Samsung vieta ChatGPT ai dipendenti dopo l'ennesima fuga di notizie
AI spiona!
Samsung ha chiesto ai suoi dipendenti di non usare ChatGPT e di altri software AI generativi sul posto di lavoro a seguito di una grave fuga di informazioni top secret.
Il colosso sudcoreano ha comunicato al personale che sta dando un giro di vite all'uso dei software AI generativi in quanto ritenuti "poco sicuri". Tra le informazioni trapelate c'è persino una parte del codice sorgente della società coreana, finito nel database di OpenAI dopo che un dipendente ha utilizzato ChatGPT per completare più rapidamente alcune assegnazioni.
L'azienda afferma che la sua mossa servirà a "creare un ambiente sicuro" e che la decisione è legata al timore che i dati utilizzati dagli strumenti AI vengano memorizzati su server esterni, impedendogli di scoprire quali sono i dati trapelati, dove vengono memorizzati e di conseguenza come trovarli e cancellarli.
Il ban di ChatGPT
All'inizio di quest'anno l'azienda coreana ha subito tre fughe di informazioni sensibili causate dall'uso di ChatGPT. Si tratta di episodi particolarmente gravi in quanto ChatGPT conserva i dati inseriti dagli utenti per "imparare", il che significa che i segreti commerciali interni di Samsung ora si trovano nelle mani di OpenAI, l'azienda che sta dietro alla piattaforma.
In risposta agli incidenti, Samsung starebbe sviluppando un proprio servizio di intelligenza artificiale per uso interno, che però limita le richieste a 1024 byte di dimensione.
Nel frattempo, l'azienda ha chiesto ai dipendenti di abbandonare (anche se momentaneamente) i software AI generativi per tutelare la segretezza dei dati sensibili.
"La sede centrale sta rivedendo le misure di sicurezza per creare un ambiente sicuro in cui utilizzare l'AI generativa per migliorare la produttività e l'efficienza dei dipendenti".
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Bloomberg ha riportato anche un'altra nota interna dell'azienda coreana da cui si evince la temporaneità del provvedimento: "Tuttavia, finché non saranno predisposte queste misure, limiteremo temporaneamente l'uso dell'AI generativa".
Le restrizioni si applicheranno a chiunque utilizzi un telefono, un tablet o un computer Samsung aziendale; al contempo, il personale è invitato a non caricare informazioni sensibili utilizzando dispositivi personali.
"Vi chiediamo di aderire diligentemente alle nostre linee guida sulla sicurezza e la mancata osservanza di tali linee guida potrebbe comportare una violazione o una compromissione delle informazioni aziendali, con conseguenti azioni disciplinari fino al licenziamento".
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
- Mike MooreDeputy Editor, TechRadar Pro