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Il CEO di Dell: “L’IA ci renderà più efficaci come specie, non sostituirà l’uomo”

Dell Technologies World 2025
(Immagine:: Future / Mike Moore)

Durante un Q&A con la stampa tenutosi al Dell Technologies World 2025, Michael Dell ha condiviso una visione ottimista sul futuro dell’intelligenza artificiale all’interno delle imprese. Secondo il CEO, l’IA rappresenta una leva di rinnovamento per le organizzazioni, non un meccanismo di rimpiazzo della forza lavoro umana.

“Non eliminerà il lavoro delle persone”, ha sottolineato, spiegando che l’adozione dell’IA potrebbe anzi offrire a molti una nuova prospettiva professionale, spingendo a rivedere ruoli, competenze e approcci organizzativi.

Nel corso dell’intervento, Michael Dell ha affrontato anche temi più ampi, come l’impatto delle tensioni geopolitiche sul settore tecnologico e alcuni dei principi chiave alla base della sua leadership. Una visione che punta sull’adattabilità e sull’innovazione come strumenti per affrontare l’instabilità e per guidare con lucidità in un contesto globale in costante trasformazione.

“L’IA è un acceleratore di opportunità, non un sostituto del lavoro umano”

Nel rispondere a una domanda sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro umano, Michael Dell ha offerto una visione decisamente costruttiva: per il CEO di Dell Technologies, l’IA non va vista come una minaccia, ma come un’evoluzione naturale nella lunga storia del progresso tecnologico.

«Ogni volta che una tecnologia progredisce, c’è sempre un elemento di cambiamento», ha spiegato. «Nel caso dell’IA, il mio punto di vista è che forse il 10% comporterà sostituzioni. Ma il restante 90% sarà fatto di crescita, espansione e nuove opportunità economiche».

Dell ha poi messo in parallelo l’intelligenza artificiale con le trasformazioni avvenute in passato: «Molte attività che facevamo un tempo oggi non esistono più, perché abbiamo strumenti che ci rendono più efficienti. L’uso dell’IA è solo un altro esempio di questo progresso collettivo».

Per le imprese, la chiave non sarà solo l’efficienza, ma la capacità di reinventarsi: «Le organizzazioni devono immaginare dove stanno andando queste tecnologie e chiedersi come dovrebbe cambiare il loro modo di operare nei prossimi tre o cinque anni, alla luce di queste capacità emergenti».

Infine, ha ricordato come molte professioni oggi centrali nemmeno esistevano qualche decennio fa: «Ci sono ruoli che oggi sono fondamentali, ma che 10, 20 o 30 anni fa nessuno avrebbe nemmeno immaginato».

Una riflessione lucida che invita aziende e lavoratori a guardare avanti, cogliendo nell’IA non un pericolo, ma un’occasione per evolversi.

Dell technologies world 2025

(Image credit: Future / Mike Moore)

“Ogni volta che emerge una nuova tecnologia, bisogna fare un salto avanti e chiedersi: quale sarà l’impatto potenziale e in che modo dobbiamo cambiare? Se non c’è una forte motivazione o una crisi all’interno dell’organizzazione… createla! Pensiamo che questo possa renderci un’azienda migliore.”

A Dell è stato poi chiesto come i cambiamenti nello scenario economico e politico globale possano influenzare le prospettive future dell’azienda.

“Siamo d’accordo sul fatto che questi siano problemi e sfide,” ha dichiarato. “Ma, a mio avviso, l’importanza di questa tecnologia è superiore a tutte queste difficoltà. Ho sentito qualcuno dire recentemente che ‘i token contano più dei dazi’, e questo riassume bene il nostro punto di vista.”

“Tutti questi fattori aiutano il nostro business? No, certamente no. Ma possiamo fare ben poco su certi aspetti. Quello che possiamo fare è concentrarci su ciò che è sotto il nostro controllo. Stiamo vedendo molte aziende che affrontano le stesse sfide, proprio come noi, e che continuano ad avanzare con determinazione.”

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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.