Esattamente un anno fa, Twitter aveva introdotto il servizio Tor progettato per mantenere la sicurezza e impedire il tracciamento, consentendo ai cittadini dei Paesi in cui la piattaforma di social media è vietata di continuare a usarla.
Naturalmente all'epoca dell'annuncio si pensava al ban imposto dalla Russia, che permane tuttora: essendo illegale per le testate giornalistiche riferire qualcosa di diverso dalla narrazione ufficiale e censurata del governo sulla guerra in Russia, Twitter è diventato un'importante fonte di obiettività per i cittadini.
Tuttavia, il Tor Project ha confermato che la versione onion del social network è attualmente inattiva, lasciando gli utenti dei Paesi interessati senza accesso a Twitter a causa dei blocchi web nazionali.
La versione Tor di Twitter
A soli due giorni dal suo primo compleanno, sembra che Twitter abbia lasciato scadere il certificato del servizio onion Tor.
Twitter non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito e, da quando Elon Musk ha smantellato l'ufficio stampa, è stato difficile contattare la piattaforma.
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"La versione di Twitter come servizio onion Tor non è più disponibile, a quanto pare senza prospettiva di rinnovo. Il Tor Project ha contattato Twitter per cercare di rinnovare il certificato", ha riferito un portavoce.
L'ingegnere della sicurezza Alec Muffett, che annunciò il lancio del sito onion per conto di Twitter l'anno scorso, ha spiegato che "le persone che l'hanno costruito - almeno quelle con cui ha interagito - sono tutte scomparse".
I siti onion sono sovente associati al dark web, ma in realtà sono molto utili per gli utenti che vivono in contesti caratterizzati da governi repressivi e vogliono accedere alle informazioni in maniera anonima.