Microsoft, il 30% del codice è scritto da IA: lo rivela il CEO Satya Nadella
Il CEO ammette che quasi un terzo dei progetti interni è già generato da intelligenza artificiale, e la percentuale è destinata a crescere ancora

Durante la conferenza inaugurale LlamaCon dedicata all’innovazione nell’IA, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha dichiarato che quasi il 33% del codice prodotto internamente dall’azienda è ora scritto da sistemi di intelligenza artificiale.
Parlando con Mark Zuckerberg, CEO di Meta, Nadella ha sottolineato che la percentuale è in costante crescita e potrebbe arrivare presto al 40%, precisando che l’IA si dimostra particolarmente efficace nella scrittura di nuovo codice, mentre risulta meno performante nella modifica di codice già esistente.
Queste dichiarazioni arrivano a pochi mesi da quelle di Sundar Pichai, CEO di Alphabet, che aveva rivelato che oltre un quarto del codice di Google è già generato dall’IA, segnalando una trasformazione profonda nel modo in cui le grandi aziende tecnologiche sviluppano software.
Microsoft utilizza sempre più codice generato dall'intelligenza artificiale
Secondo Satya Nadella, circa il 20-30% del codice presente nei repository di Microsoft e in alcuni progetti è attualmente scritto da strumenti software automatizzati.
Alla stessa domanda, Mark Zuckerberg ha dichiarato di non avere una stima precisa, ma ha previsto che nel corso del prossimo anno circa la metà dello sviluppo all'interno di Meta potrebbe essere svolto da sistemi di intelligenza artificiale, con una crescita progressiva nel tempo.
Nonostante l'argomento, nessuno dei due ha affrontato il tema dell'eventuale impatto occupazionale derivante dall’utilizzo di IA nella scrittura del codice, anche se si è parlato di una possibile evoluzione dei ruoli.
Zuckerberg ha ipotizzato che ogni ingegnere finirà per diventare una sorta di responsabile tecnico assistito da un proprio gruppo di agenti IA.
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In risposta alla discussione, l’account ufficiale di Proton Mail ha commentato: “Non è il vanto che pensi che sia, Microsoft”.
Non è chiaro se il messaggio faccia riferimento a possibili vulnerabilità introdotte dal codice generato da IA, alle implicazioni sul lavoro o ad altro.
Il confronto tra i due dirigenti è disponibile sul canale YouTube ufficiale di Meta.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.