L'amministratore delegato di IBM Arvind Krishna ha comunicato ai dipendenti dell'azienda che il mancato rientro in ufficio potrà comportare una scarsa (o nulla) progressione di carriera.
Krishna infatto ha dichiarato a Bloomberg che "il lavoro a distanza può essere pericoloso per la carriera".
Krishna spiega che, per alcuni ruoli il lavoro, lo smart working continua a essere un'ottima soluzione, ma chi vuole fare carriera dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di lavorare per la maggior parte del tempo in ufficio.
Il lavoro da remoto per IBM
In ogni caso, IBM è una delle poche aziende che non ha obbligato tutti i lavoratori a tornare in ufficio non appena possibile.
Krishna ha spiegato che l'azienda "si aspetta" e "desidera" che i lavoratori si rechino in ufficio tre giorni alla settimana, affermando che "non è necessario che ciò avvenga sempre".
I dipendenti "comuni" di IBM, che difficilmente cercano di fare carriera, ma che invece si ritrovano a ricoprire lo stesso ruolo in aziende diverse, hanno poche probabilità di essere influenzati dalla dichiarazione di Krishna. Tuttavia, chi ricopre ruoli manageriali deve dimostrare di avere spirito di iniziativa e capacità di collaborazione, favorendo quindi la presenza in ufficio.
Anche l'amministratore delegato di Amazon, Andy Jassy, condivide un'idea simile, ma altre aziende hanno mostrato segnali contrastanti.
Le speculazioni sul perché IBM abbia deciso di tirare in ballo le politiche e le aspettative dei lavoratori cominciano a crescere pochi giorni dopo che è stato riferito che l'azienda sta valutando la possibilità di sospendere le assunzioni per 7.800 posti a favore dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per alcuni lavori di back-office particolarmente gravosi.