Gli ingegneri Meta lanciano l’allarme: gli HDD sempre più grandi rallentano i data center
Meta punta su QLC flash per un futuro più veloce ed efficiente, con SSD fino a 512TB

- Gli hard disk continuano a crescere in capacità, ma la velocità resta un limite nei data center.
- Meta punta sulla memoria QLC flash per colmare il divario tra HDD e TLC.
- Con SSD QLC da 512TB in arrivo, Meta abbandona gradualmente E1.S ed E3.
Gli hard disk restano la soluzione principale per l’archiviazione nei data center, soprattutto per il loro costo inferiore e il consumo energetico più contenuto rispetto alla memoria TLC flash. Tuttavia, mentre la capacità degli HDD continua a crescere, le loro prestazioni in lettura e scrittura non sono migliorate di pari passo. Questo ha portato a una riduzione della larghezza di banda per terabyte, costringendo i data center a spostare i dati più utilizzati su memoria TLC flash o a sovradimensionare lo spazio di archiviazione.
In un recente post sul blog di Facebook Engineering, Meta ha descritto la propria strategia per integrare la memoria QLC flash come alternativa. Nonostante la tecnologia QLC esista dal 2009, la sua diffusione è stata lenta a causa della capacità inizialmente limitata, dei costi elevati e della minore resistenza alle scritture.
Le unità SSD QLC sono il futuro
Meta considera la memoria QLC come un punto intermedio tra gli HDD tradizionali e gli SSD TLC. Questa tecnologia offre prestazioni sufficienti per carichi di lavoro che in passato si affidavano a HDD da 16TB e 20TB, permettendo una gestione più efficiente delle operazioni di I/O in batch, che superano le capacità dei dischi rigidi. Inoltre, poiché la maggior parte del consumo energetico degli SSD deriva dalle operazioni di scrittura, la minore attività di scrittura della memoria QLC la rende un’opzione più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico.
Attualmente, la QLC è più economica rispetto alla TLC, ma non ancora abbastanza conveniente per una diffusione su larga scala. Tuttavia, i risparmi energetici la rendono una scelta interessante per determinati carichi di lavoro e i recenti progressi stanno rendendo questa tecnologia sempre più praticabile. L’introduzione dei chip NAND QLC da 2Tb e l’uso diffuso di stack da 32 die stanno aumentando la densità di archiviazione, consentendo alle unità QLC di crescere più rapidamente rispetto alla TLC. Questo sviluppo contribuirà a migliorare l’efficienza dei server, riducendo al contempo i costi.
Meta prevede che gli SSD QLC raggiungano capacità fino a 512TB e considera i formati E1.S ed E3 non adatti alle proprie esigenze. Per questo motivo, l'azienda ha deciso di puntare su U.2-15mm e sul DirectFlash Module di Pure Storage per integrare e scalare la tecnologia QLC nella propria infrastruttura.
Parallelamente, Meta sta ottimizzando il proprio software di archiviazione per gestire al meglio l’alta densità degli SSD QLC. Poiché questi dispositivi presentano un divario significativo tra le velocità di lettura e scrittura, è fondamentale adottare un sistema di pianificazione efficace per mantenere prestazioni costanti.
Con il progresso della tecnologia QLC, Meta prevede un ruolo sempre più centrale per questi SSD nei data center, una prospettiva condivisa anche da StorageReview.
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Brian Beeler, del sito specializzato, afferma:
"I nostri test hanno confermato il valore degli SSD QLC per l'archiviazione AI. Un'analisi approfondita sulle prestazioni dell'SSD QLC Solidigm D5-P5336 nei carichi di checkpointing per l'addestramento dei modelli AI ha evidenziato che, sebbene gli SSD TLC restino la scelta migliore per ambienti con scritture intensive, i QLC offrono un’ottima combinazione di capacità, efficienza e prestazioni in lettura, rendendoli un'opzione solida per le pipeline AI."
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.