I colossi della tecnologia dovrebbero pagare gli utenti per condividere le loro informazioni sulla privacy
Uno studio ha stabilito il prezzo della privacy dei consumatori
Un nuovo studio ha rivelato che gli utenti tedeschi di Facebook credono che il social network dovrebbe pagare 8 dollari al mese per avere il permesso di utilizzare le informazioni personali, mentre gli utenti statunitensi si accontenterebbero di soli 3,50 dollari al mese.
Lo studio, intitolato “Quanto vale la privacy in tutto il mondo sulle piattaforme?", è stato condotto da Jeffrey Prince e Scott Wallsten del Technology Policy Institute (TPI). È la prima volta che viene fatto uno studio del genere, con l’obiettivo di quantificare il valore della privacy e dei dati online.
TPI ha esaminato le abitudini degli utenti negli Stati Uniti, in Germania, Messico, Brasile, Colombia e Argentina per valutare quanto vale la privacy in ciascun Paese.
- Samsung Galaxy S20 vs Galaxy S10: generazioni a confronto
- Galaxy Buds Plus ufficiali: ecco i rivali degli Apple Airpods
- Samsung Galaxy S20 vs Galaxy S20 Plus vs Galaxy S20 Ultra: quali sono le differenze?
Lo studio è stato effettuato in un momento in cui i consumatori sono sempre più preoccupati di come le aziende leader nel campo della tecnologia e i rivenditori raccolgono e monetizzano i loro dati personali.
Il prezzo della privacy
Scott Wallsten, presidente e collega senior di TPI, ha spiegato a Reuters come sia necessario quantificare il valore della privacy prima di analizzare le politiche sulla privacy dell'azienda, dicendo:
"Le differenze nel modo in cui le persone hanno a cuore la loro privacy nei diversi Paesi suggeriscono che le persone in alcuni luoghi potrebbero preferire una regolamentazione più debole, mentre gli abitanti di altri Paesi potrebbero preferire più garanzie. La quantificazione del valore della privacy è necessaria per condurre qualsiasi proposta di analisi".
Lo studio ha rilevato che gli utenti tedeschi chiedono una cifra superiore, rispetto ai consumatori statunitensi, per consentire alle aziende tecnologiche di condividere i propri dati personali con terze parti. Tuttavia, le persone in tutti i Paesi esaminati attribuiscono il massimo valore alle informazioni finanziarie, come i saldi delle banche e le informazioni biometriche, mentre i dati sulla posizione sono i meno preziosi.
Sei un professionista? Iscriviti alla nostra Newsletter
Iscriviti alla newsletter di Techradar Pro per ricevere tutte le ultime notizie, opinioni, editoriali e guide per il successo della tua impresa!
Secondo lo studio, una piattaforma tecnologica dovrebbe pagare ai consumatori 8,44 dollari al mese per condividere le informazioni sul saldo bancario, 7,56 dollari per condividere le informazioni sulle impronte digitali, 6,05 dollari per leggere quello che scrive l’utente e 5,80 dollari per condividere informazioni sui prelievi di contanti. Sorprendentemente, i partecipanti al sondaggio vogliono essere pagati solo 1,82 dollari al mese per condividere i loro dati sulla posizione.
Via Reuters
After working with the TechRadar Pro team for the last several years, Anthony is now the security and networking editor at Tom’s Guide where he covers everything from data breaches and ransomware gangs to the best way to cover your whole home or business with Wi-Fi. When not writing, you can find him tinkering with PCs and game consoles, managing cables and upgrading his smart home.