reso necessario potenziare la CPU Alpha 9 di seconda generazione. L’aggiornamento del chip ha introdotto nuovi algoritmi di deep learning che analizzano il contenuto prima di ottimizzare l’immagine, eseguendone l’uspcale, applicando sei filtri di riduzione del rumore, migliorando la definizione degli oggetti e la loro profondità sulla scena, aggiustando di conseguenza la scala di colori.

Lo sappiamo, uno schermo grande è il massimo per chi è alla ricerca dell’esperienza visiva più immersiva; allo stesso tempo però mette drammaticamente in evidenza la qualità del materiale che gli viene dato in pasto. Il processore di LG tuttavia fa un lavoro egregio nel rimettere in sesto i segnali compressi e a bassa risoluzione che arrivano comunemente dalla sorgente del digitale terrestre, o dai DVD, grazie ad algoritmi davvero efficaci; in questo l’utilizzo del machine learning viene davvero in aiuto per eseguire l’upscaling di contenuti a bassa qualità; basta però non attendersi miracoli. Salendo alla sempre più diffusa risoluzione FullHD l’intervento del post-processing è sempre meno necessario, per cui disabilitando l’IA i risultati sono davvero spettacolari. L’accuratezza della scala di grigi è fantastica, e il Blu-ray di Sin City è stato riprodotto in maniera sublime, con neri profondi, bianchi dettagliati e un eccellente livello di dettaglio nelle tonalità intermedie.

Provando qualcosa più recente, come Gravity, c’è ancora una volta da rimanere a bocca aperta: i fotogrammi traboccano  di dettagli, anche i più piccoli. Il contrasto tra il bianco delle tute degli astronauti e della nave risalta con lo sfondo nero dello spazio. I movimenti sono fluidi. L’accuratezza nella riproduzione dei colori è uno dei tanti punti di forza dello Z9 ed è messo in bella mostra anche in Samsara, la cui splendida fotografia risulta perfettamente saturata e realistica.

Prestazioni HD/SDR in breve: Il processore Alpha 9 utilizza tutti i pixel del pannello, a 8K, tirando fuori il meglio anche da materiali molto compressi o in bassa risoluzione.

(Image credit: LG)

Prestazioni 4K/HDR

Ci avviciniamo al terreno di caccia dello Z9: quando parliamo di contenuti in 4K HDR la concorrenza deve alzare bandiera bianca. Risultati permessi dagli ottimi fondamentali su cui è realizzato questo colosso  di LG: la luminosità arriva a 800nit e lo spazio DCI-P3 è coperto quasi al 100%; il tone mapping è altrettanto ottimo, visto che riesce a seguire con precisione la curva PQ.

Tutto questo si traduce, molto semplicemente, in scenari mozzafiato mentre guardiamo il Blu-ray 4K di Blade Runner 2049, soprattutto per quanto riguarda la saturazione dei colori. La scena di Las Vegas è annegata nelle tonalità arancioni, ma non c’è traccia di banding grazie all’adozione della tecnologia a 10bit. In questa scena si nota anche il lavoro straordinario del tone mapping, con neri profondissimi e i precisissimi dettagli delle ombre, prive dell’effetto clipping.

Un altro ottimo esempio per saggiare la supremazia assoluta di questo 88” è la versione 4K di Alien, realizzata utilizzando i negativi. L’immagine rimane fedele a quella dell’originale considerando che il nostro bestione non rimuove la grana, ma raggiunge allo stesso tempo un livello di dettaglio inimmaginabile negli home video degli anni ‘80. I neri lasciano stupefatti, sembrano letteralmente infiniti... eppure lì, nell’oscurità delle stanze della Nostromo, si muovono terribili minacce. Anche in questo caso potremmo parlare di san tone mapping, visto che il lavoro più importante è affidato a questo algoritmo che si assicura di mantenere la giusta tonalità nelle zone più illuminate. Emblematica in questo senso l’iconica scena della “nascita” del chestburster dal petto di John Hurt, con il sangue che cola dalla testa del piccolo alieno mentre la maglia è imbrattata di schizzi rossi: una sensazione così viscerale che mai avevamo provato prima guardando il capolavoro di Ridley Scott.

Alien è codificato usando lo standard HDR10+, che sfortunatamente non è supportato dallo Z9, che quindi si ferma al layer HDR10. In ogni caso supporta il Dolby Vision, ossia l’altro standard che utilizza metadati dinamici: per accorgersene basta provare ad inserire nel lettore UHD il disco di Aquaman. Le sequenze sott’acqua possono essere descritte utilizzando solo una parola: mozzafiato. In particolare la discesa del supereroe negli abissi, in cui viene illuminato solo da un bagliore, è esemplificativa. Certo, i neri sono assoluti, ma che dire dell’illuminazione dei paesaggi sahariani o della gamma cromatica, che spinge al massimo le potenzialità dell’HDR, nel villaggio siciliano? Non c’è nulla in cui la belva di LG non riesca ad eccellere. Non ci crederete ma si comporta bene anche con i videogame: basta attaccare una console Xbox per accorgersene. Merito di un input lag di soli 17.9ms, in grado di soddisfare anche i giocatori più esigenti, ma anche della perfetta riproduzione delle immagini in movimento. L’Alfa Romeo Giulia in Forza Motorsport 7 che sfreccia sul tracciato di Monza sembra praticamente identica alla pubblicità della berlina del biscione. Se poi volete godervi l’HDR vi sarà sufficiente lanciare Assassin’s Creed Odyssey per respirare la brezza del mar egeo.

Prestazioni 4K/HDR in breve: Pur non avendo la stessa luminosità dei monitori QLED, questo 8K offre un’incredibile qualità dell’immagine grazie ad un sontuoso supporto dell’HDR. Siamo però molto dispiaciuti che non sia supportato lo standard HDR 10+: una mancanza inaccettabile per un prodotto di questa fascia di prezzo.

(Image credit: LG)

8K/HDR Performance

L’abbiamo capito, lo Z9 si comporta alla grande sia con contenuti FullHD che con i 4K HDR, ma in fin dei conti la risoluzione è ben doppia rispetto a quella dello standard UHD. Il problema di fondo è la mancanza di contenuti nativi al di fuori dell’Asia: l’unico modo per farsi cadere la mascella è quindi quello di lanciare la demo di Spears e Munsil in 8K HDR 10 che LG ci ha gentilmente fornito, per testare al limite le potenzialità di questo elefante. Un filmato semplicemente sbalorditivo in termini di precisione dei dettagli. Ogni albero, ogni foglia o filo d’erba è perfettamente definito; non ci stanchiamo di ripeterlo, il merito va alle caratteristiche tecniche del televisore, con i suoi neri assoluti, alla gamma cromatica, alla definizione dei profili. Insomma, sembra come se davanti a noi non ci fosse uno schermo ma una finestra aperta su un meraviglioso giardino.

LG recentemente ha fatto una domanda provocatoria: cosa significa parlare di 8K? La maggior parte di noi risponderebbe che si tratta semplicemente di un aumento della risoluzione. Il che è sicuramente vero, ma crea un secondo problema, ossia di inserire una quantità mostruosa di dettagli in uno spazio relativamente ristretto, mantenendoli ben distinti. Utilizzando questo metodo di valutazione, i TV 8K di LG funzionano molto bene, con ogni pixel chiaramente definito. Tuttavia, quando si guardano da vicino i pixel su alcuni televisori 8K concorrenti, appaiono sfocati. La ragione di ciò è che la tecnologia impiegata su alcuni pannelli LCD VA per migliorare gli angoli di visione influisce anche sulla definizione dei pixel.

Si tratta di un problema riscontrabile solamente avvicinandosi moltissimo, mentre è quasi impercettibile se la distanza di visione è quella tradizionale. Quel che conta, comunque, è la qualità delle immagini e possiamo affermare senza alcun dubbio che lo Z9 si pone ai vertici della categoria.

Prestazioni 8K/HDR in breve: I benefici dell’8K sono assolutamente riscontrabili, peccato per la mancanza di contenuti.

(Image credit: LG)

Sound

Passiamo ora ad occuparci delle orecchie perché, per quanto a un televisore si richieda soprattutto la qualità di visione, anche l’udito vuole la sua parte. E con un costo di 27.000,00 euro ci si aspetta una qualità  che possa essere approvata anche da un audiofilo. Non c’è da sorprendersi, arrivati a questo punto della recensione, che anche sotto questo aspetto i tecnici di LG si siano superati. 

Il sistema è un 4.2 che, come abbiamo scritto inizialmente, sfrutta la particolare conformazione della base per enfatizzare i toni. Una delle feature che ci ha letteralmente rapito è stata la One Touch Sound Tuning di LG: sfruttando il microfono incorporato nel telecomando, il sistema è in grado di capire la conformazione della stanza e di adattare di conseguenza l’equalizzatore. L’instancabile ThinQ mette il proprio zampino anche qui, visto che si occupa di virtualizzare i suoni partendo da un classico segnale 2.1 per trasformarlo in un più avvolgente 5.1.

4 tweeter sono presenti nella base dello Z9 e “sparano” il suono verso il basso, che poi viene riflesso in direzione dello spettatore. Nella zona più bassa troviamo invece due sub che si occupando di enfatizzare le tonalità più basse, e vi possiamo assicurare che svolgono molto bene il lavoro a cui sono chiamati. I musical sono il genere che trae maggiormente beneficio da questo impianto: abbiamo lanciato La La Land e la colonna sonora jazz è stata trattata coi guanti, a partire dall’uptempo Another Day of Sun per passare alla più lenta City of Star. Gli 80W di cui è dotato l’impianto integrato si sono dimostrati più che sufficienti per far vibrare le pareti con l’esecuzione di We are the Champions allo stadio di Wembley in Bohemian Rhapsody.

The Samsung Q950R is the Z9's biggest competitor. 

The Samsung Q950R is the Z9's biggest competitor.  (Image credit: Samsung)

In alternativa...

Se siete alla ricerca di un TV 8K di fascia alta, l’alternativa è il Samsung Q950R: è dotato di tecnologia QLED e disponibile in un’ampia gamma di dimensioni, a partire dal 55” (nonostante le perplessità di LG riguardo tagli così piccoli), per finire con l’astronomico 98” (modello per cui sono richiesti ben oltre 50.000 euro). Il post processing e i segnali audio sono gestiti dall’intelligenza artificiale; l’esperienza multimediale è completa e comprende anche la Apple TV. Supporta gli standard Dolby Atmos, HDR 10+; manca però l’adozione del Dolby Vision. Nel suo modello entry-level il Q950R è sicuramente la porta di ingresso più economica per entrare nel mondo degli 8K.

Se siete alla ricerca di uno schermo gigantesco ma allo stesso tempo non volete ricorrere alla vendita degli organi, allora potreste considerare il 77” OLED di casa LG, un vero best-buy. Il C9 non supporta la risoluzione 8K, ma presenta tutte le altre caratteristiche che abbiamo visto in questa recensione, ossia la CPU Alpha9 di seconda generazione, gli ingressi HDMI 2.1, Dolby Vision, Dolby Atmos, il sistema operativo webOS e l’IA ThinQ. Superbe le sue performance, soprattutto grazie al’HDR. Se volete avvicinarvi al mondo OLED, la serie C9 rappresenta sicuramente la scelta obbligata.

Verdetto finale

L’LG Z9 rappresenta il massimo della tecnologia OLED con un pannello da 88 pollici, e ha una lista completa di feature. Le prestazioni sono incredibili sotto tutti i punti di vista e, anche se al momento non ci sono contenuti nativi in 8K, la presenza di un box per l’aggiornamento dei codec e di quattro porte HDMI 2.1 garantiscono che l’investimento non perda valore negli anni.

L’LG Z9 rappresenta il massimo della tecnologia OLED con un pannello da 88 pollici e una lista completa di feature. Le prestazioni sono incredibili sotto tutti i punti di vista e, anche se al momento non ci sono contenuti nativi in 8K, la presenza di un box per l’aggiornamento dei codec e di quattro porte HDMI 2.1 garantiscono che l’investimento non perda valore negli anni.

Il design è super, cattura gli occhi senza scadere nel pacchiano; la qualità audio non è da meno e poi c’è il plus del machine learning applicato al post-processing, ai suoni e alle abitudini nell’utilizzo della piattaforma webOS. In poche parole, lo Z9 è un TV premium che offre prestazioni premium e, ovviamente, di premium ha anche il prezzo.

  • Looking for something more... attainable? Check out our list of the best 4K TVs
TOPICS
Freelance Home Entertainment Reviewer

Stephen is a freelance reviewer with over ten years experience writing for all the major tech publications. As a lifelong film fan he’s embraced the evolution of home entertainment over the decades, and as a professional audio and video calibrator he’s able to keep abreast of the latest developments and innovations. When not reviewing the latest products, Stephen can be found obsessing over how to cram a bigger screen and more speakers into his own home cinema.