AMD presenta un mostro da 96 core, ma c’è un’alternativa che convince di più
Il Threadripper Pro 9995WX domina le specifiche, ma il vero affare potrebbe nascondersi altrove.

AMD ha lanciato ufficialmente la nuova gamma Ryzen Threadripper Pro 9000 WX, basata sull’architettura Zen 5 e guidata dal modello 9995WX, dotato di 96 core e 192 thread.
Il chip di punta è costruito sulla nuova piattaforma "Shamida Peak" e promette un notevole incremento prestazionale rispetto alla generazione precedente. AMD afferma che il 9995WX supera di 2,2 volte il processore Intel Xeon W più veloce nei carichi di lavoro di rendering.
Tra le caratteristiche tecniche troviamo 384MB di cache L3, supporto ad AVX-512, 128 linee PCIe 5.0 e compatibilità con memorie DDR5-6400, rendendo la CPU una scelta ideale per ambiti professionali come creazione di contenuti, simulazioni complesse e intelligenza artificiale.
Con questa mossa, AMD mira chiaramente al segmento workstation di fascia altissima, confermandosi leader nei processori ad alte prestazioni per utilizzi professionali avanzati.
Potenza assoluta, ma a che prezzo?
Le specifiche del nuovo Ryzen Threadripper Pro 9995WX fanno pensare a uno dei processori più potenti mai visti su una workstation desktop. Tuttavia, la nuova serie 9000 mantiene molte caratteristiche ereditate dal Threadripper Pro 7995WX.
Le frequenze di clock aumentano leggermente, con un picco di 5,4 GHz (circa il 6% in più), mentre il TDP resta invariato a 350W. La CPU continua a utilizzare il socket sTR5 ed è compatibile con le piattaforme WR90 e TRX50 tramite aggiornamento BIOS. Buone notizie anche per chi già possiede sistemi di raffreddamento compatibili con i modelli precedenti: non sarà necessario sostituirli.
Secondo AMD, i benchmark interni mostrano fino al 245% di prestazioni superiori rispetto allo Xeon W9-3595X di Intel in attività come inferenza su LLM e progettazione 3D. Tuttavia, questi numeri vanno presi con cautela, trattandosi di test interni e mirati.
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A complicare la scelta c’è l’AMD EPYC 9655P, anch’esso con 96 core Zen 5 e molte somiglianze architetturali, ma disponibile a un prezzo molto più contenuto: circa 6.235 euro. Se si può rinunciare al firmware ottimizzato per workstation, l’EPYC potrebbe rappresentare un’alternativa più vantaggiosa, soprattutto in termini di scalabilità.
Quanto al prezzo, AMD non ha ancora fornito cifre ufficiali, ma il 9995WX dovrebbe superare i 13.000 euro, basandosi sul +22% di performance rispetto al 7995WX, venduto oggi a circa 10.940 euro.
Per chi punta al top assoluto, il 9995WX è la scelta da fare. Ma per molti professionisti, l’equilibrio tra prestazioni e investimento potrebbe spostare l’ago della bilancia verso soluzioni più flessibili come EPYC.
Via Tomshardware
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.