Nuova ondata di licenziamenti in casa Intel
Altri 5.000 tagli, colpite California e Oregon
Intel ha annunciato un nuovo piano di licenziamenti per circa 5.000 lavoratori, concentrati principalmente negli stati americani della California e dell’Oregon. Il provvedimento rientra in una strategia più ampia per ridurre la forza lavoro del 20%, con l’intento di contenere i costi e aumentare la redditività.
Solo quest’anno, circa 20.000 dipendenti sono già stati interessati da ondate di licenziamenti, confermando un periodo di forte ristrutturazione interna per il colosso dei semiconduttori. Il nuovo CEO di Intel, Lip-Bu Tan, ha giustificato queste scelte con il calo del predominio dell’architettura x86, la debole posizione dell’azienda nel mercato delle GPU e i risultati deludenti dei servizi di fonderia.
I nuovi tagli sono stati comunicati attraverso le notifiche WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification), obbligatorie negli Stati Uniti per operazioni di ridimensionamento su larga scala.
Intel prosegue con i licenziamenti nel settore tech
Intel continua la sua operazione di riduzione del personale, con altri 5.000 lavoratori coinvolti. I tagli più consistenti riguarderanno 2.000 dipendenti in California e 2.500 in Oregon, ma centinaia di posti verranno eliminati anche in Arizona, Texas e Israele.
Le aree più colpite saranno i reparti non centrali, come risorse umane, marketing e amministrazione, mentre i team hardware sembrano in gran parte risparmiati. L’obiettivo dichiarato è quello di trasformare Intel in un’azienda più snella, rapida ed efficiente.
Nel 2025 i licenziamenti nel settore tecnologico sono ancora frequenti, anche a causa dell’efficienza crescente garantita dall’IA, che consente alle aziende di produrre di più con meno personale. Tuttavia, nel caso di Intel, i tagli sono più profondi della media. Secondo quanto comunicato in una nota interna dal CEO Lip-Bu Tan, "molti team sono organizzati su otto o più livelli gerarchici, creando una burocrazia inutile che rallenta i processi."
Tra le nuove misure, i team sono stati invitati a eliminare riunioni superflue e limitare il numero di partecipanti, così da massimizzare il tempo dedicato al lavoro produttivo. Inoltre, a partire da settembre 2025, i dipendenti dovranno essere presenti in ufficio almeno quattro giorni a settimana.
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Nonostante le difficoltà e i continui interventi strutturali, i ricavi trimestrali di Intel sono rimasti invariati rispetto all’anno precedente, segno di una stabilità che però non è sufficiente a evitare ulteriori riorganizzazioni.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.