Huawei lancia il chip AI Ascend 920 proprio mentre gli USA bloccano Nvidia in Cina
Il nuovo chip da 900 TFLOPs potrebbe colmare il vuoto lasciato dal ban sull’H20, infliggendo a Nvidia una perdita da 5,5 miliardi.

Il 9 aprile 2025, gli Stati Uniti hanno annunciato un ulteriore irrigidimento delle restrizioni sulle esportazioni di chip AI verso la Cina, includendo anche l’H20 di Nvidia, un processore a prestazioni ridotte progettato per rispettare le precedenti normative ma continuare a essere venduto in Cina.
Solo un giorno dopo, Huawei - che da tempo si propone come l’alternativa cinese a Nvidia - ha risposto rivelando l’Ascend 920, il suo chip AI di nuova generazione. Durante una conferenza con i partner, l’azienda ha confermato che il chip entrerà in produzione di massa nella seconda metà del 2025, secondo quanto riportato da DigiTimes Asia.
L’Ascend 920 sarà prodotto con il processo a 6nm di SMIC e promette prestazioni di alto livello: fino a 900 TFLOPs in formato BF16 e una larghezza di banda di 4000GB/s, grazie all’utilizzo di moduli HBM3. Il chip supporterà anche lo standard PCIe 5.0 e i nuovi protocolli di interconnessione, con l’obiettivo di ottimizzare l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale di grandi dimensioni.
Un'alternativa efficace
Con le nuove restrizioni imposte agli H20 di Nvidia in Cina, alcuni analisti di settore ritengono che il nuovo chip di Huawei potrebbe colmare il vuoto lasciato. Sebbene non siano ancora disponibili test pratici, le specifiche tecniche dell’Ascend 920 indicano che potrebbe rappresentare un’alternativa concreta all’H20, rendendolo interessante per aziende cinesi come Tencent e ByteDance, ora costrette a trovare un sostituto.
Il modello Ascend 910C attualmente in commercio offre prestazioni di inferenza stimate intorno al 60% di quelle dell’H100 di Nvidia, mentre il nuovo Ascend 920 promette un miglioramento dell’efficienza nell’addestramento dei modelli compreso tra il 30% e il 40%, con ottimizzazioni specifiche per le architetture Transformer e Mixture of Experts. Prima dell’entrata in vigore del blocco, Nvidia aveva registrato un incremento del 50% delle vendite trimestrali in Cina grazie all’H20. Ora, a causa dei nuovi obblighi di licenza imposti dal Dipartimento del Commercio statunitense, l’azienda prevede perdite per circa 5,5 miliardi di dollari.
Durante lo stesso evento, Huawei ha presentato anche la soluzione AI CloudMatrix 384 Supernode: un’infrastruttura su scala rack definita come un “prodotto di livello nucleare”, capace - secondo quanto riportato - di superare le prestazioni del GB200 di Nvidia, sebbene con un consumo energetico maggiore, aspetto che in Cina non desta le stesse preoccupazioni che ha invece in Occidente.
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.