Google reintroduce un'importante funzione per la privacy sul Play Store
A grande richiesta degli utenti Android
In seguito alle numerose preoccupazioni espresse da numerosi utenti Android, Google sta per ripristinare una funzione legata alla privacy che era stata rimossa di recente dal Paly Store.
Da quanto si legge nella serie di tweet pubblicati sull'account ufficiale degli sviluppatori Android, a breve assisteremo al ritorno della sezione dei permessi per le app sul Play Store.
Per chi non lo sapesse, si tratta di una funzione che cataloga il livello di accesso ai dati personali dell'utente richiesto da ciascuna app ed elenca in modo chiaro quali di questi vengono utilizzati e condivisi.
"Privacy e trasparenza sono valori fondamentali per la comunità Android" ... "Abbiamo ascoltato il vostro feedback sul fatto che trovate utile la sezione delle autorizzazioni delle app in Google Play e abbiamo deciso di ripristinarla. La sezione dedicata alle autorizzazioni delle app tornerà a breve".
Google mette l'accento sulla privacy
La rimozione della funzione dedicata alle autorizzazioni per le app ha coinciso con il lancio di una nuova sezione dello store denominata sicurezza dei dati, paragonabile nello stile al sistema di etichette dell'App Store di Apple.
Questa è progettata allo scopo di fornire agli utenti un elenco completo e accessibile del tipo di informazioni raccolte da ciascuna applicazione, che si tratti di dati di localizzazione, cronologia di navigazione, informazioni di identificazione personale (PII) o altro.
Il problema, come hanno sottolineato alcuni utenti, è che queste informazioni sono fornite esclusivamente dagli sviluppatori, quindi non vengono verificate in modo imparziale.
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Per evitare dubbi sull'attendibilità del sistema di verifica dei dati, Google intende integrare il menu dedicato alla sicurezza dei dati alla sezione delle autorizzazioni delle app sul Play Store.
"La sezione sulla sicurezza dei dati fornisce agli utenti una visione semplificata di come un'app raccoglie, condivide e protegge i dati dell'utente", ha spiegato l'azienda su Twitter.
"Vogliamo anche rendere le informazioni sulle autorizzazioni delle app facilmente visualizzabili dagli utenti, in modo che possano comprendere la capacità di un'app di accedere a dati riservati e azioni specifiche".
Infine, Google ha messo in guardia gli sviluppatori che hanno mentito sulla gestione dati delle loro app Android, affermando che chiunque faccia un uso scorretto o non dichiarato delle informazioni personali degli utenti andrà incontro a sanzioni.
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Fonte: Android Police
Joel Khalili is the News and Features Editor at TechRadar Pro, covering cybersecurity, data privacy, cloud, AI, blockchain, internet infrastructure, 5G, data storage and computing. He's responsible for curating our news content, as well as commissioning and producing features on the technologies that are transforming the way the world does business.
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