Ferrari vittima di un cyberattacco, rubati i dati dei clienti

Ferrari logo on car bodywork
(Immagine:: Shutterstock.com / Cineberg)

Ferrari ha subito un attacco ransomware che ha comportato il furto di dati sensibili dei clienti.

Un comunicato stampa pubblicato sul sito web della Ferrari e un'e-mail inviata dall'azienda ai clienti colpiti hanno confermato che, in seguito a un incidente informatico, la filiale italiana della Ferrari è stata contattata da uno o più criminali informatici, che hanno chiesto il pagamento di un riscatto.

"Al ricevimento della richiesta di riscatto, abbiamo immediatamente avviato un'indagine in collaborazione con una società di cybersicurezza leader a livello mondiale. Inoltre, abbiamo informato le autorità competenti e siamo certi che indagheranno fino in fondo", si legge nel comunicato stampa.

Nessun impatto sulle operazioni

In un'altra parte del comunicato, Ferrari ha dichiarato che non effettuerà alcun pagamento, in quanto ciò non farebbe altro che motivare ulteriormente gli aggressori e fornire loro denaro per condurre ulteriori attacchi.

"Abbiamo invece ritenuto che la migliore linea d'azione fosse quella di informare i nostri clienti e quindi abbiamo notificato ai nostri clienti la potenziale esposizione dei dati e la natura dell'incidente", ha dichiarato.

Nella notifica inviata ai clienti Ferrari, l'azienda ha dichiarato che un criminale "è stato in grado di accedere a un numero limitato di sistemi del nostro ambiente informatico". I dati sottratti dagli hacker includono informazioni sensibili come nomi, indirizzi postali, indirizzi e-mail e numeri di telefono. I dati di pagamento, i numeri dei conti bancari o altre informazioni sensibili sui pagamenti sono molto probabilmente al sicuro, poiché non ci sono prove (finora) che siano stati presi anche questi.

La Ferrari ha concluso la notifica affermando che l'attacco non ha avuto alcun impatto sulle sue operazioni.

Sebbene la mossa dell'azienda sia lodevole, sono stati tralasciati alcuni dettagli, come l'identità dei criminali che hanno realizzato l'attacco, e se questo abbia o meno a che fare con il recente fiasco di GoAnywhere MFT. Inoltre, l'azienda non ha detto quanto denaro gli aggressori chiedono in cambio dei dati.

Via: BleepingComputer

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.