Il progetto Stargate in crisi, OpenAI e SoftBank lo ridimensionano
Mirano ora a un solo data center in Ohio entro fine anno, con tensioni sui siti
OpenAI avrebbe già ridotto significativamente l’ambizioso Project Stargate, annunciato a gennaio 2025 come un'iniziativa da 500 miliardi di dollari per creare una nuova infrastruttura IA negli Stati Uniti.
Secondo fonti vicine al progetto, nei sei mesi trascorsi dal lancio non è stato completato alcun accordo per nuovi data center, e l’obiettivo attuale sarebbe ora una struttura più piccola in Ohio, da realizzare entro fine anno. Una direzione molto più cauta rispetto agli iniziali piani su larga scala.
Nonostante il rallentamento, Sam Altman (CEO di OpenAI) e Masayoshi Son (CEO di SoftBank) hanno confermato che la collaborazione tra le due aziende è ancora attiva e solida.
Project Stargate in ritardo: disaccordi e ostacoli rallentano l’espansione
Al centro delle difficoltà ci sarebbero disaccordi tra OpenAI e SoftBank riguardo la posizione dei data center e l’utilizzo delle strutture energetiche di SB Energy, azienda sostenuta da SoftBank. Parallelamente, OpenAI avrebbe compiuto progressi indipendenti dal progetto, tra cui un accordo da 30 miliardi di dollari con Oracle per garantire 4,5 gigawatt di capacità.
A gennaio, OpenAI aveva annunciato: “L’espansione è già in corso, a partire dal Texas, e stiamo valutando altri siti nel Paese mentre finalizziamo gli accordi definitivi.” Tuttavia, il CEO di Oracle Safra Catz, durante una call con gli investitori, ha ridimensionato le dichiarazioni di Sam Altman affermando che “Stargate non è ancora operativo.”
Anche se il progetto vanta il sostegno di grandi nomi come Arm, Microsoft, Nvidia, Oracle e la stessa OpenAI, deve ancora affrontare sfide importanti: ridurre i costi, trovare terreni adatti, chip IA e fonti energetiche sostenibili.
Presentato come l’investimento più grande mai tentato nel settore, Stargate è stato affiancato da altri annunci ambiziosi: 500 miliardi di dollari da Apple per produzione e formazione e altri 500 miliardi da Nvidia per espandere l’infrastruttura IA statunitense. Tutti questi sono progetti quadriennali a lungo termine, ma non è chiaro quanto siano avanzati e se ci siano ostacoli di tipo regolatorio, finanziario o tecnico da affrontare.
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.