OpenAI si affida anche a Google Cloud: cambia la strategia dietro le quinte dell’IA
Dopo Microsoft e CoreWeave, anche Google entra in gioco per alimentare l'espansione di OpenAI.

Nonostante una lunga collaborazione con Microsoft, OpenAI avrebbe firmato un nuovo accordo con Google Cloud per far fronte alla crescente domanda di risorse computazionali.
Secondo quanto riportato da Reuters, l’intesa sarebbe stata finalizzata nel maggio 2025 dopo mesi di trattative. I dettagli precisi non sono stati resi noti, ma l’operazione segnala la volontà di OpenAI di diversificare i propri fornitori cloud, riducendo la dipendenza da un unico partner.
La mossa arriva pochi mesi dopo l’annuncio del progetto Stargate, una maxi-infrastruttura da 500 miliardi di dollari che OpenAI svilupperà nei prossimi anni per costruire i propri supercentri dati.
OpenAI amplia la rete cloud
La relazione tra OpenAI e Microsoft è sempre stata stretta, strategica, quasi esclusiva. Ma a quanto pare, i tempi stanno cambiando. Dopo aver aperto le porte a CoreWeave con un’intesa da 12 miliardi di dollari lo scorso marzo, la startup che ha rivoluzionato l’intelligenza artificiale con ChatGPT ha firmato un nuovo accordo anche con Google Cloud.
La notizia è stata riportata da Reuters, che parla di un’intesa conclusa a maggio 2025, dopo mesi di trattative. I dettagli non sono stati divulgati, ma l’obiettivo è chiaro: OpenAI ha bisogno di più potenza di calcolo, e non può più permettersi di affidarsi a un solo partner. Google fornirà quindi supporto infrastrutturale per l’addestramento e l’esecuzione dei suoi modelli, andando ad affiancare Microsoft nella gestione di una mole di lavoro sempre più imponente.
Per Google Cloud, potrebbe essere un colpo importante. La divisione ha generato 12,3 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno, pari a quasi il 14% dei ricavi complessivi di Alphabet, e avere tra i clienti un nome come OpenAI potrebbe dare una spinta significativa alla sua crescita.
Ma nel frattempo, OpenAI guarda anche oltre il cloud di terze parti. Il colossale Progetto Stargate, lanciato all’inizio del 2025 in collaborazione con SoftBank e Oracle, punta a costruire una rete di super data center proprietari da 500 miliardi di dollari. E c’è di più: l’azienda sta lavorando a un proprio chip IA, una scelta che potrebbe mettere in discussione il predominio di Nvidia, tornata recentemente ad essere l’azienda più valorizzata al mondo con una capitalizzazione di 3.510 miliardi di dollari.
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Certo, l’ingresso di OpenAI in Google Cloud non è privo di interrogativi. Alcuni osservatori si chiedono se Big G sarà in grado di reggere l’urto: la piattaforma ha già mostrato in passato segni di sofferenza sotto carico, e aggiungere una delle aziende più affamate di risorse al mondo non sarà un compito semplice.
Il mercato, intanto, ha reagito: le azioni di Alphabet sono salite del 2,1%, mentre Microsoft ha perso lo 0,6%, scivolando dietro a Google nella corsa alla capitalizzazione di mercato. Numeri che raccontano, forse più di ogni comunicato stampa, un cambio di equilibri già in atto.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.