TechRadar Verdetto
Un interessante componente aggiuntivo per chi possiede una licenza di Panda Antivirus: veloce, economica e facile da usare. Non ha, però, abbastanza funzionalità per gli utenti più esperti.
Pro
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Basata sulla stessa tecnologia di Hotspot Shield
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Facile da usare
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Prestazioni discrete
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Il piano triennale è molto conveniente
Contro
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L’applicazione Windows non rileva interruzioni della connessione
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Poche funzionalità (soprattutto manca una killswitch)
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Rete ridotta
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Può essere installata solo insieme a Panda Antivirus
Perché puoi fidarti di TechRadar
Panda Dome VPN è un prodotto Panda Security, azienda nota soprattutto per il suo antivirus e in generale per i prodotti per la sicurezza Internet ma così come Avast, Avira, Bitdefender e altre aziende di sicurezza informatica, ha ampliato negli ultimi anni la propria linea di prodotti anche con una VPN.
Il servizio è abbinato con l’antivirus Panda Dome. Non occorre pagare alcun extra dato che una versione di base è inclusa gratuitamente ma ciò significa che è impossibile usare la VPN con un diverso antivirus.
La VPN è stata realizzata per essere principalmente facile da usare, a discapito di alcune funzionalità. Ha solo 23 posizioni dei server disponibili, applicazioni desktop e mobile molto elementari, non permette di scegliere il protocollo, manca di una killswitch e non sono disponibili ulteriori impostazioni al di là dell'opzione che avvia automaticamente la VPN quando si accende il PC.
Non ci sono, però, solo brutte notizie. Panda Dome VPN è estremamente semplice da adoperare ed è in grado di sostenere fino a cinque connessioni simultanee essendo basata sull’eccellente Hotspot Shield, ottimo servizio che, come abbiamo potuto provare, fornisce solitamente velocità eccellenti.
- Volete provare Panda Dome VPN? Date uno sguardo al sito ufficiale.
Panda Dome VPN in versione Premium costa, al momento, €29,90 per 1 anno, anziché €49,90.
Panda Dome VPN è disponibile anche in versione gratuita, sebbene sia limitata a soli 150 MB di dati al giorno e non fornisca la facoltà di scegliere la posizione (il client sceglie automaticamente il server più veloce disponibile).
Viene offerta come parte della versione gratuita di Panda Antivirus. Tutto ciò porta a una ragionevole protezione per Windows, ma non viene fornita alcuna protezione in tempo reale per Mac e per i dispositivi Android. (Il sito di Panda Security riporta una tabella comparativa che mostra nel dettaglio tutto ciò che è incluso nella versione gratuita).
Se non si è interessati all’antivirus, la versione gratuita di Hotspot Shield potrebbe essere più conveniente. Questa mostra alcuni annunci ma fornisce fino a 500 MB di dati al giorno.
Ma per i fan di Panda Security e per chi è alla ricerca di un modo più conveniente di accedere a Hotspot Shield, Panda VPN potrebbe essere una valida opzione.
L’abbonamento
Acquistare la versione stand-alone della VPN si è dimostrato più difficile di quanto ci aspettassimo: anche il pulsante per l’upgrade alla versione Premium reindirizza alla pagina per l’acquisto della suite completa di Panda Dome, ma con un po’ di fatica siamo riusciti a trovare la giusta pagina del sito.
Dopo aver rintracciato il prodotto, tutto procede liscio: si deve scegliere infatti il tipo di piano (un mese, un anno o tre anni), si deve inserire il proprio indirizzo email, selezionare il metodo di pagamento preferito, vanno bene sia carte di credito che Paypal.
A quel punto Panda invia una mail con il codice di attivazione e il link da cui scaricare l'installer. Infine serve avviare il file e inserire il codice quando richiesto e dopo un paio di minuti Panda Free Antivirus (insieme alla VPN ovviamente) è pronta per funzionare.
L’antivirus
Panda VPN è abbinata a Panda Free Antivirus, appesantendone leggermente l’interfaccia. Ad esempio sono presenti pulsanti per lanciare la scansione manuale dei virus e per eventualmente pianificarle. Uno strumento di protezione per chiavette USB permette di “vaccinare” i dispositivi per prevenire l’esecuzione di codice malevolo da parte dei programmi autorun.
Un eccellente strumento di monitoraggio dei processi agisce come un Task Manager potenziato, permettendo agli utenti con più esperienza di controllare i processi in esecuzione e capire cosa stanno facendo.
Un pratico Kit di Soccorso può essere utile per generare una chiavetta USB avviabile per ripulire un PC infetto.
Vale la pena averlo? Forse. Il riassunto del test di AV-Comparatives sulla Real-World Protection di Luglio-Ottobre 2019 ha collocato Panda al settimo posto su sedici, con una percentuale di protezione del 99,6%. Non è un risultato sorprendente ma è molto simile ai grandi nomi come Bitdefender (con il 99,7%) ed è migliore di molti altri (come Avast e F-Secure che hanno raggiunto il 99,3% e Kaspersky che è arrivato ad un deludente 99,1%).
Inoltre, questa è la recensione della VPN di Panda, non dell’antivirus. Nonostante la complessità della schermata principale, la VPN di Panda è ad un solo click di distanza e si presenta con un’interfaccia intuitiva e familiare.
L’applicazione per Windows
L’app della VPN di Panda funziona in modo simile alle altre VPN, anche se probabilmente è un po’ più semplice da usare.
C’è una lista delle posizioni, con un’opzione per fare in modo che l’app scelga automaticamente dalla lista il server più veloce (che solitamente è anche il più vicino).
C’è un pulsante per la connessione che permette anche di disconnettersi una volta terminata la navigazione.
C’è una scarna pagina per le impostazioni che include solo la possibilità di connettersi automaticamente all’avvio di Windows, e di scegliere la posizione da usare.
E questo è tutto.
Può sembrare un servizio elementare ed in effetti lo è. Non ci sono qualità nascoste. La lista delle posizioni non include i tempi di ping o la percentuale di carico di lavoro dei server, ad esempio. Non è possibile filtrare per continente. Non c’è un sistema di preferiti o una lista delle connessioni recenti. Non è nemmeno in ordine alfabetico, l’impegno profuso per realizzarla sembra essere stato molto scarso (la lista inizia con: Germania, Norvegia, Hong Kong, Russia, India…).
Almeno l’app si connette molto velocemente (in circa un secondo, mentre altre VPN impiegano anche più di dieci secondi), e mostra una notifica desktop per informare l’utente che è protetto. Purtroppo non c’è alcuna notifica per la disconnessione, che può essere un problema nel caso di un’interruzione della connessione. Anche perché l’app non ha un kill switch.
Ci siamo connessi alla VPN, poi abbiamo terminato uno dei processi di Panda per chiudere forzatamente la connessione. Non solo Panda VPN ha fallito nel mostrare una notifica, ma non si è nemmeno accorto che la connessione si era interrotta, e l’interfaccia ha continuato a dirci che eravamo connessi.
Terminare un processo è certamente un test drastico, e non è qualcosa che realisticamente avviene nella vita quotidiana, ma solo il fatto che sia possibile, che l’app di Windows comunichi all’utente che è protetto quando in realtà non lo è, può essere un grande problema.
Netflix
Panda si vanta orgogliosamente di fornire una VPN in grado di accedere a tutti i contenuti su Internet in modo sicuro e privato: show TV, social network, canali di sport e news, streaming audio/video, siti di incontri, videogame… da qualsiasi parte del mondo.
Molto bene, ma è vero?
Ci siamo connessi da un server nel Regno Unito e abbiamo provato ad accedere ad iPlayer della BBC, ma il sito ha rilevato la nostra VPN e ci ha comunicato che non è disponibile nella nostra regione.
Abbiamo avuto più fortuna con Netflix USA? No.
E con con Netflix UK, Canada e Giappone? No, no, e no, rispettivamente.
Panda VPN è in grado di farci accedere ad altri servizi, meno difesi, come ad esempio i contenuti su YouTube disponibili solo in USA. Se l’accesso ai servizi da posizioni diverse dalla propria è una priorità, è meglio testare i siti che si vogliono utilizzare con la versione gratuita della VPN prima di acquistarla.
Prestazioni
Per valutare le prestazioni della VPN, abbiamo utilizzato i siti di benchmarking SpeedTest and TestMy con i quali abbiamo misurato la velocità dal Regno Unito e dagli USA.
Il risultato del test dal Regno Unito è stato molto buono, con una velocità media che andava da 66.58 a 67.50 Mb/s sulla nostra linea da 75 Mb/s. Il che è veloce, solo l’1-1.5% più bassa rispetto al nostro risultato con la VPN spenta, un piccolissimo prezzo da pagare (visto che normalmente ci aspettiamo un calo del 3-6%).
Il test dagli USA è riuscito ad arrivare a 460-470 Mb/s con la VPN spenta, dando una grande opportunità a Panda di dimostrare le proprie capacità. Abbiamo constatato una maggiore riduzione della velocità, il servizio ha funzionato comunque bene, con una velocità che ha oscillato tra i 169 e i 295 Mb/s e una media di 276 Mb/s.
Ottenere dei risultati significativi nella misurazione della velocità di una VPN è una sfida nelle migliore delle ipotesi e questi risultati si sono mostrati simili a quelli di altri test correlati. Ad esempio, Panda utilizza internamente Hotspot Shield, ed il nostro ultimo test su Hotspot Shield ha raggiunto una velocità media molto simile di 261 Mb/s.
Non è il risultato migliore che abbiamo visto, il risultato del test di Private Internet Access è stato tra i 314 e i 453 Mb/s, con una media di 357 Mb/s, ma è comunque migliore di molti altri, un ottimo servizio per il prezzo a cui è proposto.
Verdetto finale
Panda VPN è un ottimo add-on per Panda Antivirus: è veloce, economica e anche chi è alle prime armi con le VPN riuscirà a utilizzarla in pochi secondi. L’app per Windows, che può mostrarci che siamo protetti quando in realtà la connessione si è interrotta, può essere problema. La mancanza di funzionalità e l’essere associata a Panda Antivirus la rende una scelta discutibile per gli utenti più esperti.
- Date uno sguardo alla nostra lista completa dei migliori servizi VPN.
Mike is a lead security reviewer at Future, where he stress-tests VPNs, antivirus and more to find out which services are sure to keep you safe, and which are best avoided. Mike began his career as a lead software developer in the engineering world, where his creations were used by big-name companies from Rolls Royce to British Nuclear Fuels and British Aerospace. The early PC viruses caught Mike's attention, and he developed an interest in analyzing malware, and learning the low-level technical details of how Windows and network security work under the hood.