Fujifilm X100VI: è uno spettacolo, ma forse è ora di rinnovare un po' la serie X100
Il modello di sesta generazione è un buono spunto per il futuro
La Fujifilm X100VI, una delle fotocamere più attese del 2024, è finalmente arrivata e non ha deluso le aspettative. È una delle migliori fotocamere compatte di sempre e ci ha fatto immaginare la direzione che potrebbe prendere in futuro la serie X100.
Destinata a diventare la nuova fotocamera preferita dagli street photographer, la X100VI è una versione potenziata della Fujifilm X100V, modello divenuto popolarissimo nel 2023 grazie a un trend su TikTok.
Il fascino retrò rimane, così come l'obiettivo 23 mm f/2, che ha una lunghezza focale equivalente a 35 mm a pieno formato, molto popolare nella fotografia di reportage. Le novità sono tutte all'interno. Questo modello di sesta generazione - che arriva quattro anni dopo il suo predecessore - è più potente e capace in quasi tutti i settori, affermandosi come un ottimo upgrade per gli appassionati del marchio.
Il prezzo di ben 1.849€ rende la la X100VI il 20% più costosa rispetto alla X100V al momento del lancio, aumento considerevole considerando che si tratta di una APS-C compatta.
Del resto ora che la X100V non è più in vendita, l'unico modo per portarsi a casa un modello della serie X100 di ultima generazione è attendere il 28 febbraio, data in cui Fujifilm commercializzerà la sua ultima compatta.
X-T5 potenza, corpo compatto a obiettivo fisso
Per molti versi la Fujifilm X100VI è un grande aggiornamento rispetto alla X100V, ma per altri versi non presenta alcuna novità degna di nota. La X100VI porta essenzialmente la tecnologia della Fujifilm X-T5 nella serie X100, e questa è un'ottima cosa.
Abbiamo lo stesso sensore APS-C da 40 MP e il motore X-Processor 5 per scatti a raffica fino a 11 fps, oltre a video a 6,2K e al miglior autofocus Fujifilm a rilevamento di soggetto con AI, in grado di riconoscere persone, animali, uccelli e veicoli. In breve, la X100VI dispone di tutta la tecnologia più recente e avanzata di Fujifilm ma in un formato compatto.
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C'è anche la stabilizzazione dell'immagine all'interno del corpo macchina (IBIS), che arriva fino a 6EV per mantenere la nitidezza degli scatti a mano libera in una gamma più ampia di scenari, un aspetto importante per una fotocamera progettata per essere usata principalmente a mano libera. Abbinato al filtro ND integrato da 4 stop, è possibile ottenere scatti a mano libera meravigliosamente creativi a bassa velocità, o semplicemente rallentare la velocità dell'otturatore per migliorare la qualità dell'immagine in condizioni di scarsa illuminazione.
Tutti questi miglioramenti sono racchiusi nell'amatissimo design retrò di Fujifilm e nel superbo mirino ibrido ottico/elettronico. Un sogno per chi ama le fotocamere compatte.
Sognare non costa nulla
La Fujifilm X100VI sarà in vendita dal 28 febbraio, con un prezzo di listino di 1.849€. Per celebrare i 90 anni di Fujifilm è stato creato un modello in edizione speciale della X100VI, limitato a 1.934 unità (il 1934 è l'anno di fondazione di Fujifilm), con un numero unico inciso sulla piastra superiore. Questa edizione speciale è dotata di una cinghia e di incisioni diverse, ma è funzionalmente identica alla X100VI standard e costa 2.249€.
Quando penso al sensore da 40MP a più alta risoluzione (la X100V ha 26MP), mi viene in mente la Leica Q3 a pieno formato, che ha un obiettivo fisso da 28mm e un sensore da 60MP e include modalità di ritaglio per ricreare diverse lunghezze focali: 35mm, 50mm, 75mm e 90mm.
Non è proprio come avere cinque obiettivi diversi in uno - si tratta pur sempre di un obiettivo da 28 mm - ma è possibile ritagliare un'immagine più ampia, anche se al costo di qualche mega pixel, e persino la modalità di ritaglio a 90 mm produce foto rispettabili da 5 MP.
Con 40 MP, la X100VI offre maggiori possibilità di ritaglio dell'immagine rispetto alla X100V a risoluzione inferiore. Ora abbiamo anche un "teleconvertitore digitale" completamente utilizzabile per le modalità di ritaglio da 50 e 70 mm: in breve, la X100VI è più versatile della X100V.
Il nuovo sensore è sicuramente un bell'aggiornamento, ma mi ha fatto pensare alla fiducia che Fujifilm continua a dimostrare nei confronti dell'obiettivo 35 mm (effettivo) f/2, da sempre preferito dalle fotocamere della serie X100, che a mio avviso a volte non è abbastanza ampio per la scena che si sta svolgendo davanti a me.
Con questi pixel in più avrebbe senso utilizzare un obiettivo più ampio da 28 mm, come fanno la Leica Q3 e la maggior parte degli smartphone. Cosi facendo, sarebbe possibile ritagliare l'immagine per le lunghezze focali di 35 e 50 mm. Inoltre è più difficile ingrandire da 35 mm che da 28 mm: è necessario fare qualche passo indietro o aggiungere un ingombrante obiettivo grandangolare da sovrapporre alla lente fissa (o scattare rapidamente una serie di foto in formato verticale in un panorama).
Per questo sono convinto che la serie X100 potrebbe prendere una direzione diversa in futuro passando a un obiettivo di lunghezza focale diversa. Ad essere onesti, faccio fatica a capire dove potrebbe andare a parare Fujifilm con la serie X100: la X100VI è una fotocamera talmente capace, con specifiche e caratteristiche all'avanguardia, che la serie è probabilmente all'apice delle sue capacità.
Un giorno potremmo vedere una gamma di fotocamere della serie X100 con la stessa tecnologia ma con nuovi obiettivi (alcuni potrebbero preferire un obiettivo fisso più teleobiettivo e non uno più ampio come me); o (magari) anche un modello GFX di medio formato nello spirito della serie X100.
Del resto stiamo solo fantasticando: al momento siamo impegnati a testare la Fujifilm X100VI e presto pubblicheremo le nostre prime impressioni sulla portentosa compatta di Fuji, quindi continuate a seguirci se volete sapere come va sul campo.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
- Timothy ColemanCameras editor