Amazon: in arrivo altre restrizioni sulle consegne negli USA

(Immagine:: Future)

L’imponente e-commerce di Amazon sta impedendo temporaneamente l’accesso ai nuovi fruitori online di generi alimentari, per assicurarsi di essere in grado di soddisfare la domanda della clientela già esistente.

Fino a poco tempo fa, l'offerta di consegna di generi alimentari di Amazon era caratterizzata da estrema prontezza e dalla possibilità di selezionare fasce orarie precise per la consegna della merce. Il considerevole aumento in questo periodo dello shopping online di prodotti alimentari, ha causato però una scarsità degli slot disponibili.

Per attenuare questo problema, i nuovi clienti di generi alimentari saranno inseriti in una lista d’attesa, mentre Amazon nelle prossime settimane si impegnerà a incrementare le sue capacità gestionali per ovviare alla situazione.

La Società ha inoltre introdotto un numero limitato di ore di shopping presso alcuni negozi “Whole Foods”, permettendo così di convertire le ore addizionali di lavoro del personale verso una più efficiente realizzazione degli acquisti online.

Limitazioni allo shopping su Amazon

Le ultime restrizioni fanno seguito alle precedenti limitazioni imposte riguardo al servizio di consegna del giorno successivo di Amazon Prime, in riferimento ad alcuni articoli non essenziali, poiché è stato progettato per garantire la consegna tempestiva di prodotti di alta priorità tra i quali le forniture mediche. In primo luogo Amazon Prime Day 2020, in quanto ci si aspetta che quest’anno venga posticipato.

Negli USA il portentoso e-commerce di Amazon ha inoltre ridotto il suo servizio di corriere Amazon Shipping e ha interrotto le spedizioni di prodotti Fulfilled-by-Amazon (Spedito da Amazon), per dare priorità al proprio inventario essenziale; un’azione che come riportato influenzerà almeno il 53% dei marketplace di terze parti.

Il prolungamento del congelamento della procedura “Spedito da Amazon” oltre la scadenza programmata per il 5 aprile, ha surriscaldato gli animi dei venditori negli Stati Uniti e nell'UE, aggiungendo un elemento di inasprimento alle già presenti proteste circa la gestione della pandemia da parte dell’azienda stessa. Originariamente infatti è stata la mancanza di misure di protezione adeguate per la salvaguardia del personale, a provocare reazioni di malcontento e di contestazione.

Mentre da un lato i limiti imposti sulle consegne possono offrire ad Amazon un momento di tregua e un recupero del suo equilibrio causato da questo periodo di criticità, dall’altro l'azienda è ben consapevole della permanenza dei problemi di consegna di generi alimentari.

"Ci attendiamo ancora che la combinazione di possibilità ristrette causate dal distanziamento sociale e la domanda dei clienti, continuerà a ostacolare al fruitore la possibilità di trovare finestre di consegna disponibili” ha ammesso Stephenie Landry, Vice Presidente dell’ambito dei prodotti alimentari di Amazon.

Ha inoltre aggiunto: "Se si è nelle possibilità di poterlo fare in sicurezza, incoraggiamo gentilmente il nostro cliente a fare acquisti di persona".

Via Reuters

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