L'IA ha decifrato una pergamena di 2000 anni fa sepolta dalle ceneri del Vesuvio

The scroll that's been unfurled using machine learning
(Immagine:: Vesuvian Challenge)

Quando il Vesuvio nel 79 d.C. seppellì l'antica città romana di Ercolano - e centinaia di pergamene - nella cenere vulcanica. Ora, grazie al modello di apprendimento automatico di uno studente, potremmo presto avere un modo per leggerli.

L'informatico ventunenne Luke Farritor ha progettato un algoritmo in grado di individuare le lettere greche su uno dei rotoli di papiro, e la prima parola tradotta con successo è stata "porpora". Questo salto tecnologico arriva dopo secoli di tentativi di comprendere il contenuto dei papiri.

L'IA ci aiuta a riscoprire il nostro passato

Come risultato dei suoi sforzi, Farritor ha ricevuto 40.000 dollari per aver letto più di dieci caratteri in una piccola porzione. È previsto anche un primo premio di 700.000 dollari per la lettura di quattro o più passaggi di un papiro, obbiettivo che gli organizzatori della Vesuvius Challenge ritengono "decisamente raggiungibile".

Gli sforzi per utilizzare l'intelligenza artificiale per capire cosa contengono i testi antichi risalgono al 2019 e al lavoro di Stephen Parsons per rilevare l'inchiostro dalle scansioni TC utilizzando modelli di apprendimento automatico. Questo ha ispirato Nat Friedman e Daniel Gross a lanciare tale sfida.

The word 'purple' found in an ancient scroll

(Image credit: Vesuvian Challenge)

All'inizio del 2023 il concorrente, Casey Handmer ha individuato un motivo che potrebbe sembrare inchiostro in una pergamena non aperta. Si è trattato di un'enorme scoperta, dato che è stata la prima persona su quasi 2.000 a vedere l'inchiostro nella pergamena.

Farritor ha quindi iniziato ad addestrare un modello di apprendimento automatico su questo modello, diventando più sofisticato e in grado di rivelare più tracce di inchiostro e lettere vere e proprie.

Il modello ha quindi iniziato a rilevare tracce che l'occhio nudo non era in grado di individuare e che hanno iniziato a formare più lettere e parole intere. Alla fine il suo modello di apprendimento automatico ha trovato prove sufficienti per individuare la parola porphyras, che significa viola.

Anche un altro concorrente, Youssef Nader, ha scoperto la stessa parola nella stessa area e si è aggiudicato il secondo posto con un premio di 10.000 dollari. Gli organizzatori sono intenzionati a combinare i diversi sforzi per generare una macchina di scoperta e traduzione ancora più efficace per scoprire i segreti delle pergamene e fare più luce su questa affascinante epoca storica.

Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.

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