Hosting in cloud vs hosting condiviso: qual è la differenza?

Ormai il termine “cloud” è diventato di uso comune, praticamente in ogni ambito tecnologico in cui siamo immersi. E sebbene le persone più avvezze alla tecnologia abbiano chiaro il significato del termine, non possiamo dire lo stesso per tutte le sue possibili applicazioni.

Dunque, prima di procedere con la lettura, vogliamo definire brevemente la differenza fra l’hosting in cloud e quello condiviso. Il primo consente al vostro sito web di essere ospitato su più server sincronizzati che condividono le risorse. L’hosting condiviso presenta più siti web che condividono le risorse su un singolo server.

Per fare un esempio, l’hosting in cloud non è solo un mero web hosting condiviso con un bell’adesivo che recita “Cloud”. L’hosting in cloud è un mondo a parte rispetto alle forme più tradizionali di hosting condiviso e offre diversi vantaggi unici che ne definiscono la ragion d’essere. 

Vantaggi e dettagli dell’hosting in cloud

A un livello basilare, la differenza fondamentale nel cloud hosting è appunto il cloud. Proprio come per il cloud computing, l’hosting in cloud si chiama così poiché sfrutta la potenza di calcolo del cloud, ovvero un insieme di risorse allocate in modo dinamico in una grande rete di componenti fisici, anziché in un insieme fisso di componenti hardware.

In teoria, l’hosting in cloud offre scalabilità infinita, dal momento che consente a un numero illimitato di computer di agire come un unico sistema. Sfruttando la virtualizzazione, più server fisici vengono raggruppati e presentati al sito web o all’app come un singolo computer.

I vantaggi dell’hosting in cloud rispecchiano molti di quelli offerti da altri servizi di cloud computing, come una maggiore affidabilità e ridondanza, prestazioni superiori e scalabilità on-demand. Tutte queste caratteristiche sono ideali per i siti web, in cui la presentazione di un prodotto molto importante o il successo imprevisto di un video virale può determinare picchi di traffico al sito web in pochi minuti. Laddove un normale hosting potrebbe subire un impatto negativo dall’aumento improvviso del workload (in base alle risorse allocate in modo permanente al sito), grazie all’hosting in cloud, le risorse del sito web scalano automaticamente per soddisfare le richieste. Di conseguenza, il vostro sito web sarà sempre pronto ad affrontare qualsiasi imprevisto.

Inoltre, il raggruppamento delle risorse si presta bene alla ridondanza dei siti web. Dal momento che il vostro sito viene ospitato su più server anziché su uno solo, in caso di guasto di uno dei server, il sito resterà operativo. Il carico “abbandonato” da un server in malfunzionamento viene gestito automaticamente dagli altri server nel cloud. Se questi si ritrovano in sovraccarico, vengono aggiunti automaticamente altri server online per ovviare alla situazione. Infine, l’hosting in cloud è progettato per garantire i livelli di servizio necessari per il vostro sito web.

Vantaggi e dettagli dell’hosting condiviso

L’hosting condiviso, d’altro canto, costituisce una soluzione di web hosting in cui ogni cliente riceve una porzione dello stesso server fisico in termini di hardware, per eseguire il proprio sito web o la propria applicazione. L’hosting condiviso rappresenta spesso la soluzione più economica per portare online i progetti, dal momento che il provider del servizio ospita più clienti su un unico web server, determinando costi complessivi più bassi.

Sebbene l’hosting condiviso possa essere la piattaforma ideale, in termini economici, per i progetti meno impegnativi, senza dubbio presenta alcuni limiti. A fronte di un certo numero di clienti che condividono un unico gruppo di hardware fisici, i singoli utenti non potranno mai contare su un livello garantito di prestazioni del server.

Per i siti e le app dai requisiti minimi o traffico ridotto ciò potrebbe anche non costituire un problema. Tuttavia, per i processi più esosi in termini di risorse e le operazioni aziendali più delicate, molti utenti potrebbero non trovarsi affatto bene con l’hosting condiviso.

Una questione controversa

Ma perché l’hosting condiviso non è adatto alle applicazioni più “pesanti”? In sostanza per via della “contesa” delle risorse. La piena potenza dell’hardware sarà sempre suddivisa fra vari siti e applicazioni, in costante competizione per la potenza di calcolo.

Immaginate un cliente su una piattaforma condivisa che, all’improvviso, subisce un picco di traffico. Fortunatamente, gli altri siti web sullo stesso server ricevono poco traffico, pertanto è possibile assegnare qualche risorsa in più per gestire i visitatori extra. Ma cosa accade se più siti web diventano molto popolari contemporaneamente?

Il server dispone di una quantità limitata di risorse da assegnare, pertanto le applicazioni più impegnative difficilmente otterranno sempre le risorse necessarie. Il risultato finale sono prestazioni incostanti, tempi di caricamento prolungati e un’esperienza non esattamente piacevole per l’utente finale. Se il vostro sito web attira molti potenziali clienti o genera molte vendite, questo può diventare un grosso problema.

Anche con una competitività elevata, l’hosting condiviso può comunque affidarsi a tecnologie complesse per garantire prestazioni accettabili, quantomeno per i siti dai requisiti medio-bassi. Resta comunque un fatto: i siti più impegnativi non otterranno mai prestazioni elevate in modo prevedibile e costante, se non all’interno di una piattaforma dedicata.

Hosting in cloud = server (virtuali) dedicati

Uno dei principali equivoci sull’hosting in cloud è l’idea che non offra aumenti significativi di prestazioni rispetto a una normale soluzione di hosting condiviso. In realtà è esattamente il contrario.

Grazie all’hosting in cloud, ogni singola risorsa configurata è dedicata esclusivamente a voi. Processori, RAM e archiviazione in SSD garantiscono le prestazioni sull’hosting in cloud, esattamente allo stesso modo in cui avviene sui server completi. In pratica, il vostro blog in WordPress o il sito in Drupal verrà gestito con lo stesso livello elevato di prestazioni che otterreste da un server dedicato. Se prevedete un numero maggiore di visitatori, vi basterà configurare ulteriori risorse server.

Come una piattaforma condivisa, è possibile gestire ogni aspetto da un pannello di controllo centrale, ma con la flessibilità di poter gestire i file tramite SFTP, installare e aggiornare le applicazioni (ad es. Wordpress), gestire database e DNS, nonché modificare il codice sorgente. L’hosting in cloud è gestibile nello stesso modo delle piattaforme fisiche condivise, dal momento che i siti web e le applicazioni lo riconoscono esattamente così. La virtualizzazione “inganna” il sito web, facendogli credere di essere ospitato all’interno di un dato hardware, con processori, RAM e altre componenti a esso dedicati. Il fatto che le risorse vengano suddivise fra quattro diversi server in due data center distinti non ha importanza.

Naturalmente, come abbiamo detto, la differenza sostanziale sta nel fatto che, rispetto all’hosting condiviso, l’hosting in cloud offre risorse interamente dedicate, scalabili su richiesta per garantire determinati livelli di prestazioni. Una specie di opzione con “hosting dedicato” per gli utenti che desiderano la maggiore potenza offerta da un server personale, ma che non vogliono occuparsi della sua gestione.

Decidete in anticipo

Come sempre, la risposta breve alla domanda “qual è il migliore fra l’hosting in cloud e l’hosting condiviso?” è che tutto dipende dai requisiti.

Considerati i vantaggi, non deve sorprendere il fatto che l’hosting in cloud è considerato spesso come l’opzione migliore rispetto all’hosting condiviso. Tuttavia, è importante tenere presente che tali vantaggi hanno un costo e che, come regola generale, l’hosting in cloud è più caro rispetto ai piani di hosting condiviso.

Detto questo, se prevedete di ampliare la vostra presenza online e ritenete utili i vantaggi offerti dall’hosting in cloud, il prezzo non dovrebbe pesare sulla vostra decisione. In altre parole, per le organizzazioni in cui l’affidabilità e la scalabilità dei siti web sono fattori cruciali, l’hosting in cloud è ormai lo standard. Se il vostro canale di vendita principale è il sito web, l’hosting in cloud è la scelta più ovvia.

D’altro canto, se siete solo all’inizio e cercate un’opzione economica che offra abbastanza funzionalità da aiutarvi a muovere i primi passi, il web hosting condiviso potrebbe fare al caso vostro. Allo stesso modo, per le organizzazioni in cui il traffico verso il sito web è relativamente ridotto e prevedibile, laddove le vendite online non hanno una grande importanza, la maggiore convenienza dell’hosting condiviso potrebbe fare la differenza.

Adesso sta a voi prendere una decisione…

Neal Thoms è Content Editor di Fasthosts. Si occupa principalmente della tecnologia cloud e del modo in cui sta trasformando le nostre attività online. Lavora nel settore del web hosting da oltre cinque anni.

Neal Thoms

Neal Thoms is the Social Media Manager at Fasthosts. His main focus is cloud technology and how it’s transforming everything we do online. He’s worked in the web hosting industry for over five years.