Password tremate, arriva Nvidia GeForce RTX 3090

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Dimenticarsi la password e non riuscire ad accedere a un file o a un account può essere una vera e propria scocciatura, motivo per cui molti scelgono password semplici da ricordare e spesso le utilizzano su più account correndo enormi rischi.

Negli ultimi anni le GPU sono diventate sempre più potenti in termini di capacità di calcolo e, stando all’ultimo aggiornamento del software Passcovery, Nvidia RTX 3090 è un portento in questo ambito.

RTX 3090 è la più recente scheda video di fascia alta Nvidia, equipaggiata con un processore grafico GA102 da 10,496 core e 24GB di memoria GDDR6X. Anche se naturalmente questa scheda video è concepita per offrire prestazioni estreme nel gaming e nel rendering video, le sue specifiche avanzate la rendono uno strumento ideale anche per crackare password con attacchi brute force.

Crackare password con la GPU  

Con l’arrivo della versione 20.09 di Passcovery Suite per Microsoft Office, OpenOffice, PDR, Zip, iOS backups e altre popolari app, il software ha introdotto il supporto per l’accelerazione GPU di tutte le schede video della serie 3000. 

Stando a quanto riportato sul sito di Passcovery, degli studi sperimentali sui segnali di clock tra CPU e GPU hanno portato a un netto incremento dell’accelerazione delle GPU Nvidia, rendendole perfette per attacchi a forza bruta su archivi Zip che utilizzano la crittografia standard. 

Nei test svolti con Passcovery Suite 20.09, l’azienda ha rilevato che durante attacchi di questo tipo, le GPU Nvidia GTX 1060 erano in grado di produrre 669 milioni di password al secondo, che con la versione 3.80 del software sono diventati 3.4 miliardi. Al contempo la velocità di ricerca delle password è aumentata del 30% per TrueCrypt PBKDF@/Whirlpool/AES e del 4 percento per Microsoft Office 2007-2019.

Per fortuna i software come Passcovery vengono utilizzati principalmente per accedere a file locali, quindi il rischio che un hacker utilizzi una RTX 3090 per entrarvi nel PC è piuttosto basso.

In ogni caso, se volete prevenire attacchi di questo tipo, vi consigliamo di affidarvi a un buon generatore di password e scegliere parole chiave complesse, piuttosto che la vostra data di nascita o il nome del vostro cane.

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Anthony Spadafora

After working with the TechRadar Pro team for the last several years, Anthony is now the security and networking editor at Tom’s Guide where he covers everything from data breaches and ransomware gangs to the best way to cover your whole home or business with Wi-Fi. When not writing, you can find him tinkering with PCs and game consoles, managing cables and upgrading his smart home.